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È Acqua Passata

Dopo pranzo mi aspettava un pomeriggio nel bel mezzo dello shopping. Obbligai Natasha a venire con me, anche se nemmeno a lei entusiasmava molto l'idea, ma conosceva Tony, così decise di accompagnarmi.

Lei utilizzava sempre gli stessi due che aveva comprato appena arrivata alla Stark Tower, appunto per lo stesso motivo mio.

Uscimmo dalla torre e ci facemmo accompagnare da Happy, l'addetto alla sicurezza e autista di Tony, fino ad un negozio nel centro di New York.

"Tony indice spesso feste del genere?" domandai, una volta entrate nel negozio.

Era un negozio parecchio elegante e sprizzava soldi da tutti i muri. Era pulito, ordinato e parecchio grande. Tony era davvero una persona per bene!

"troppo spesso, per i miei gusti" rispose Nat, con tono schifato "dovrebbe concentrarsi di più sul lavoro, invece di pensare alle feste. Ieri lo Shield è caduto e a lui non tocca minimamente la cosa" continuò, iniziando a vagare per i reparti.

"ogni tanto vi fa bene un po' di svago, perché no!" affermai, cercando di tirare fuori tutto il mio lato dolce.

La pensavo esattamente come lei, ma non potevo farglielo notare. Dovevo acquistare la fiducia di tutti e Natasha era quella che mi preoccupava di più, ma era anche colei che ammiravo di più.

"beh, si, ovvio, sono pro al divertimento e alle feste" iniziò, lasciando quasi la frase in sospeso.

"ma..?"

"ma Tony ha troppo l'idea del divertimento in testa" disse "ultimamente poi.."

Ridacchiai.

Hunter. Mi ricordava lui. Sapeva tirare fuori il bello anche in situazioni difficili e apparentemente irrisolvibili. Era un esemplare..

Se fosse ancora nello Shield li avrei presentati volentieri.

Ricordo ancora quella volta che lo squadrone dell'Hydra voleva infiltrarsi in un castello che noi avevamo preso per una missione, che lui aveva continuava a fare battute tutto il tempo, senza curarsi minimamente del fatto che potevamo morire da un momento all'altro.

"si sente giovane dentro" affermai ridacchiando.

"peccato che ragioni come un vecchietto sotto certi punti di vista" si fermò "ma parliamo di altro, o mi salgono i nervi" continuò sorridendomi.

"di cosa vuoi parlare?" chiesi, guardando i vestiti sui manichini.

"di te, per esempio" rispose.

Mi irrigidii.

"che vuoi sapere?" chiesi.

"ho letto il tuo file, sei in gamba Daisy, non tutti sanno mettere al tappeto il Soldato d'Inverno con poche mosse. Io mi sono beccata un proiettile per colpa sua" affermò, guardandomi sorpresa.

"sono stata addestrata dalla tua stessa agenzia, direi che sia normale che io sappia combattere" mi difesi.

Addestrata non era il termine più adatto, dato che era stata May ad insegnarmi tutto quello che sapevo e non avevo un procedura di addestramento comune agli altri agenti.

"e questo può essere utile alla squadra, sappilo" iniziò "ho sentito Tony e Steve parlare prima. Vogliono sapere di più su di te e magari ti faranno la proposta di restare con noi" continuò.

Cazzo. Era bastata una giornata a convincerli?

La cosa mi faceva piacere e mi facilitava le cose con la missione, ma era un problema se poi Fury avesse voluto ritirarmi da li.

Cᴀᴘᴛᴀɪɴ Sʜɪᴇʟᴅ → Mᴀʀᴠᴇʟ • Steve RogersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora