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La festa stava andando alla grande, da quello che vedeva, tutti si stavano divertendo, l'alcol non mancava e tutto nella casa era rimasto, fortunatamente, integro.
Anche lui stava provando a divertirsi, ma qualcosa glielo impediva, cosa esattamente non lo sapeva. Ma in quel momento aveva voglia di vedere una persona, in realtà avrebbe voluto parlarle da quando l'aveva vista quando era arrivata.
Così iniziò a cercarla, e si domandò dove potesse essere. In realtà non ci mise molto a farsi un'idea su dove o con chi potesse essere, così non appena vide la persona interessata la raggiunse.
«Ehi Zy, ti stai divertendo?» il moro era completamente assorto nei suoi pensieri, con lo sguardo rivolto verso il mare.
«mm.. Si dai. Haz ma quello? Chi é?»
«quello chi?» domandò non capendo il riccio.
Zayn fece segno con la testa, indicando due ragazzi in spiaggia che ridevano, bastò poco ad Harry per capire che quella fosse Kyra. « sarà un amico di Gemma...» rispose poi, iniziandoli a fissare, poi continuò:«pensavo che lei fosse qui con te» Zayn non si mosse, e con tono ironico rispose:« no. Perché dovrebbe?» «ho visto come vi siete abbracciati prima, qualcosa mi ha fatto pensare che foste insieme.» Harry distolse lo sguardo per concentrarsi sulla reazione del moro.
Lui in maniera quasi impassibile, senza abbandonare quel suo tono ironico , sfottendolo quasi disse:«geloso? perché mi sa che hai già un rivale» Harry non capendo, lo guardò stranito, così Zayn gli fece cenno indicandogli Shawn.
«cosa ti fa pensare che lei mi piaccia?» «di solito alle feste sparisci con qualcuna invece adesso sei qui a parlare con me e la stavi pure cercando.»  «mi conosci bene Malik» rispose ridendo.
Zayn che stava continuando a fissare i due ragazzi in spiaggia, e vedendo che stavano rientrando insieme, esordì:« fossi in te mi preoccuperei. Qualcuno è stato più veloce a trovarla questa sera» concluse rientrando, lasciandolo solo.
Non appena rientrò, Zayn la cercò, e non vedendola decise di mandarle un messaggio, aveva bisogno di sapere se stesse bene. Ma proprio prima di inviarlo nella chat del loro gruppo, arrivò un messaggio di Kyra, in cui si scusava per essere dovuta scappare via .

E sapendo con chi fosse andata via, fu normale per i due ragazzi iniziare a farsi mille pensieri. Harry avrebbe voluto che Kyra fosse ancora lì così da poterle stare vicino come avrebbe voluto.
Mentre Zayn, beh lui era nervoso, voleva sapere chi cazzo fosse quello con cui era andata via, e se fosse stato per lui sarebbe stato tutta la sera attaccato alla ragazza per evitare che qualcuno le mettesse gli occhi di sopra, come era successo. Ma allo stesso tempo sapeva che Kyra poteva fare qualsiasi cosa volesse e con chi volesse, lui non aveva e non avrebbe mai avuto alcun diritto di proibirle o scegliere qualcosa al posto suo. Nonostante una parte di sè, inconsapevolmente avrebbe voluto.

Quella mattina non voleva abbandonare il letto, era una di quelle giornate che non voleva cominciare perché sapeva quale esito avrebbe avuto. Ma queste erano solo sue sensazioni, per il resto avrebbe dovuto farci i conti con quella giornata. Così contro la sua volontà, quella mattina, si preparò, fece colazione, e come le altre mattine si recò a scuola, più svogliata delle altre volte. 

Quando arrivò la situazione le apparve confusa, molti studenti che urlavano e reclamavano l'attenzione del preside.
Le bastò poco per capire quali intenzioni avessero. Quando tra la folla riuscì a vedere i suoi amici, sì tranquillizzò e li raggiunse, c'erano tutti, persino Zayn che solitamente non era molto puntuale. Infatti, stupita di trovarlo lì, lo osservò pensierosa, in realtà si era persa a guardarlo, era bellissimo come sempre.

Stava fumando, e non si era accorto che lo sguardo di Kyra era posato e fisso su di lui, non aveva neanche visto che la ragazza fosse arrivata, da quando era arrivato aveva chiesto a intermittenza ad ognuno dei ragazzi dove fosse, visto che era sempre puntuale. E aveva deciso di accendersi una sigaretta per ammazzare il tempo e non impazzire pensando al ritardo della ragazza.

Zayn diventava così quando Kyra non c'era, irrequieto e impaziente. La voleva sempre lì con loro, con lui, e si preoccupava molto quando lei non c'era o anche solo se ritardava, lui doveva essere sicuro che stesse bene, sempre.
Così quando la vide, quella mattina, il suo animo tornò sereno, e il suo cuore cominciò a somigliare ad un tamburo. Era la cosa più bella che avesse mai visto, aveva una coda di cavallo, che leggera scendeva sulle sue spalle, gli occhi svegli, nonostante l'ora, e marroni da perdersi. Il corpo minuto ricoperto da vestiti che risaltavano le sue forme e le guance rosee per il freddo di fine autunno.
La continuò a fissare, la fissò per tutto il tempo in cui si fumò la sigaretta, e lei fece lo stesso. Si fissarono per minuti, come se attorno a loro non ci fosse nessun altro, come se avessero la sola necessità di farlo.

Quando il fumo dell'ultimo tiro di sigaretta lasciò la bocca del moro, si avvicinò a passi svelti verso Kyra, che lo osservava quasi ammaliata, quando le fu abbastanza vicino, la salutò sussurrando «buongiorno piccola» per poi attirarla nelle sue braccia e stringerla a sé, beandosi di quel contatto.
«Mi sei mancato..» Zayn si staccò per guardarla negli occhi mentre pronunciava quelle parole tanto belle per lui, ma che in quel momento lo lasciarono con l'amaro in bocca, poiché ricordò lo scompiglio provato nel vedere la ragazza parlare con un altro. 
«Ah si? Sicura che a mancarti sono stato io...?» le disse poi, provando fastidio anche solo pensando al fatto che la mora avesse potuto pensare a qualcun altro.

Kyra lo guardò confusa, e poi domandò:«che vuoi dire?»
Non le piaceva, non le piaceva affatto il tono e il cipiglio che aveva assunto Zayn, e voleva capire cosa lo turbava tanto. «Quello che ho detto Kyra.. Magari non ti sono mancato... Magari ti è mancato qualcun altro.»
Ormai la distanza tra i loro corpi era evidente. Zayn non avrebbe voluto dire quello, alla fine non aveva alcun diritto di pretendere qualcosa da Kyra, lei era libera di pensare e dire ciò che voleva, lo sapeva lui, solo che l'istinto lo induceva ad agire senza pensare. E quella era una di quelle occasioni.

Pensò che fosse sbagliato mostrarsi infastidito nei confronti della ragazza per una cosa simile, ma era stato più forte di lui. «Se dico che mi sei mancato è perché è così Zayn! Cosa hai?»
Questa volta Kyra assunse un cipiglio, e Zayn poté notare come le sue sopracciglia si curvarono, manifestando la sua completa confusione.
«Ah ma finalmente! Buongiorno piccola Kyra!» Quando la voce di Harry le trapanò l'orecchio, Kyra rivolse la sua attenzione al riccio, aspettando ancora la risposta del moro. «Buongiorno Harry!» Ricambiò la ragazza.
Quando riguardò Zayn, lui stava accendendo una sigaretta. «Quindi con chi sei andata via dalla festa?» Le chiese Harry.
Voleva seriamente sapere chi fosse quel coglione che lo aveva fatto impazzire di curiosità e gelosia per l'intero weekend. «Un amico di mio fratello ... Si chiama Shawn.» "Così si chiamava Shawn quel bastardo" Pensò Zayn , che voleva sapere di più.
«amico di tuo fratello.. Sì certo..» «Harry è così! E poi anche se fosse? Non devo certo dare spiegazioni a te.. O a lui» terminò guardano Zayn, che sentendosi tirato in causa rispose subito «tranquilla Kyra, nessuno vuole spiegazioni sulle tue possibili frequentazioni. O meglio io non ne voglio. Anche perché non vengo di certo a darti spiegazioni su chi mi scopo o meno!»
Per Kyra fu peggio che ricevere uno schiaffo. Il fatto che Zayn avesse risposto in quel modo e con quel tono da puro stronzo, la fece sentire piccola e a disagio.

Non capiva perché avesse dovuto rispondere in quel modo, dicendo quelle cose . Era come se fosse incazzato per qualcosa, e non lo capiva, non poteva capirlo, non era plausibile un comportamento del genere. Quel genere di risposta le sembrò fuori luogo e ingiusta. Sapeva che Zayn avesse una relazione, lo sapeva perfettamente, così tanto che ogni giorno lo ripeteva a se stessa, ma sentirgli dire quelle cose, fu una sofferenza. Quello che provava per lui le fece pesare molto di più quelle parole, facendole sembrare dei macigni.

Ci rimase male, parecchio. Provare quelle cose e sentirlo parlare così era insopportabile. Cercò di pensare a cosa avesse potuto farlo scattare così , ma ogni risposta che trovava, sembrava non essere adeguata. E quando la voce di Harry la richiamò, capì che avrebbe rinviato il "problema" Zayn.

Finalmente sono riuscita ad aggiornare! Vi ringrazio sempre per tutto, e spero la storia vi stia piacendo... Mi farebbe piacere sentire i vostri pareri, sapere cosa ne pensate, delle vicende, dei personaggi.. Comunque vi lascio .
Un bacio Chiara ❤️

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