Un foglio di bianco

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Solo cellulosa bianca, niente di più.
Eppure è calamita.
Attira avidamente il nero fluido
tutto per sè.
Assorbe in un soffio la vita che
trasuda dalle mie cellule.
Ha un potere sovrano, quel dannato foglio bianco.
Ordina, senza pudore,
di scivolare e
svelare
i segreti miei
più nascosti,
alla stanca penna -povera amica mia-
Non c'è modo di affrontarlo!
Sta lì ed aspetta inesorabile,
senza cedere.
Ed io, essere debole, obbedisco:
a testa bassa, china, piegata verso quel foglio
-forse avvicinando troppo il mio cuore ad esso-
accarezzo il bianco e lo sporco di sogni.

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