8.Arianna

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Le:ti ho fatto una domanda cosa c***o stai facendo??
Grida Lele incavolato nero come mai prima d'ora
An:niente non stavo facendo niente s*****o!!
Risponde Andreas anche lui incavolato.
Le:ma non dire ca****e guarda che ti ho visto, la stavi importunando!! come sempre d'altronde
An:ma sei veramente così demente o lo fai apposta??
Continua Andreas nervosissimo.
Stavano facendo spettacolo, infatti tutti i ragazzi si mettono in cerchio e alcuni di loro cercano di calmare le due anime in collera.
Io sono in mezzo tra i due ragazzi che continuano a discutere peggio di prima, ad un certo punto non c'è la faccio più
Ar:bastaaaa...ma lo volete capire che sembrate due bambini dell'asilo, anzi no, i bambini sarebbero anche più maturi di voi due, discutete come fanno gli animali per contendersi il cibo o...o...per contendersi una...donna...fate veramente schifo!!
Urlo ai due dementi e alterata me ne vado, sapevo che i due non andavano d'accordo, ma perché fare ste scene di m***a e la cosa peggiore è che stavo conoscendo un lato più magnanimo di Andreas che Lele ha rovinato, non so se lo avrei baciato,ma già il fatto che poteva esserci la possibilità mi fa ancora tremare, perché si è comosso oggi, perché tutta sta gentilezza nei miei confronti, perché...perché???
Mentre penso mi ritrovo nell'hotel, chiedo le chiavi della stanza e vado in camera usando le scale, dopo aver aperto la porta mi butto nel letto, prendo il cellulare e le cuffie e ascolto a tutto volume "anche se non trovi le parole" di Elisa.
La musica mi invade, amo questa canzone è una delle mie preferite e poi adoro la voce di Elisa.
Me la ascolto tutta finché arriva un punto dove la canto più forte
"E devi dire grazie a te se resti come sei, dire grazie a te che, non ti lasci mai...perché non ci credi che è la fine" direi di essermi innamorata di questa canzone.
E dopo essermi ascoltata anche "il bello d'esser brutti" di J-ax mi addormento.
Sento qualcuno che cerca di svegliarmi chiamandomi e muovendomi, ancora assonata cerco di svegliarmi e inizialmente vedo un'ombra infine l'ombra si concretizza e vedo Lele.
Ar:Lele sei tu...ma che ore...che ore sono??
Gli chiedo ancora nel sonno
Le:si, sono io e sono le 17:30 riesci a svegliarti e parlare??
Domanda molto dolcemente
Ar:si, certo!
Rispondo credo sveglia del tutto, mi alzo e lascio che Lele si sieda vicino a me.
Ar:che mi devi dire??
Dico un po'più seria
Le:capisco che il mio comportamento non ti sia piaciuto e mi spiace tanto...
Ar:dimmi il perché
Lo interrompo, sono stanca dei giri di parole
Le:ho capito, niente giri di parole eh??
Ar:infatti nessun giro di parole arriva al punto
Gli dico ancora più decisa
Le:come te lo dico!!
Dice Lele strofinandosi la testa con la mano
Ar:Lele, Lele!!
Vado più vicina a lui e con la mano giro la sua testa e lo guardo dritto negli occhi
Le:io...io...ecco io...
Continua a diventare più nervoso
Ar:parla Lele!!
Dico preoccupata
Le:io...io...io Ari tu mi piaci!!
Cosa...Cosa?? Non posso piacergli, come è possibile che io gli piaccia...come??
Ar:cosa...io ti piaccio??
Domando un po'sconvolta da quello che ho sentito
Le:si Ari tu mi piaci, però so che non ricambierai
Risponde con una dolcezza nella sua voce e anche tristezza, guardando spesso a terra.
Ar:certo, che non posso ricambiare io per te provo solo un forte legame di amicizia
Gli dico mentendogli in parte
Le:ti piace Andreas vero?? Per questo non puoi amarmi??
Mi domanda intristito dalla risposta che potrebbe sentire
Ar:ma che sei matto!! Innamorata di chi...di quel c******e che continua a farmi del male da quando sono entrata.
Non so, forse gli sto mentendo, forse sto continuando a dire una c*****a dopo l'altra, ma se desideravo quel bacio, forse, forse veramente mi sto innamorando di questo ragazzo che sto continuamente chiamando c******e.
Le:allora perché non puoi amarmi??
Continua a chiedermi sempre più dispiaciuto
Ar:è difficile da spiegare...
Gli dico iniziando a guardare per terra.
