Capitolo 10: Noi siamo infinito

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Io,lui sul letto era una situazione che fino a poco tempo prima non avrei creduto possibbile,immaginabile,realizzabile ma, il fato ha voluto farmi questo piccolo regalo, nella mia vita é iniziato tutto con dolore e tristezza e ora non vorrei essere da nessun'altra parte se non tra le sue braccia che mi fanno sentire prottetta,al sicuro,in un mondo ovattato e tranquillo.

In quel momento ci mettemmo a ridere per la caduta stupida poi peró i nostri sguardi si incrociarono e ci mettemmo a fissarci.
Io mi sono concentrata sui suoi occhi azzurro-verdi che narravano una storia che nessuno aveva mai visto per la cecitá, il menefreghismo e la superficialità delle persone.
Vedevo la storia di un ragazzo dall'animo buono e puro ma al contempo contaminato dal male del mondo,dalle persone che lo avevano fatto soffrire e scoraggiare, ma in questa storia vedo anche una rinascita, un cambiamento e una presa di posizione... una promessa, fatta a se stesso: nessuno si sarebbe preso piú gioco di lui, sarebbe stato sempre corretto con le persone buone e
sleale con chi non meritava neanche un suo spreco di fiato. Ma, vedevo anche un'altra promessa un piccolo fascio di luce, una promessa fatta ad una ragazza, la promessa che l'avrebbe cambiata e amata come non aveva mai amato nessuno. Un amore sincero e puro...
Questo ragazzo non avrebbe mai dimenticato il passato,certo, ma lo avrebbe sfruttato per diventare uomo. A tal proposito mi viene in mente una frase di un film che dice cosi: "Non lasciare che il passato ti dica chi sei, ma lascia che diventi parte di ció che diventerai." Frase piú giusta di questa non fu mai detta...

A un certo punto Leo si abbassa verso di me, poca distanza c'era tra le nostre labbra...
Ci baciammo un bacio intenso e sofferto come se fossimo stati distanti per decenni.
Sentivo le sue mani salirmi sui fianchi fina ad arrivare alla vita, dove iniziava la maglietta, lentamente me la stava sfilando peró lo fermai...

Leo: "Cosa c'è non ti piaccio?!"

(MA CHE DOMANDE MI FAI?!?😂 NON RISPONDO NEANCHE PERCHÈ SE NO CIAO.)

L: "NO, non è questo è che per me, è la prima volta e non so cosa fare..."

Lui mi guardo con un sorrisetto e si avvicino al mio orecchio e mi sussurró...

Leo: "Non preoccuparti piccola devi solo seguire me e lasciarti trasportare dal tuo corpo e dalle tue emozioni..."
Lo guardai e anuii ero pronta, piú o meno...

Situazione perfetta, stava accadendo penserete voi tutte, e invece no, non successe niente, io preferii rinunciare non potevo ancora...
C'é tempo.
Ci sdraiammo lui dietro di me mi cingeva in vita, ci addormentammo, si fecero le 5:30, mi sveglió il suono della suoneria del telefono era mia madre era arrivata allora io, che non volevo svegliarlo,  di soppiatto uscii dal letto gli lasciai un biglietto e me ne andai....

Passarono i mesi e io ero già avviata con il programmadi fisioterapia per la circolazione, non usavo piú la carrozzina ma le stampelle, complicato ma fattibile.
Leo era in giro per l'Italia ci sentivamo la sera o via skype o per telefono.... mi mancava molto..... ma non lo davo a vedere ero sempre allegra perchè sapevo che lo faceva felice e soprattutto lo faceva per i suoi fan o meglio i suoi tanti amici e mi ricordavo che ero anch'io una di loro per ció come fermarlo...

Quasi un anno era passato dall'inizio del tour e finalmente era finito e Leo stava tornando a casa. Era durato più del previsto.
Ero tutta agitata,non riuscivo a calmarmi neanche mi avessero iniettato un tranquillante per orsi giuro ahhahaha ma poi mi calmai moolto poi. (Sclero time)
Mi mandó un messaggio dicendomi che era sotto al portone, mi ero messa tutta in tiro scarpe col tacco vestito elegante e la lettera... la lettera che diceva che finalmente potevo ritornare a camminare, avevo finito la fisioterapia e il dottore mi disse che ero tornata quella di una volta....

Ma, appenata davanti al portone...

Lost in your eyes |Leonardo Decarli|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora