Capitolo 20

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Mi ritrovo ancora qui sul divano di casa mia a pensare continuamente all'altra casa. Mi sento divisa tra i due mondi desiderandoli entrambi con ogni particella del mio corpo ma qui c'è qualcosa in più. Qui c'è il ragazzo che amo. Penso alla mia missione, a quello che comporta essere ciò che sono. Pensare di essere la salvatrice mi mette a disagio, non credo di esserne in grado. La pioggia cade battente sulla finestra, il presagio che prima o poi qualcosa tornerà a tormentare la nostra quiete mi agita. La guerra non è mai finita e ho già rischiato una volta di perdere Alessio. Loro non sono pronti a combattere una battaglia che è solo la mia. E poi ci sono le parole della mamma... la storia è scritta dalla fazione vincente e anche negli angeli c'è un lato oscuro. Ma come fai a cambiare un demone... a salvare un uomo come Damon che ha tentato di strapparmi via tra i suoi rapaci artigli una delle persone più importanti della mia vita se non tutte.
"Amore che hai? Ti vedo pensierosa" la voce di Alessio mi giunge da dietro prima che si sieda accanto a me.
"è solo il tempo" sospiro guardando il vetro della finestra.
"Uhm... non so se ti credo"
"Trust me" ridacchio e gli lascio un bacio a stampo.
"E va bene non mi interessa... vuoi fare qualcosa?"
"Con questo tempo?"
"Beh si. Potremmo cucinare oppure giocare a carte, vedere un film... fare questo" dice infine posando le mani sui miei fianchi e facendomi il solletico.
"Finalmente ridi"
"Ehi... smettila Ale smettila!" rido senza tregua dimenandomi e cercando di svincolarmi.
"Faccio tutto quello che vuoi ti prego fermati!"
Alessio sorride maliziosamente fermandosi "Dimmi perché sei triste"
"Alessio..."
"Continuo..."
"E va bene" sospiro sconfitta. "Sono preoccupata per il nostro futuro"
"Andrà tutto bene tesoro... saremo al sicuro"
"Temo di no... io devo combattere, se non fare una cosa ancora più difficile. Sto cercando di operare la differenza su me stessa prima di profetizzarla altrove ma non posso rischiare di perderti ancora". Nei miei occhi si legge il dolore provocato dal ricordo della sua temporanea morte e credo che lui se ne sia accorto.
"Non vado da nessuna parte. Capisco che hai le tue responsabilità e non voglio essere un peso per te. Quando sarà il momento prometto che se tu deciderai di combattere da sola capirò la tua scelta e starò al sicuro ad aspettarti. Sei una donna ma non sei affatto debole. Con te porti un potere inimmaginabile e non è quello della tua provenienza angelica. Tu sei un persona fantastica e la tua bontà d'animo, il tuo amore per gli altri è la tua più grande qualità" sorride e mi abbraccia. "Non temere, confido in te" 
"Ti amo Ale senza di te non so dove sarei"
"da qualche parte a divertirti"
"oh ti sbagli, sarei morta" mormoro e appoggio la testa sul petto di lui.

"Jack porta il tuo sederino qui" ridacchia Sarah volteggiando su se stessa e si buttò sul letto osservando il soffitto.
"Sei troppo iperattiva" ride lui sedendosi accanto a lei.
"Voglio godermi ogni secondo con te, scusa se il mio ragazzo è morto e ho eccezionalmente la possibilità di stare con lui"
"Potrei fare come Laura, potrei trovare un modo per stare con te"
"Laura è un angelo importante ed è tale da molto tempo non credo sia la stessa cosa"
"Non lo è ma posso provare... non voglio lasciarti, sei troppo importante per me"
"Non c'è bisogno che ti spieghi il mio punto di vista"
Passano minuti di silenzio e Jack ha lo sguardo assorto così Sarah richiama la sua attenzione.
"Cosa succede?"
"Sai che se si aprirà una guerra io sarò in prima linea a combattere con Mia? Potremmo perdere, potrei morire e questa volta sarebbe  per sempre, non ne so molto ma non saprei dove finirei se morissi"
"Tu hai il dovere di proteggere Mia... mi fido di te e mi piace credere che tornerai vivo a casa da me. Ma basta parlare di morti, adesso tu vieni qui e mi baci, e mi coccoli dicendomi che andrà tutto bene perché è così che andrà a finire" sussurra la ragazza e lo abbraccia.
"Hai ragione andrà tutto bene"




"Mia? Mia ci senti?" una voce come eco lontano scuote Mia dalla sua quiete.
Si allontana da Alessio guardandosi intorno confusa. Alessio si è addormentato qualche minuto fa quindi è facile per me allontanarmi senza suscitare tante domande. Esco in terrazza e scruto il cielo.
"Christopher? Clarisse?"
"Si siamo noi..." dice la voce di Clarisse era incredibilmente seria ma subito spuntò Christopher con la sua inconfondibile allegria che lo caratterizzava. "Allora come va sulla terra Miaaa" e in sottofondo Clarisse "Smettila Chris dobbiamo dirle una cosa seria"
"Quanto sei noiosa tu" sentenziò il fratello sbuffando e poi stette in silenzio.
"Scusa Mia è davvero importante.. l'abbiamo saputo oggi, correvano delle voci e ho pensato volessi saperlo ma non ci fanno scendere"

"Non girarci troppo intorno dimmi che succede, mi metterai ansia così"
"Come se non bastasse una qualunque cosa per mettere ansia a te" ride Christopher esclamando poi un Ahia.  Immagino la scena di Clarisse che gli tira una gomitata per farlo zittire.
"Beh gira voce che abbiano localizzato Damon... un cupido oggi ha sentito la sua aura durante una missione in Italia, a Roma. Peccato che poche ore dopo è successa la stessa cosa a Parigi e poi a Londra. Fatto sta che sono però 5 ore che risulta la sua presenza a Phoenix"
"Sei sicura di quello che stai dicendo?"
"Si Mia... dopo tutto qui sono tutti sorpresi ma tu ci avevi raccontato che si era fatto sentire quando sei scappata per studiare con noi"
"Infatti sapevo che non era morto..."
"Il consiglio sta decidendo il da farsi"
"Dovete andare al consiglio... mi avete sentito? Andate al consiglio e avvertiteli che non devono scatenare una guerra. Non siamo in grado di vincerla adesso, siamo ancora feriti e non possiamo rischiare trasformando la terra in un campo di battaglia. Molte persone moriranno"
"Come facciamo Mia... noi non valiamo granchè dinanzi al consiglio"
"Una volta avevano detto di voler che li guidassi io... mandate mie notizie, annunciate la mia decisione. Se da parte mia vogliono una leader voglio che non dichiarino guerra per nessuna ragione al mondo. Me ne occuperò io, prenderò io carico di questa missione e non voglio nessun angelo a rischiare la vita... se entro tre mesi non avrò risolto la questione da sola e sarò in pericolo siete autorizzati a far guerra per difendere la pace celeste e terrestre" dice decisa.
"Ma Mia.... stiamo parlando di Damon, è pericoloso"
"La guerra è ingiusta, una spada è peccaminosa nelle mani di un umano, quanto nelle mani di un demone e ancor di più nelle mani di un angelo. Non spargeremo sangue, semineremo alberi. Non sacrificheremo vite, salveremo vite perché è questo che ci ha insegnato nostro Padre e anche in sua assenza dobbiamo tener conto del suo insegnamento. Nel corso della storia e tutt'oggi gli esseri umani chiamano nostro Padre in tanti modi attribuendogli sembianze e iconografie diverse; a volte cambia anche l'ideologia ma l'insegnamento base è uno solo: non si deve mai adoperare la violenza e si deve prediligere l'amore alla guerra perché è di amore che siamo fatti, l'amore immenso e abbagliante di nostro Padre"
"Avevano ragione Mia... sei davvero fantastica. Lo faremo ma tu presta attenzione e non fare cavolate. Per qualsiasi cosa sai dove trovarci, invocaci e saremo da te prima che tu finisca di pregare" la voce di Chris è dolce e immagino il grosso sorriso soddisfatto sulle sue labbra e l'espressione fiera di Clarisse che traspare dalla sua voce mentre aggiunge un "per una volta sono d'accordo col biondo tonto".
"Ci sentiamo ragazzi grazie mille"

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