Lui si avvicina a me e prende il mio mento con la mano, poi lo gira verso di lui e mi guarda con occhi teneri e a dir poco meravigliosi.
Le:cosa è difficile??
Insiste e io rispondo:
Ar:è difficile, io non posso stare con te o amarti come tu credi di amare me
Gli dico tutto d'un fiato singhiozzando a volte.
Le:non hai ancora risposto, cosa è difficile??
Insiste sempre di più non togliendo la mano dal mio mento
Ar:è difficile, perché anche se mi piacessi, e non sto dicendo che mi piaci...
Preciso
Ar:io non posso stare con te sapendo di poter tradire un'amica
Lele non capisce, ma per me è importante rispettare i sentimenti di Chiara, Elodie mi ha raccontato che Chia ha una cotta per Lele da un po' di tempo e con me Chia si è sempre comportata in maniera generosa è sempre stata una vera amica.
Che figura faccio se mi metto insieme al ragazzo che le piace, che amica sarei!!
Non posso, anche perché pure il mio cuore è in totale confusione, non so cosa fare, non so cosa scegliere, non so come affrontare questa situazione.
Le:io non capisco cosa intendi con tradire un'amica??
Mi chiede Lele sempre più disperato
Ar:è un segreto che non posso rivelarti, ho promesso che non lo avrei detto a nessuno, sopratutto a te
Gli dico con le lacrime ormai scese sul mio viso
Lele sorride, anche se non è un sorriso di felicità direi piuttosto un sorriso nervoso
Le:non solo mi dici che non possiamo stare insieme, mi vieni pure a dire che c'è un segreto che mi riguarda di cui non so niente!!
Inizia a gridare frustrato
Ar:e va bene c'è una ragazza che è innamorata di te e questa ragazza è una mia amica non posso farle questo, non se lo merita...
Lele si mette le mani nei capelli non sa più dove sbattere la testa e io continuo a confessare un'altra cosa.
Ar:non è solo questa amica a ostacolare il nostro rapporto, devo riordinare anch'io i miei sentimenti e in questo momento non posso decidere...
Continuo abbastanza stremata da questa situazione
Le:...devi capire se ami Andreas vero??
Prova a continuare la mia frase
Ar:no, no assolutamente, questa è una decisione che devo capire io e nessun altro
Penso di averlo convinto, ma forse non del tutto.
Improvvisamente si avvicina e mi sussura qualcosa che non avrei mai voluto che lui dicesse
Le:io ho bisogno di te
No Lele non sai in che guaio ti sei cacciato, non sai in che guaio mi hai cacciato, non sai in che guaio ci siamo cacciati.
Avvicina la sua fronte alla mia e poi i nostri nasi si toccano.
Posso sentire il suo profumo molto buono fra l'altro e il suo respiro nervoso su di me, mi innervosisco ho paura che se entra qualcuno per me è la fine, glielo ripeto anche a Lele, ma lui non vuole capire
Le:non importa, io ho bisogno di farlo
Che vuol dire questa frase.
Prende i miei fianchi e mi tira verso se per poi baciarmi.
Ero nervosa però, non so, sento un leggero piacere.
Mi viene come automatico mettergli le braccia intorno al collo e lui continua a stringermi sempre più a sé e mi bacia con una voglia che non mi sarei mai aspettata.
Porca miseria non posso piacergli, non posso fare questo torto a Chiara, sembra che il mio corpo però non ascolti il mio cervello, alla fine mi arrendo e lascio che sia Lele a prendere il controllo.
Mi porta contro il muro, ma con delicatezza e piano mi toglie la maglietta rimanendo con il reggiseno, anche lui, successivamente si toglie la sua.
Continuiamo a baciarci ancora per un po' quando sentiamo bussare.
Lele, pur sentendo il rumore,non smette, ma io inizio ad agitarmi non voglio che qualcuno ci veda.
Ar:Lele...Lele basta Lele, stanno bussando
Gli dico mentre lui non mi toglie le mani e le labbra di dosso.
Ar:chi è??
Grido
Xx:Arianna sono io Andreas, possiamo parlare...
Divento pallida improvvisamente, metto subito la maglietta e invito Lele ad andare a nascondersi in bagno, Andreas non deve vederlo, nè lui nè nessun altro.
Ar:vattene Lele, nasconditi in bagno, non ti deve vedere
Le:chi non mi deve vedere??
Chiede stupito,ma che è scemo
Ar:ma non hai sentito Andreas che vuole entrare??
