3.6

2.6K 112 0
                                    

Il Duro Lavoro di Spia

"in posizione"

Mi raddrizzai ed indossai gli occhiali da sole, avviandomi a passo spedito verso il pub. Levai gli occhiali quando fui all'interno e venni sovrastata da delle luci colorate e dalla musica alta.

Bizzarro indossare gli occhiali da sole di notte per andare ad un pub. Anche io sono sveglia come poche cose al mondo.

Mi avviai al bancone ed ordinai una birra, che iniziai a sorseggiare, guardandomi intorno.

Avevamo intercettato un figlio di puttana con cui Ramlow aveva parlato pochi giorni prima della strage a Dublino, facendoci poi preparare il piano per andare a prenderlo. Facile, no?

"Natasha, situazione?"

"sono nel retro Steve" gli rispose.

Io controllai l'interno cercando l'uomo che avrebbe dovuto portarci a Ramlow. Dopo una veloce ispezione ottica, lo avvistai nell'angolo ad ovest assieme ad un gruppo di scagnozzi intorno a lui, parecchio armati tra l'altro.

"avvistato il pacco" parlai, guardando in un punto al lato opposto al locale "angolo nord-ovest"

"Sam, tocca a te"

L'uomo di colore entrò nel locale e si avvicinò al gruppo, sedendosi ad un tavolo vicino. Lui mi fece un cenno con la testa e tornai a guardare la mia birra.

"Sam è in posizione, Wanda tocca a te!" parlai io.

La vidi posizionarsi fuori dal locale, fingendo di parlare animatamente al telefono.

Mi alzai con la birra in mano ed iniziai a camminare verso il tavolo dell'uomo di Ramlow, facendogli credere di dover andare in bagno.

Quando fui abbastanza vicina al gruppo, feci accidentalmente cadere la birra sulla testa di uno di questi, iniziando a scusarmi.

"non ti preoccupare tesoro. Una bella pupa come te è sempre scusata" parlò l'uomo che stavamo cercando.

Io sorrisi e misi in atto tutte le mie doti attoriali.

"voi si che sapete come far sentire bene una donna" dissi, con tono ammiccante.

Mi leccai le labbra e con un cenno del capo cercai di fargli capire le mie intenzioni.

"beh, Cap, è parecchio brava" commentò Sam.

Cercai di non ridere per la frase di Sam e l'uomo di fronte a me capii cosa intendessi. Mi propose di sedermi di fianco a lui, facendomi spazio.

Io sorrisi soddisfatta e raggiunsi il divanetto senza molti problemi, ancheggiando e percependo gli occhi degli altri sul mio sedere.

Quando presi posto, accavallai le gambe, mettendo ben in mostra la scollatura della maglietta nera che indossavo.

Misi la mano nei capelli dell'uomo in fianco a me e sorrisi nel vedere la quantità di denaro che avevano sul tavolo.

"che fate con tutti questi bigliettoni, bellocci?" domandai, continuando a passare la mano nei capelli dell'uomo.

Lui sorrise e spostò i soldi dall'altra parte del tavolo, lontani da me.

"non sono per te, dolcezza" ridacchiò nervoso.

Vidi uno degli uomini mettere una mano sulla cinghia dove teneva una pistola e così decisi che fosse il momento di agire e far prevalere le mie tette.

"oh, io non voglio i soldi" lo rassicurai, raddrizzandomi "io voglio.." mi avvicinai all'orecchio "..qualcosa di meglio di due bigliettoni. Non so se mi spiego" sussurrai, lasciandogli un bacio sul lobo dell'orecchio.

Cᴀᴘᴛᴀɪɴ Sʜɪᴇʟᴅ → Mᴀʀᴠᴇʟ • Steve RogersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora