6° capitolo

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Ero sola, volevo stare sola, mi trovavo ai bordi di un lago con le gambe incrociate e una collana in mano, era di mia madre la tenevo stretta come se  fosse mia madre in carne ed ossa proprio accanto ha me, ma non era così e lo sapevo benissimo, i...

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Ero sola, volevo stare sola, mi trovavo ai bordi di un lago con le gambe incrociate e una collana in mano, era di mia madre la tenevo stretta come se fosse mia madre in carne ed ossa proprio accanto ha me, ma non era così e lo sapevo benissimo, io ero sempre stata la"cocca di mamma" e quando lei non ci fu più,fu come se tutto il mondo mi fosse caduto addosso, stavo male mi chiudevo in me stessa, ero caduta in una sorta di depressione, ma chi fu a farmi rivivere, a farmi sorridere, sempre lui mio padre, e ora che neanche lui c'era chi mi avrebbe aiutata sta volta, ero sola troppo sola, il silenzio tombale nell'atmosfera era quello che mi serviva mi sentivo già meglio.
Mi sdraiai nel terreno morbido e profumato, meraviglioso, chiusi gli occhi è cambiai posizione, come un riccio quando si chiude per salvarsi la vita, io ero cosi' però messa sui lati, era come l'abbraccio caldo di una madre, strinsi più forte la collana e la poggiai al cuore, ecco ora era con me, anche se lei starà sempre accanto a me in quei momenti la sentivo ancora più vicina, corpo corpo, come due anime intrecciate, inseparabili, si era lì con me, il mio angelo custode la mia guida.
Rimasi in quella posizione per un tempo indefinito, ma il tempo passa niente e eterno, dovetti alzarmi misi la collana al collo e iniziai ad incamminarmi verso le porte che mi erano state aperte, chissà forse gli facevo solo tenerezza o forse..non so mi volevano davvero bene, non lo so, non lo voglio sapere.
Molte volte mi sono chiesta se la mia vita fosse stata diversa, avrei incrociato lo stesso destino,
Ho sarebbe stato diverso, ora posso solo pensare al presente e al mio futuro al futuro che avrebbero voluto per me i miei genitori, ma prima di cio' mi ripromisi e ripromisi che non sarebbe successo finché il dolore non si fosse colmato, il mio unico pensiero: uccidere chi ha ucciso il pezzo più importante della mia vita, in quel momento avevo solo lui, la mia vendetta si sarebbe fatta in ogni caso, non doveva sfidarmi se ne sarebbe pentito, e l'avrebbe capito solo quando i miei denti non avranno passato il suo collo, così avrebbe fatto la fine che solo uno come lui meritava.

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Niente e solo che volevo mettere come la ragazza si sentisse dentro(spero vi piaccia).

nel prossimo capitolo continuerò la storia.

Spero che vi stia piacendo, non sono molto brava a scrivere però credo che stia venendo carina la storia :)

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