Continuo cercando di regolare il volume della voce
Le:ah si?? Ok ok ora vado, quindi in bagno giusto??
Ar:si si vai però...vai!!!
Dopo aver spinto Lele ad entrare in bagno, mi ricompongo e mi decido ad aprire la porta, con un po' di insicurezza però, chissà se andrà bene.
An:Arianna...ci sei??
Ar:si, si, ci sono...adesso ti apro la porta, un attimo
Dopo avergli dato quella risposta guardo e mi assicuro che Lele rimanga in bagno senza fare rumore e mi decido ad aprire.
An:finalmente!!
Mi dice Andreas stufo di avermi aspettato così tanto
Ar:ehm...si scusa...avevo, dovevo...
Gli dico incerta e guardandomi intorno cercando una scusa che reggesse
An:forse ti stavi vestendo??
Mi chiede e io ormai arrivata al culmine del nervoso
Ar:si, si mi stavo vestendo, scusa ma come hai fatto a capirlo??
Gli chiedo "ironicamente" anche se quella frase non aveva niente di ironico.
An:beh...chiamalo intuito che si trasforma in certezza
E si mette a ridere
Ar:come scusa??
Domando non capendo la sua frase
Dopo aver riso, mi indica con il dito un punto preciso della maglietta, anzi quello che credevo fosse una maglietta, in realtà avevo preso una canottiera nera e non accorgendomene lo messa al contrario e visto che amo le scollature sia daventi, sia dietro, in pratica Andreas sta vedendo metà del mio reggiseno, per non dire tutto.
Ar:che vergogna!!
Dico a bassa voce e con la mano davanti alla faccia, lui mi toglie la mano e avvicinandosi sussura
An:tranquilla sei sexissima anche così
Mi sorride e ha un sorriso fantastico che ti mette gioia anche se in quel momento gioia dentro te non c'è, mi sento come il primo giorno che lo conosciuto, mi sento come se stessi toccando una nuvola, una nuvola bianca e morbidissima, mi sento veramente bene.
Ritorno nella Terra e mi stacco dalle sue braccia.
Mi tolgo la canottiera e mentre lo faccio invito Andreas ad entrare
Ar:non stare lì impalato, siediti!!
Lui accetta e chiude la porta.
Dopo aver messo l'indumento in modo corretto mi siedo vicino a lui
An:non è che hai messo al contrario anche i pantaloni!!
Continua ridendo
Ar:idiota!!
Rispondo sorridendo anch'io
Ar:comunque perché sei qua??
Domando ritornando seria
An:vorrei chiederti scusa, per come mi sono comportato stamattina, la discussione con Lele, a proposito lo hai visto lo sentito dire che sarebbe venuto a scusarsi di persona!!
Ar:si, si mi ha già chiesto scusa
Rispondo sperando che Lele resista ancora
An:sai dov'è?? Non lo più visto dopo che è salito nella vostra stanza
Scuoto nervosamente la testa
An:perché sei così ner...
E lo squillo del cellulare lo interrompe
Ar:ah scusa è il mio
Gli dico prendendo il cellulare dal comò
An:tranquilla, rispondi pure
Dice lui gentilmente.
Questo nuovo Andreas mi sorprendo sempre di più.
Il numero è sconosciuto, ma rispondo comunque visto l'insistenza
(Inizio chiamata)
Ar:pronto??
Xx:Arianna non ce la faccio più a rimanere qui, per favore mandalo via
Ar:Lele, prima di tutto non urlare e poi tranquillo ora lo mando via, mi raccomando però resisti, non ti deve scoprire
Le:va bene, va bene ma fai veloce
Ar:ok, ciao ora devo andare
(Fine chiamata)
Ar:finito!!
Dico molto entusista, non so di cosa sinceramente
An:con chi parlavi??
Mi chiede
Ar:ehm...con Lele...con Lele è giù ad aspettarci per uscire, mangiamo fuori oggi ti va di venire??
An:si mi piace l'idea anzi mi piace l'idea che anche tu verrai
Mi dispiace mandarlo via proprio adesso che sto scoprendo una parte così bella di Andreas, ma devo farlo non so quanto possa ancora resistere Lele in bagno.
Ar:allora che aspetti ti devi preparare, non voglio trattenerti oltre...forza...forza...forza
Finalmente trovo la forza di mandarlo via
An:aspetta non vado bene così
Dice lui
Ar:no, per niente quei pantaloni con quella maglietta...Non ci siamo Andreas, se non vuoi prepararti tu, mi preparo io, però tu devi uscire
Gli dico spingendolo fuori dalla stanza
An:ma se sei bellissima anche così
Continua a complimentarmi
Ar:vattene Andreas
Sillabo bene il suo nome
Ar:è va bene vado, vado
Finalmente penso finché...
