11° capitolo

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I giorni passavano e io diventano sempre più forte grazie al duro allenamento che facevo ogni giorno per essere abbastanza forte da poter finalmente un giorno battere, uccidere, Alec.
Avevo finito l'allenamento giornaliero, e stavo finalmente tornando a casa, Skha mi raggiunse correndo.
<<Hey, come è andata>> mi domando' Skha mentalmente.
<<come al solito>> risposi sempre mentalmente. Mi sentivo felice finalmente potevamo comunicare, più che come compagnia per me Skha stava diventando una sorta di fratello, di lui mi fidavo e anche lui si fidava di me, molte volte quando eravamo soli mi è capitato di confidarmi con lui, in quei momenti mi sentivo più libera canfidandomi con il mio piccolo fratellino. Lo guardai e nel mio volto si formò un sorriso, uno di quei sorrisi involontari, che compaiono nel tuo volto quando sei particolarmente felice. Ma durò pochi secondi, una presenza ci mise sotto pressione: era veloce, non aveva un odore, era un odore che mi faceva pizzicare il naso.
<<chi sei?>> domandai a vuoto, ottenendo una risposta.
<<chi sono?>> rispose una voce abbastanza roca.
Ci furono attimi di silenzio. Per poi ritrovarmi l'uomo davanti a me, lontano diversi metri, si trovava sulla penombra non riuscivo ad intravedere il suo volto, portava anche un mantello con un cappuccio che copriva a sua volta il viso.
<<non ti ricordi di me?>> disse la voce, non risposi.
L'uomo inizio' ad avvicinarsi lentamente, e quando fu abbastanza vicino abbassò lentamente il cappuccio, lo vidi...era Alec. Senza pensarci gli diedi un pugno in pieno volto, lui si toccò con la mano il punto in qui gli avevo sferrato il colpo, nel suo volto si formò una smorfia quasi un ghigno, di scatto mi afferrò il collo con la sua mano facendomi sbattere contro l'albero dietro di me. sentivo il suo fiato sul mio collo, una lacrima segno' il mio viso, Skha iniziò a mordergli una gamba ma lui con un calcio lo sacravento' con violenza contro il tronco di un albero.
Iniziai a divincolarmi ma niente non mollata la presa sul mio collo, gli sputai in un occhio e quella fu l'occasione per liberarmi, respiravo pesantemente, raggiunsi Skha che era vivo era solo svenuto, mi girai verso Alec e lo guardai negli occhi.
<<non finisce qui!>> disse prima di scomparire nel buio della foresta.
<<maddy se qui!>> senti' una voce, e poi delle altre, era il mio branco. Alec l'aveva percepito ed era scappato via.
<<si sono quiii!>> risposi mentre prendevo Skha in braccio con estrema delicatezza, raccontai tutto agli altri, e Portammo Skha da un dottore che lo fece svegliare con le sue cure.

Ero accanto al mio lupacchiotto che stava dormendo sul lettino della sua camera, iniziai a pensare. Ogni volta ogni maledettissima volta che cerco di essere felici succede qualcosa alle persone che amo, forse... forse sono solo uno sbaglio!
<<t-tu non s-sei io sb-aglio, hai ca-pito, e non prov-are più a dirlo neanche per sc-erzo>>
Guardai Skha negli occhi e provai a stento di far comparire sul mio volto un sorriso, mi addormentai accanto a lui.

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