Capitolo 5 Ricerca

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"Hei tesoro, come mai tutte queste pulizie? Più del solito insomma" dice confuso Alessio dopo essersi avvicinato di soppiatto a me.
"Oggi viene Jonathan a casa nostra per il lavoro di letteratura" sorrido girandomi e lasciandogli un tenero bacio sulla guancia.
"Perchè deve venire anche di pomeriggio non lo fate già a scuola?" dice lui in tono lamentoso... è troppo dolce quando fa così aw.
"Te l'ho gia spiegato che a scuola c'è tempo necessario a fare appena metà del lavoro se vuoi puoi restare con noi ti piacerà di sicuro è... particolare"
"è particolare -camuffa la voce- non posso restare ho le prove della band e poi i compiti di chimica divertiti"
"Oh, non fare il bambino ti prego resta con mee" dico prendendo il colletto della sua camicia e lo attiro a me. "Abbiamo sempre un pò di tempo prima che... -si avvicina col viso al mio e sento il suo respiro sulle mie labbra che mi danno i brividi- ....arrivi" poggia le labbra sulle mie iniziandole a muovere dolcemente.
Butto le braccia al collo del mio Ale e inizio a giocherellare con i suoi capelli.
"Por tu amor jo renaci tu eres todo para mi" inizio a canticchiare sulle sue labbra. Lui sorride staccandosi leggermente... è una canzone di una serie tv-cartone che vedevo con le cuginette piccole di mio fratello è vero però la adoro.
"sei..." non finisce di parlare perchè suonano alla porta. "Miaaa è arrivato un tuo amico scendiii" urla mia mamma dal pian terreno e sbuffando mi stacco da Ale. "Ha un tempismo perfetto l'amico tuo"
"Oh eddai sarà anche tuo amico...presto, promesso" dico dandogli un leggero bacio sulla guancia e scendendo giu di corsa dalle scale. "Eccomi... Ciao! Mamma lui è Jonathan il mio compagno di letteratura, Jonathan lei è mia madre Laura."
"E a me non mi presenti?" dicono insieme due voci maschili dietro di me. Mi giro trovandomi dinanzi a papà e Alessio e quasi mi viene da ridere per come si guardano per aver detto la stessa cosa contemporaneamente.
"Siete uguali -do voce ai miei pensieri- questo è mio padre, Davide e lui è il mio ragazzo, te ne ho già parlato mi sembra, Alessio" sorrido guardando quest'ultimo mentre mio padre alza gli occhi al cielo avvicinandosi alla mamma e Jonathan rimane col suo solito sguardo impenetrabile dove non riesci e leggerci nulla. "Amore io vado, i ragazzi mi aspettano per le prove e il signor Iurato si è gentilmente proposto di aiutarci a riordinare l'acustica degli strumenti"
"Oh e smettila di darmi del lei mi fai sentire vecchio quante volte ti devo dire di chiamarmi Davide e basta?" sbuffa sorridendo papà e scuotendo la testa mentre inizia ad uscire in cortile. "E va bene sign-...Davide arrivo! Ciao tesoro a dopo" sorrido imbarazzata salutandolo e rivolgo la mia attenzione a Jonathan. "Scusa... andiamo sopra?" sorrido dirigendomi in camera mia e di Ale seguita dal ragazzo. "Vuoi un pò d'acqua, un succo, qualcosa?"
"No no tranquilla sto bene così"
Annuisco leggermente e iniziamo a organizzare la ricerca. Per tutto il tempo lui non dice una parola... spesso mi fissa e non posso far a meno di ricordare la strana espressione nell'atrio. Quando sono entrata lui era come incantato su un atra frequenza e ogni volta che il suo sguardo incrociava la mamma c'era una scintilla particolare come il riflesso di una luce di passaggio che durava solo pochi secondi. Mi rendo conto sempre di più che è così difficile leggerlo... chiunque porta negli occhi frammenti del suo passato che ti permettono di capire chi è realmente ma lui niente, quei pozzi neri sono freddi come il ghiaccio e scuri come l'universo senza stelle, non c'è traccia delle piccole cose che lo hanno portato ad essere quello che è ma soprattutto cos'è adesso.
Shakespeare è sicuramente il mio argomento preferito e quello su cui sono più preparata per cui sembra che parlo solo io e non mi fermo un istante di spiegare il materiale che ho gia, il piano di battaglia e le cose più importanti da approfondire. Mi porta subito alla mente quel natale al ruscello dietro casa di mia zia, quando studiavamo insieme io e Alessio, il nostro primo bacio in acqua e mi viene da sorridere istintivamente senza che me ne renda nemmeno conto.