"Pomp"
An:cos'era quel rumore??
Ar:rumore?? Quale rumore?? Io non ho sentito niente!!
Spero che mi creda e se ne vada, spero che mi creda e se ne vada continuo a ripetere a me stessa
An:io, invece, ho sentito un rumore strano in bagno!!
Mi spinge leggermente indietro e va verso la porta
Ar:non c'è nessun rumore Andreas nessuno
Continuo a gridare nel tentativo di mandarlo via.
An:perché la porta è chiusa??
Chiede non riuscendo ad aprirla
Ar:no, non lo so
Rispondo dubbiosa.
Dopo la mia risposta si sente la chiave della stanza girarsi, forse Lele crede che il pericolo sia scampato e che sono io, e infatti esce lui col petto nudo, visto che non gli ho lasciato neanche il tempo di prendere la maglietta, davanti ad Andreas.
I due fuochi uno di fronte all'altro di nuovo e sempre per lo stesso motivo, solo che sta volta, a differenza di stamattina, siamo solo noi tre.
Lele è imbarazzato io ancora di più e con una agitazione adosso che mi trema tutto il corpo e Andreas non dice nulla, non sembra sorpreso, più che altro innoridito.
An:sei proprio una p*****a
Mi dice schifato rivolto verso di me
An:sei andata a letto con Lele, sapendo che in questa scuola hai non uno ma due ex sei proprio una c******a
Continua prima apparentemente calmo poi, successivamente, urla
An:è la cosa peggiore e che mi hai anche mentito
Continua
An:e io che pensavo che potevamo diventare amici!!
Finisce il discorso e se ne va, ma prima:
An:non c'è bisogno che mi cacci dalla stanza me ne vado da solo, continuate la vostra storia d'amore, non volevo interrompervi
E sbatte la porta.
Le:perché non hai detto niente??
Domanda Lele ancora lì impalato davati al bagno
Ar:perché tu non lo hai fatto??
Rispondo alla sua domanda con un'altra domanda
Le:ho avuto paura, non potevo giustificarmi le prove dimostrano il fatto come pensa lui
Continua.
Ha ragione, nessuna scusa avrebbe tenuto in piedi le nostre bugie
Ar:ora la cosa che mi preoccupa è un'altra
Confesso a Lele, mentre vado a sedermi sul letto strofinando le mani sui pantaloni
Ar:mi preoccupa l'idea che tutti possano scoprire cosa è successo solo nella versione di Andreas
Le:è se andassimo anche noi a dire la nostra di verità...
Dice Lele sedendosi vicino a me sopra il letto
Ar:vacci te se vuoi, io ho troppa vergogna di farmi vedere degli altri.
Le:Ari, vedrai che dopo aver detto la nostra verità, crederanno a noi e Andreas capirà che è stato solo un malinteso.
Dice cercando di consolarmi
Ar:la fai facile tu...
Gli dico sconsolata
Ar:ma non è così semplice come sembra
Continuo sempre cercando di trovare una soluzione
Lele prende la mia mano e mi sorride, io gliela stringo e ricambio il sorriso
Le:comunque tu e io dobbiamo parlare
Dice
Ar:ah si, cos'altro è successo??
Domando
Le:cosa intendeva dire Andreas che in questa scuola hai due ex??
Mi chiede seriamente.
Io esito a rispondere, tengo ancora la mano stretta alla sua e guardo per terra
Le:Ari...
Ar:si riferiva a due ballerini della scuola, ma non mi va di parlarmene e poi noi due abbiamo un'altra questione da risolvere
Gli dico cambiando argomento
Ar:c'è ancora la faccenda del bacio, non dovevi farlo Lele.
Le:si mi spiace, ma come ti ho detto mi piaci e...
Ar:ok, ok basta, vattene per favore
Cerco di mandarlo via gentilmente
Le:dobbiamo parlare però ci sono ancora delle cose da chiarire
Mi dice
Ar:un giorno parleremo...
Rispondo
Le:quando??
Domanda Lele ancora più serio
Ar:presto, ora vattene voglio stare sola
Lui mi dà un bacio sulla guancia, si mette la maglietta e se ne va, io mi stendo sul letto e inizio a guardare il vuoto per un'ora finché non sento bussare.
Ar:chi è??
Domando alzandomi dal letto
Xx:Ari, sono io...

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