"Sei stata davvero magnifica! Assolutamente naturale!"
Regina gettò via i micidiali stivaletti dal tacco astronomico e bevve un lungo sorso da una delle tante mignon di champagne, sparse per lo spogliatoio. Dall'altra parte del tendone, la gente stava ancora applaudendo ed esultando. Emma si riscosse. Lo spettacolo era già finito e lei aveva trascorso tutto quel tempo persa nelle proprie fantasie.
"Bene, allora" continuò soddisfatta Regina. "Il lavoro non è affatto terminato. E' il momento della festa! I ricevimenti della Jones sono sempre sfrenati." Regina si tolse lo stravagante abito da sposa in tulle e pelle bianca che aveva indossato per il gran finale e lo gettò da parte.
"Hai visto quante celebrità ci sono là fuori? Non vedo l'ora di incontrarle! Si mormora che ci sia anche Killian Jones, dicono sia appena tornato dall'estero e che sia bellissimo. Non so tu, ma io ho tutte le intenzioni di presentarmi."
Quel nome riportò Emma alla realtà, lui era l'unico con cui avrebbe dovuto cercare di trascorrere la serata e non con il suo bell'eroe.
"Se lo trovi presentalo anche a me. Mi piacerebbe conoscere il misterioso Killian Jones, finora non sono nemmeno riuscita a scovare una sua foto. Com'è che è così sfuggente?"
"Lui se ne andò prima che io iniziassi a lavorare per la Jones, ma dicono che William, il suo fratellastro, gli rubò la ragazza e che Killian si trasferì per questo in Sud America, ma non sono certa che sia andata proprio così. Voglio dire, lui è un fotografo di moda e quella non è certo una zona che c'entri con il suo lavoro."
"No" ridacchiò Emma. Ma la droga, sì.
"In ogni caso, questo è il motivo per cui sono un paio d'anni che non si vede, ma anche prima i paparazzi avevano l'abitudine di stargli alla larga" finì Regina. "Lui li odia, ma non è insolito in questo lavoro, mentre è sorprendente che loro sembrino rispettarlo. Dev'essere un bel tipo. Ehi, Emma? Stai bene?"
"Oh, si! Naturalmente."
"Bene, forza allora! Stiamo perdendo tempo prezioso! Cos'hai intenzione di indossare, cara?"
"Oh, poco o nulla! Voglio dire...ho solo questo." Emma si alzò e frugò dentro una vecchia borsa tramata. Pescò un indumento e lo gettò a Regina.
"E' bello. Da dove viene?"
Lei assunse un accento snob. "Un'esclusiva boutique chiamata banco di beneficenza, cara."
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L'aria era profumata di lavanda e, uscendo sulla terrazza illuminata, Killian Jones avvertì un enorme senso di sollievo. L'elaborata magnificenza della sala da ballo del palazzo, con tutte quelle celebrità e relative mogli trofeo, l'avevano quasi soffocato.
Tutto era perfettamente lucido e simmetrico, proprio come i visi privi d'espressione delle modelle. Perfino il caos della Colombia, da cui era appena arrivato, gli sembrava rilassante a confronto. Accettò un bicchiere di champagne da un cameriere che passava di lì e controllò il proprio orologio.
Quello era il genere di evento che di solito evitava come la peste, ma era lì per affari, non per piacere, ed era certo che fosse l'ambiente più adatto al suo vile fratellastro.
Da quando aveva scoperto quale profonda malvagità si celasse dietro il frivolo fascino di Liam, Killian non evitava mai di precisare che insieme condividevano un solo un genitore. Inoltre suo padre, Anthony Jones, aveva avuto un ruolo così distante nella sua crescita, che a stento riusciva a qualificarlo come tale.
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Until I met you
Fanfiction"Alla disperata ricerca di informazioni su sua sorella, Emma si ritrova tra le braccia di uno sconosciuto. Solo che Killian Jones è anche l'unica persona che può dare una risposta a tutte le sue domande. Una volta svelata l'identità dell'uomo, Emma...