2 ore dopo...

"Basta non ne posso più... abbiamo il materiale e le conoscenze per riscriverlo da capo e contattare Shakespeare dall'oltretomba per farglielo vedere" dico esausta lasciandomi andare sulla sedia. Il nostro lavoro sarà sicuramente il migliore, l'abbiamo gia 'quasi' finito! Con due settimane di anticipo contando che impiegheremo almeno un altra settimana per sistemare i dettagli generali.
"Concordo con lei maestà, è molto in gamba non immaginavo un tale successo"
"Smettila di parlare come se venissi da due secoli fa -ridacchio- e adesso... film e popcorn esplosivi, battaglia navale, merenda, carte... Alessio! Andiamo a sentire le prove di Alessio? Ti preeego"
"Stanno ancora provando? Sono passate ore da quando hanno iniziato" sorride
"Devono lavorare a nuove canzoni quindi si ci mettono un po... dai sono sicura che ne resterai incantato, i Dear Jack sono bravissimi e Alessio ha una voce meravigliosa"
"Ti brillano gli occhi quando parli di lui, ne sei davvero innamorata"
"Non ricordo una vita senza di lui... anche se stiamo insieme da quasi un anno -sospiro- prima credevo nell'amore come una bambina di tre anni crede agli unicorni anche se sono stata col mio migliore amico, Austin, per un po' ma non è la stessa cosa" sorrido mordendomi il labbro.
"Okay andiamo a sentirli su" ricambia il sorriso lui e così usciamo dalla camera e scendiamo le scale.
"Come vi siete incontrati?" domanda, nella sua voce roca un sottile filo di curiosità.
"Su un autobus, mi stavo trasferendo nelle stanze del college. Ora non vivo più lì perchè... beh ne sono successe tante e l'idea di stare in una camera dove oltre la mia amica sono sola mi da i brividi"
"E tua madre ha accettato che lui e i suoi amici venissero a vivere a casa vostra?"
"Oh ma noo -sorrido- questa è casa loro e hanno invitato me, Sarah e Austin a vivere qui con loro per stare tutti insieme e i miei genitori sono qui in visita per l'inizio della scuola, ci tengono molto"
"Oh carino"
"Tu? Non so assolutamente nulla di te" dico aprendo la porta di casa.
"Sono nuovo qui, vengo dal Covington in Louisiana... Perchè mi sono trasferito qui? Cambiare aria fa bene a volte"
"Woha mi leggi anche nel pensiero adesso? -ridacchio- mi presenterai la tua ragazza quando verrà a trovarti qui vero?"
"Non ho una ragazza"
"Wowowowowo aspetta... su è impossibile che uno come te non ce l'abbia"
"Ce l'avevo tanto tempo fa ma poi è partita ed è rimasta con un u- un altro ragazzo più giovane totalmente diverso da me e poi mi posso definire un vampiro solitario"
"Si dice lupo"
"No no intendo proprio vampiro... i lupi sembrano cagnolini legati ad un padrone... vampiro mi si addice di più"
"Comunque mi dispiace ma... adesso sei in Florida! Ci sono molte ragazze molto belle in bichini" gli faccio l'occhiolino ed entro nel garage dove c'è Alessio che suona la chitarra canticchiando qualcosa con un foglio davanti e una matita per segnarsi le note. Sentendo la porta aprirsi si gira guardandomi e sorridendo... quel sorriso che è il più bello del mondo e che illumina il cielo più di mille stelle.
"Ehi amore, avete finito?"
"Si tesoro... come procede?" sorrido avvicinandomi e vedendo che Jonhathan va verso i ragazzi e socializzare parlando di strumenti. Mi siedo sulle sue gambe mettendo la chitarra dall'altra parte e gli lascio un piccolo bacio sulle labbra.
"Bene adesso che ci sei anche tu"
"Oh smettila... posso vedere?" dico indicando il foglio con un testo scritto con la sua calligrafia particolare che immagino sia il testo.
"No, no è ancora incompleta" dice invece lui girandolo di scatto verso il lato bianco

Alessio's POV

Pff... per un pelo. Non so se voglio davvero cantarla ma è bellissima... l'ho scritta qualche giorno fa poco prima che arrivassero i suoi genitori.

Flashback #

Ero appena tornato a casa dal centro sportivo del college poichè essendo capitano della squadra di calcio e basket dovevo assistere a entrambe le riunioni e non potevo mancare a un brindisi di buon augurio. La trovai sul divano addormentata, probabilmente mi stava aspettando. Era bellissima, come sempre daltronde. Nei suoi occhi c'era quella serenità di una bambina che non ha ancora visto quanto il mondo può essere cattivo, l'esatto opposto di ciò che in realtà aveva davvero passato... chiunque la guardava continuava a vedere quella ragazza dolce e spenzierata, un pò pazza dalla risata contagiosa nei suoi vestiti colorati e i capelli rossi lucenti, al posto degli occhi due smeraldi. Perchè si, noi eravamo così, il mondo poteva esplodere ma noi rimanevamo invariati. Da quando stavamo insieme nulla poteva separarci se non la campanella. Tutti ci vedevano così, due ragazzi assolutamente normali ed eccessivamente sdolcinati... ma-ma-ma... eravamo tutt'altro che normali a partire da me, uomo morto (sul vero senzo della parola) a causa di un angelo cattivo geloso dell'unico normale in questa storia fidanzato con la sua ex fidanzata, un bellissimo angelo nonchè madre della mia ragazza (angelo potentissimo e ignaro del suo potere) che mi salvò dalla morte prima di partire in cerca di suo padre e lo salvò pagando però un duro prezzo ovvero la vita del nostro migliore amico accorso lì per aiutarla. Adesso vivevamo tutti insieme con la figura invisibile di Jack come protettore per una strana minaccia che incombeva su di noi... eppure eccoci qui, la tranquillità assoluta nella stanza buia illuminata solo dalla luce propria di cui brillava Mia, quella stessa luce che ti infondeva serenità e che ti faceva sorridere senza un motivo apparente. E così sorrisi guardandola sospirare in un modo così tenero da far commuovere un panda, aww il mio piccolo koala coccoloso. Posai la borsa a terra e la presi dolcemente in braccio, la portai su in camera e la poggiai delicatamente sul letto. Presi il mio quadernino, la matita dietro l'orecchio pronto a scrivere ancora, di lei ovviamente, la mia musa... anzi no mi correggo, il mio angelo!

Ciauuuuu scusate lo stra-ritardooo! Mi sono preparata a un infinità di compiti e interrogazioni... e, novità delle novità.... siete sempre nei miei pensieri così domani, al mio esame di trinity parlerò di voi, di quanto siete meravigliose e com'è bello avere una fanfiction con lettrici come voi *-*
Eeeee.... aaaaaw ragazze non sapete come sono felice aw giovedì è il mio compleanno ^-^ ahahahahah lo adoroo! Volevo passarlo con voi ma mi rendo conto che è tanto tempo che non aggiorno e oggi che ho finito non voglio farvi aspettare troppo ;) Ragazze però mi dovete aiutaree voi siete piene di idee ... fate delle proposte su :) Nessuno mi ha ancora risposto per il gruppo di Whatsapp!
Sono stanchissima ahahahahahaha io vado torno presto, commentate e votate in tante! :*
-Mari

P.s. Keviiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin (scusa ahahahah dovevo farlo ci ho preso una fissazione) ^-^

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