Capitolo 19

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#6monthsLater

Mia's POV

"Clarisse non voglio lasciarvi..."
"Ma devi tesoro l'anno è finito, hai già fatto l'esame qui e sei andata alla grande, hai imparato molto Mia sono fiera di te. Lo sai che puoi tornare qui ogni volta che vuoi, casa tua è anche qui, e ricordati che dall'anno prossimo svolgerai un mese qui e uno al liceo, ci rivedremo" sorride abbracciandomi.
"Ma non sembrerà strano? Si insomma non è strano?"
"Oh abbiamo già parlato con la direttrice" mi fa l'occhiolino.
"Christopher?" chiedo dispiaciuta che non sia venuto.
"Odia gli addii, non ce la fa proprio"
"Ma non è un addio è un arrivederci"
"è comunque una partenza... e qui abbiamo paura che se torni sulla terra con i legami che hai lì non tornerai più"
"Ma... questa è casa mia Clarisse, e ce li ho dei legami qui, questo posto è una parte del mio cuore e poi ho te e  Chris... non vi lascerei mai per sempre" sorrido e la abbraccio. "Devo andare... dì a Chris che gli voglio bene e che torno presto e dagli un abbraccio da parte mia"
"Non faresti prima ad abbracciarmi tu?" dice una voce dietro di me e mi volto di scatto. Appena lo vedo gli corro incontro saltandogli addosso per abbracciarlo. "Oddio sei venuto pensavo che odiassi gli addii" sorrido tra le sue braccia
"E infatti li odio ma non posso lasciarti andare senza salutarti no? So che tornerai e se non tornerai tu ti verremo a trovare noi" il suo sorriso è uno dei più radiosi che io abbia mai visto, uno di quelli che fa fare una capriola al tuo cuore nel petto rendendo più difficile staccarsene.
"Io torno sempre dalle persone a cui voglio bene Chris, e poi sbaglio o abbiamo un eternità per vederci? Anche se fossi nolente ci saremmo incontrati prima o poi ma noi tre non ci perderemo e non per colpa mia." sorrido e gli do un bacio sulla guancia. "Grazie di essere venuti, ora devo proprio andare ci rivediamo presto" li saluto un po' malinconica entrando nella stessa teca in vetro che mi aveva portata lì quasi un anno prima, eppure non posso far a meno di esplodere di gioia e agitazione. Sto per tornare a casa, l'altra casa, dove ci sono i miei genitori e i miei amici e soprattutto il mio Alessio.

#A casa

Nessuno sa del mio ritorno. Oramai già tutti hanno fatto l'esame dell'ultimo anno, hanno finito finalmente compresa me che tempo fa ho ottenuto un permesso per tornare sulla terra a dare il mio esame prima di tornare in accademia. Intanto è giunta l'estate e Miami è il palcoscenico della vita, ricco di turisti, persone in bikini che camminano mangiando un gelato, star con gli occhiali da sole e ragazzi che se ne inventano una ogni giorno da fare. Sono appena arrivata a casa e sgattaiolo dentro senza farmi vedere e sospiro sentendo le voci familiari dei miei amici.
"Alessandro ridammi subito il telecomando!" dice in tono autoritario Sarah.
"Giammai ora tocca a me scegliere il film, lo scegli sempre tu"
"Amore dai lascia perdere e siediti, che ti importa lo sceglierai la prossima volta" la voce di Jack
"Lo dici solo perché a te non piacciono quelli che scelgo io."
"Ma non è vero su non fare la bambina" ridacchia e successivamente si sente lo schiocco di un bacio.
"Uh avete smesso finalmente" dice ironico Lorenzo trattenendosi dal ridere.
"Oddio Alessio hai portato il gelatooooooooooooo" urla Nicole e si sentono dei passi correre per poi arrestarsi all'improvviso. Non c'è bisogno per vedere che gli è saltata addosso.
"Nicole così lo fai cadere, non sei leggera" ride Celeste.
"Io vado un attimo al bagno" dice Francesco e dei passi escono dalla stanza dirigendosi dove ero ferma ad ascoltarli, ancora con la sacca da viaggio in mano. Quando mi vede rimane immobilizzato. Apre la bocca per parlare ma non gliene do neanche il tempo che lo sto abbracciando lasciando cadere la sacca a terra. "Oh santo cielo Mia sei tornata!" dice felice e la voce rimbomba sulle pareti dell'entrata. Come un allarme tutti quanti escono dalla stanza e in un attimo me li trovo tutti intorno.
"Mia! Quando hai intenzione di avvisarci che arrivavi"
"Oh cavoli potevamo organizzarti una festa di ben tornata"
"Quanto ci sei mancata non posso credere che sei di nuovo qui"
"Com'è andata devi raccontarci tutto"
Dicono velocemente le mie amiche che in un attimo sono tutte intorno a me, parlando velocemente e abbracciandomi a turno riempiendomi di domande ed esclamazioni di sollievo per il mio ritorno.
Dopo un po' dei colpi di tosse le fanno azzittire. Oh cavoli due minuti che sono qui e ho già il mal di testa. "Scusate ragazze, potete lasciarmi da solo con il mio angelo?" La voce di Alessio, wow. Sbaglio o è più alto? E i capelli sono più chiari, la barba è leggermente più evidente... da quanto tempo non lo vedo così da vicino?
Le ragazze se ne vanno mormorando e ridacchiando e l'intera stanza si svuota.
"Amore mio..." sorride e si avvicina cingendomi la vita per attirarmi a se, baciandomi dolcemente. Le mie mani si attorcigliano attorno al suo collo e come un fiore che durante il gelo della notte si ritira e quando alla mattina lo illuminano i raggi del sole riprende vita drizzandosi sul proprio stelo così sono io che sembro rinata dal sentire le sue labbra poggiare delicatamente sulle mie e il suo cuore battere contro la mia pelle. Quando ci separiamo restiamo lì a fissarci negli occhi. Mi mordo il labbro accarezzandogli la guancia con il palmo della mano. "Mi sei mancato così tanto..." sussurro e lui sorride. "Sei mancata tanto anche a me ma adesso sei qui conta solo questo" mi prende in braccio facendomi ruotare in aria e infine mi poggia a terra lentamente. "Andiamo stavamo per vedere un film, c'è anche il gelato"
"E la nutella?"
"Ho preso di meglio solo per te" sorride "il gelato alla nutella" si trattiene dal ridere quando gli salto addosso riempiendolo di baci come una bambina a cui hanno comprato un leccalecca.
"Sisi ok se non ti piace lo mangio io eh?" ride infine e io "Ah non ti azzardare è solo mio" rido e gli stringo la mano andando con lui in salone.
Finalmente a casa! 


"Tesoro allora? Come è andata all'accademia? Scommetto che ami il nostro mondo" sorride la mamma nello schermo del computer.
"Io invece scommetto che preferisci la terra, è più come me che come te" le fa la linguaccia D-.. papà. Oddio quanto è difficile abituarsi.
"Mamma! Papà! Ma la smettete di fare i bambini?" rido guardando le loro facce. Hanno insistito tanto per questa videochiamata su Skype.. mamma avrebbe potuto proiettarli sul muro ma papà ha insistito su qualcosa di più... normale ecco.
"è tuo padre il bambino" ridacchia mamma abbracciandolo.
"Comunque rispondi" aggiunge papà.
"Ho conosciuto due angeli... loro sono... fantastici, sono diventati miei amici. Per il resto era un po' inquietante essere conosciuta da tutti ma sono sopravvissuta. Il nostro è un mondo fantastico mamma!"
"Visto? Avevo ragione io!" gli fa la linguaccia.
"Ma non ho finito!" rido "questo pianeta è... è sempre stata casa mia e sempre lo sarà. Io li amo entrambi. Adoro il mondo angelico e il mondo umano è fantastico. Sono legata ad entrambi e non vorrò mai scegliere tra i due, mai"
"Ma non vale! Quello ti piace solo perché luccica!"
"Ma no papà, tu non sei mai stato lì e non posso raccontartelo ma quel posto è fatto da persone come me e come la mamma. Lo so che io sono anche come te è questo che mi rende speciale ma la terra è fantastica per i suoi panorami, per come è fatta, per il grande progresso, per la natura, perché essa è il gioiello dell' imperator caeli. Il cielo è bello perché è pura virtù, per l'amore, la pace e la bellezza che si vive in quel posto, senza la brutalità a guisa di bestie creata dall'insaziabilità dell'animo umano sulla terra"
"A proposito di questo amore... stai attenta a quello che leggi e studi. La storia è scritta sempre dai vincitori. Imparerai con il tempo che non c'è molta distinzione tra bene e male, il confine non è così netto come credi. Sei abituata ad un modo di vederlo del tutto umano ma la realtà non è così. Il libero arbitrio ci rende vulnerabili e sempre disponibili a prendere strade sbagliate e nessuno è pura bontà. L'uomo che si unisce ad un altro per aiutarlo a cacciare può sembrare buono... collaborano ma insieme uccideranno, anche se è solo un animale. Allo stesso modo l'angelo che combatte il demone non lo fa per il bene del mondo. Se così fosse cercherebbe di convertire il demone, uccidendolo uccide una vita seppur malvagia. Il fine non giustifica i mezzi e finchè il cielo temerà che l'inferno possa rubargli il potere e combatterà ferocemente non sarà tanto diverso da un leone e i demoni avranno sempre qualcosa contro cui combattere. Non puoi professare la NON violenza con le armi" sorride triste. Quelle parole mi restano in testa per tutto il tempo. Parliamo un altro po' finchè non arriva ora di cena. I ragazzi mi hanno preparato una serata di benvenuto siccome non accettano di non aver avuto il tempo di farlo prima. Saluto i miei genitori e vado a prepararmi.


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