Capitolo 6: Il dolore

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Il giorno dell'operzione si avvicinava sempre di più, ero terrorizzata all'idea di dover affrontare un'operazione così delicata ma dovevo farlo per sopravvivere... Nei primi giorni non volli vedere nessuno ero afflitta sconsolata e debole, tre giorni prima dell'operazione venne a trovarmi Leo....
Mi prese la mano e me la strinse forte poi si sedette accanto a me e mi guardò dritto negli occhi con aria seria e decisa quella poteva essere l'ultima volta che lo vedevo e non avevo avuto neanche il coraggio di dirgli che l'amavo.
Mentre ci fissavamo mi scese una lacrima lui capi e delicamente mi mise una mano sul viso e si avvicinò piano piano per asciugare la lacrima, eravamo vicinissimi riuscivo a sentire il suo respiro sulla mia pelle... vidi che si stava avvicinando piano piano e io pensai "ecco ci siamo il sogno della tua vita sta per relizzarsi" quando però entrò l'infermiera che disse che l'orario delle visite era finito dopo aver cristonato in aramaico antico ci allontanammo ero vicinissima a lui mi mancava pochissimo lui mi diede un'abbraccio
e se ne andò io ero delusa se quell'infermiera non fosse venuta... Fuori dalla porta c'era il dottore , io ai miei amici non avevo detto nulla... nemmeno a Leo... il dottore lo fermò e gli disse,scambiandolo per un mio parente, di firmare dei documenti per l'operazione. Leo guardò il dottore con aria perplessa il dottore a quel punto, avendo capito che lui non sapeva, gli spiegò che quelli che stava per firmare erano i moduli per l'operazione che si sarebbe svota a breve...
Leo facendo finta di niente come se sapesse tutto spiegó al dotore che non rra un parente e che i genitori erabo seduti in sala d'aspetto. Quando il dottore se ne fu andato entrò nella stanza furioso e con gli occhi gonfi di lacrime...

Leo: "Perché non ci hai detto dell'operazione!!!"
L: "Perché non volevo che lo sapeste e che vi preoccupaste per una cosa che non vi riguarda!"
Leo: " Invece mi riguarda eccome se si tratta della donna che amo mi riguarda moltissimo!..."
Li ci fu un minuto di silenzio ci guardavamo fissi negli occhi a quel punto allora io dissi...

L: "La donna che ami non sono io è un'altra quella di cui ti sei innamorato tu. Lei era piena di vita invece davanti a te hai solo un corpo senza anima che cerca disperatamente di sopravvivere quanto basta per provare cosa sia la felicità almeno per una volta.... La ragazza di cui ti sei innamorato è morta da tempo..."

Entrò l'infermiera che disse che era arrivato il momento per Leo di andarsene lo fece a malincuore e piangendo mi guardò un'ultima volta dal vetro della porta e mi disse " non rinuncerò mai a te..." a sentire quelle parole scoppiai a piangere perché sapevo che non lo avrei più rivisto....

Lost in your eyes |Leonardo Decarli|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora