Capitolo 8

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Appena uscimmo notai subito gli occhi di Andreas su di me, ma feci in modo che lui non capisse che l'avevo notato.
Lo salutai dandogli un bacio sulla guancia ed in quello stesso momento un profumo dolce invase le mie narici; un profumo che riconoscerei anche a kilometri di distanza.
Dio amo il suo profumo ed amo anche il modo in cui mi guarda, forse amo lui..
Ma che dico? Ma come mi passa per la testa? È un amico.
" Martina ci sei?" Rebecca mi riportò alla realtà.
"Sisi scusa"
"Allora?"
"Allora che?"
"Dove andiamooo?" Fece lei.
"Ah sì sediamoci lì".
Ci sedemmo su una panchina abbastanza stretta per quattro persone ma ci entrammo comunque.
Quel giorno dio solo sa quanto risi; Andreas era così bravo a far sorridere le persone e a far passare il malumore.
Anche Paul era molto simpatico, infatti mi divertii tanto insieme a loro.
Arrivò il momento di tornare a casa, ma non volevo; stavo così  bene che le ore erano passata troppo in fretta.
"Usciremo anche altre volte" disse Andreas alzando la voce quando eravamo già lontani.
Annuii sorridendo e gli mandai un bacio.

Tornata a casa mi allungai sul letto e cominciai a pensare.
"Quanto è bello. Ma come fa a farmi impazzire soltanto guardandomi? Quegli occhi sono maledetti, dovrebbero essere illegali. E quelle labbra...non riesco a guardarle senza avere voglia di baciarle. Sono sicura che sento qualcosa di più per lui, non posso continuare a prendere in giro me stessa se non faccio altro che immaginarmi una bellissima storia d'amore con lui. Quante cose vorrei dire...ma ho troppa paura di rovinare tutto e poi non sono sicura che lui provi qualcosa.
Sono qui sul letto confusa da questi pensieri...dovrei smetterla ma non riesco a pensare ad altro. Lui mi darebbe tutto ciò che ho sempre desiderato ne sono sicura, ma ora posso solo tacere e sprofondare in queste illusioni."
Un "la cena è pronta" mi fece tornare alla realtà, a quella maledetta realtà.

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25 Settembre
Era il compleanno di Andreas.
Avevo aspettato la mezzanotte per fargli gli auguri  per prima "Il migliore amico è colui che sente le urla del tuo cuore attraverso i tuoi silenzi! Tantissimi auguri migliore amico, grazie di tutto".
La sera fece una piccola festa a casa sua, con gli amici più stretti e chiamò anche Alessio perché faceva parte del gruppo. Poi c'erano anche Gianni Caterina Paul Patrick e Stefan.
Appena arrivai lo abbracciai forte.
Ancora quel profumo cazzo!
" Tantissimi auguri cicci!" e gli diedi una bustina con i soldi e un biglietto pieno di cuoricini con su scritto "A te che sei, semplicemente sei, sostanza dei giorni miei".
Lui rimase davvero contento di quel gesto e mi ringraziò infinite volte.
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Dopo aver cenato decidemmo di guardare un film. Ci mettemmo tutti sul letto, tanto era matrimoniale, ci entravamo bastava stringersi un po'.
Dopo qualche minuto Andreas strinse le braccia attorno alla vita di Caterina che era allungata difronte a lui. La tenne tra le sue braccia mentre le accarezzava i capelli e lei gli faceva i "grattini" sul braccio.
A quella scena mi feci paonazza e cercai in tutti i modi di trattenere le lacrime.

Le cose belle iniziano per casoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora