Non poteva tornare così dal nulla dopo mesi che ignorava la mia esistenza.
Non poteva una volta che forse avevo smesso di pensare a lui tornare il mio pensiero fisso.
Il suo nome non poteva essere di nuovo impresso a fuoco nella mia mente.

Aprii whatsapp e rimasi a fissare la sua chat indecisa se archiviarla o aprirla. Quando io qualche mese fa avevo scritto a lui aveva visualizzato ma non risposto (cosa che odio) ora io cosa avrei dovuto fare? Fargli capire che qualsiasi cosa lui mi avesse fatto io avrei sempre dimenticato pur di stargli affianco o fare l'indifferente e comportarmi con lui come con le altre persone? Ho sempre avuto un carattere di merda, se sbagli con me una volta hai una seconda possibilità ma se sbagli di nuovo ti compro un biglietto di sola andata per fanculo e lui aveva già sbagliato troppe volte negli anni.
Feci un respiro ed aprii la chat.

Io:Che c'è?
Dovetti aspettare solo pochi minuti per la risposta
Matthew:La mia fidanzata mi ha lasciato e ora posta chat di lei che si scrive con uno. Mi aiuti a farla ingelosire?

STUPIDA STUPIDA STUPIDA sei sempre la solita lui chiama e tu arrivi, SVEGLIATI CLOE NON SEI IL SUO CANE.
mi rimprovero la mia mente. Aveva ragione. Ora aveva oltrepassato il limite.

Io:allora caro stronzo. Se pensi che dopo mesi che fai finta che io non esista io ti aiuti sei un povero illuso. Gray ho smesso di obbedire manco fossi il tuo cane. Tu non puoi venire a chiedere a una che ha sempre avuto un cotta per te E TU LO SAI di fare una stronzata del genere una volta che finalmente è andata avanti con la sua vita. Sei solo uno stronzo approfittatore e tu la devi smettere di venire da me quando ti fa comodo. Ora basta. Trovati un altra rincoglionita come me che faccia tutto quello che vuoi. Con me hai chiuso. Addio gray.
Inviai il messaggio è lanciai il telefono contro il muro sperando che si rompesse e che io non avrei più avuto il problema di leggere la sua risposta se mai avesse risposto.

Scesi al piano di sotto presi le chiavi di casa ed uscii. Sperai che facendo un giro avrei mandato via quel istinto omicida che avevo nella testa.

Andai al parco e mi sedetti sotto ad un albero vicino al laghetto dei cigni. Fin da quando ero piccola andavo li dopo una giornata pesante ad osservare i cigni che nuotavano nel laghetto tranquilli, mi aveva sempre rilassato.

Ripensai a quell'estate a Matthew a Cameron e a tutto quello che era successo.

A distrarmi dai miei pensieri fu una figura che si mise tra me ed il laghetto impedendomi di vedere i cigni. Alzai lo sguardo e sorridi istintivamente quando lo vidi in tutta la sua bellezza davanti a me.

<che ci fai qua da sola?> <penso, e te che ci fai qua?> <stavo facendo un giro per schiarirmi le idee> non risposi mi limitai ad annuire. Si sedette vicino a me e mi misi due dita sotto il mento per costringermi a guardarlo negli occhi.
<Cloe che è successo perché sei triste?> <non sono affari tuoi Cameron> risposi freddamente tornando a guardare i cigni. Si mise seduto davanti a me.
<Cloe che è successo? Siamo amici lo sai che a me lo puoi dire.> disse calmo.
Mi limitai ad abbassare lo sguardo senza parlare. <va bene non ne vuoi parlare.> disse alzandosi per poi porgermi la mano. La afferrai e mi tirai su. Iniziammo a camminare senza una meta ma a me andava bene così. Ridemmo e scherzammo per più di due ore poi mi accompagnò a casa.
<vuoi entrare?> chiesi <come al solito i miei genitori sono chissà dove per lavoro e mio fratello oggi ha una partita e dopo la cena con la squadra> <okay ma che si mangia?> alzai gli occhi al cielo divertita ed entrai in casa. <come vuoi anche mangiare? Io pensavo di darti un bicchiere d'acqua che ti sarebbe dovuto bastare per tutta la sera> dissi seria. Mi guardo malissimo ed io scoppiai a ridere. <dai scherzo> dissi dandogli un pugno sulla spalla <però non so cucinare perciò ordineremo le pizze> dissi.

Ordinai le pizze che arrivarono dopo poco, mangiammo velocemente ed andammo sul divano.
<che facciamo?> chiese buttandosi a peso morto <mmmh. Guardiamo un film?> lo guardai <perfetto> mi alzai e andai a prendere il computer lo collegai alla televisione e lo misi sulle gambe, me lo prese e scrisse il nome di un film che purtroppo non riuscii a leggere.
<okay guardiamo questo> disse schiacciando play. <che film è?> <vedrai> sorrise furbo.

Non ci misi molto a capire che era un horror
Dopo mezz'ora usci una zombie dal terreno all'improvviso e nascosi la testa nell'incavo del collo di Cameron stringendolo forte <io amo gli horror> sorrise soddisfatto e gli diedi un pugno sulla spalla che non fece altro che farlo ridere. Amavo quella risata.

Erano le 11 quando andò via. Salii le scale e mi svestii e mi misi a letto addormentandomi poco dopo.

Avevi promesso di restare||Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora