"Dai, Zayn!" esclamo incrociando le braccia sotto il seno e mettendo su un broncio infantile.
Il ragazzo si volta a guardarmi schioccato inarcando le sopracciglia per poi scuotere la testa e tornare ad osservare il parcheggio ormai vuoto della scuola. Sbuffa per la milionesima volta e "Te l'ho già detto, Kim: la mia risposta è no e non esiste assolutamente alcuna possibilità che io cambi idea." dice alzando gli occhi al cielo sentendomi commentare con un verso di disapprovazione.
"Ma che problema c'è? Nessuno lo verrà a sapere: possiamo andare in un posto tranquillo, magari fuori città."
Categorico, "No e, ancora una volta, no." pronuncia per poi rimproverarmi con "Vuoi provare a capire, Kimberly? Sono il tuo professore, non il tuo babysitter. Non posso stare ai tuoi capricci.".
"Ma non è un capriccio!" esclamo aggrappandomi al suo braccio in modo da potermi avvicinarmi al suo viso sbattendo dolcemente le mie lunghe ciglia nere.
"È passata esattamente una settimana dalla nostra prima lezione insieme: è un evento degno di una celebrazione!" dico con esagerata solennità facendolo ridacchiare incredulo."Ho davvero fatto sesso con una bambina come te? Mi sento un pedofilo." scherza punzecchiandomi divertito.
Non volendo dargli alcun tipo di soddisfazione, "Ehi!" protesto schiaffeggiandogli giocosamente il petto, "Questo è realmente offensivo." continuo con le sopracciglia inarcate mentre mi fingo arrabbiata.
Zayn incastra la propria lingua trai denti e sorride in maniera talmente adorabile che sento il mio irrequieto cuore scoppiarmi nel petto: è talmente bello che sembra irreale, come una visione divina di cui è impossibile stancarsi.
"Scusa." bisbiglia al mio orecchio facendomi fallire nel tentativo di mantenere uno sguardo severo ed offeso: non posso non sorridergli, non ne sono in grado.
Furba, mi avvicino ancora di più al suo corpo e "Ti prego, ti prego." domando supplichevole facendogli alzare gli occhi al cielo.
"Ho preso A+ al tuo stupido test, mi merito un premio, non credi?" chiedo sorridendo fiera quando lo vedo abbassare lo sguardo per guardarmi di sottecchi: sta per cedere e, anche se ho impiegato tre maledetti quarti d'ora per convincerlo, sono talmente felice ed orgogliosa di me stessa che mi batterei il cinque da sola ma, ovviamente, volendo evitare di sembrare una totale idiota, mi limito a sussurrare un leggero "Solo una piccola uscita, per favore." che, vinto, lo fa definitamente sbuffare.Con noia, estrae dalla tasca destra dei pantaloni neri le chiavi della propria auto e, premendo il tasto per l'apertura della vettura, "Okay, andiamo." concede illuminando il mio sorriso.
M'incammino verso la jeep di Zayn salterellando eccitata, mentre lui mi guarda scuotendo la testa e nascondendo con la mano un sorriso contento: non ho bisogno che dica alcuna parola, nonostante non me lo faccia presente esplicitamente, so' con certezza che è felice quanto me e questo, senza una ragione precisa, mi fa sentire serena, incredibilmente in pace.
Ci accomodiamo sui sedili della macchina e, dopo aver applaudito un paio di volte, "Dove mi porti?" chiedo allacciandomi la cintura di sicurezza.
Il ragazzo al mio fianco scrolla semplicemente le spalle rispondendomi con un secco "Non importa." che mi fa sospirare delusa trasformando il mio sorriso in qualcosa di meno allegro.
Guardo al di là del finestrino di vetro fissando lo sguardo su un punto qualsiasi dell'immenso e desolato parcheggio e, infine, sbuffo nuovamente per poi arricciare il naso infastidita sentendo la cristallina risata di Zayn deridermi: sono così buffa?
La calda mano del mio professore si appoggia, inaspettatamente, sulla mia coscia e, stringendo leggermente la mia carne, "Non importa dove andiamo, l'importante è che siamo insieme, no?" sussurra dolcemente provocandomi una serie di piacevoli brividi.
Annuisco distrattamente lasciandomi cullare dalle carezze rilassanti con le quali Zayn mi tiene compagnia mentre guida e, leggermente scossa da quell'improvviso ma gradito contatto, mi volto a guardare il ragazzo appoggiando la testa allo schienale del sedile. Affilo i miei occhi curiosi in modo da poter studiare minuziosamente ogni suo dettaglio meravigliandomi per la sua perfezione.
"Smettila di fissarmi, sei inquietante." mi rimprovera facendomi ridacchiare imbarazzata.
Mi arriccio una ciocca di capelli intorno ad un dito e "Le cose belle meritano di essere ammirate e tu, tesoro, sei particolarmente bello." soffio giustificandomi.
Lui sorride lievemente e, guardandomi con la coda dell'occhio prima di riportare diligentemente lo sguardo sulla strada, "Anche tu sei bella, tesoro." dice facendomi arrossire come nessun ragazzo era mai riuscito a fare prima: Zayn è il primo a farmi sentire in questo modo. L'unico.
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𝒫aradise and war zone. 『 zjm. 』
Fanfiction«Un fondoschiena veramente ben fatto è l'unico legame tra arte e natura» ー Oscar Wilde. Highest rank: #84 in storie brevi.