Decisi di mandargli alcuni screenshot di nostri vecchi messaggi.
*Allora è vero che il per sempre non esiste?* gli scrissi.
*già..*rispose.
Era così orgoglioso che sarebbe stato capace di non parlarmi per il resto della sua vita se non gli avessi scritto io. La verità è che dell'orgoglio mi importava ben poco, il mio obiettivo era dimostrargli che ci tenevo davvero e non potevamo dirci addio.
Erano le 4 del pomeriggio quando gli chiesi di vederci per chiarire, lui accettò e ci saremmo visti la sera alla festa.
Quel giorno, infatti, c'era una festa al nostro paese chiamata "Nottambula", dove gente di ogni età usciva per divertirsi, le strade si riempivano di bancarelle, palcoscenici, artisti di strada; era la notte più bella dell'estate, organizzata sopratutto per noi giovani.
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Arrivò il momento di uscire, ero in ansia perché sapevo che dovevo incontrare Andreas; "e se non chiariamo?" pensai. Cercai di farmi scivolare via l'ansia di dosso ma era difficile.
Uscii di casa e mi incontrai con Rebecca, era bellissima con quel vestito bianco, le donava davvero molto. La abbracciai forte e le raccontai di Andreas nel frattempo che ordinavamo da bere.
Passò qualche oretta ma sembrarono minuti e tra le chiacchiere, la musica e l'alcol mi ero completamente dimenticata di Andreas.
All'improvviso, però, qualcuno mi toccò la spalla ed un brivido di spavento mi percorse il corpo. Mi voltai.
" Allora possiamo parlare?" mi chiese lui.
"Certo!" l'ansia tornò a farsi sentire " Rebecca torno subito"
Lei annuì e mi ritrovai sola con Andreas.
" Le panchine sono tutte occupate" sbuffò.
"Andiamo lì" proposi indicando un tronco di legno sul prato vicino al palco.
Appena ci sedemmo cominciai a parlare a macchinetta alzando la voce, perché la musica la copriva "So che vorresti passare più tempo insieme a me e anche io mi rendo conto che essendo migliori amici non dovremmo parlare poco e niente via sms ma bensì vederci spesso, e ti capisco perché so che via sms non riusciamo a dirci ciò che vorremmo. E sopratutto confidarci l'un l'altro.
So che ti senti distaccato da me perché sai della gelosia di Alessio ma voglio che tu sappia che a me non importa! Ho bisogno di te! Sei diventato troppo importante e non posso dirti addio. Alessio non mi dirà chi devo frequentare e non mi importa della sua gelosia come a lui non importa di quello che fa stare male me! Senza te sto male."
Detta l'ultima parola scoppiai a piangere.
Odio questa parte di me, questa fottuta sensibilità per la quale non riesco a trattenere le lacrime.
Lui si alzò di scatto prendendomi le braccia e mi strinse forte " non preoccuparti" disse con tono dolce " non è un addio, è tutto come prima"
Accennai un sorriso che si spense immediatamente quando vidi Alessio venire verso di me infuriato.
Cazzo.
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Le cose belle iniziano per caso
Roman d'amourUn storia partita da un'amicizia forte, che nel giro di poco si è trasformata in una storia d'amore alla quale non riesco a rinunciare. Io che a soli 16 anni mi sono innamorata perdutamente di un ragazzo che è riuscito a tirarmi fuori da una situazi...