Una sorpresa inaspettata

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Entrò in aula il signor. Harvey, il professore di Biologia. Era un tipo singolare, forse l'insegnante più bizzarro che si fosse mai visto. Non era nè troppo alto, nè troppo basso e facilmente riconoscibile da alcuni tratti distintivi. Il suo naso era sottile e virtuoso mentre i suoi baffi erano sproporzionati ed eccentrici.

"Buongiorno ragazzi!" esclamò il signor. Harvey.

La classe rispose in coro salutandolo. Si avvertiva immediatamente la sintonia fra di loro.

"Prima di cominciare... ho da comunicarvi un'ottima notizia che mi è appena giunta dal corpo docenti" asserì lui, "Vi leggo la circolare"

Afferrò i sottili occhialini da vista appoggiati sulla cattedra e cominciò a leggere ad alta voce...

"Si comunica che il 13 Maggio alle ore 7.00, le classi di seconda liceo si recheranno all'aereoporto J.F. Kennedy accompagnati dai propri genitori per la visita guidata alla Caverna dello Spirito nello stato del Nevada. Si prega di confermare l'adesione entro il 6 Maggio"

Improvvisamente, un euforico boato avvolse l'aula; erano tutti entusiasti, tranne qualche elemento un po' perplesso...

"Professore!" esclamò Margaret dal fondo dell'aula. "Come minimo impiegheremo cinque o sei ore in aereo prima di arrivare a destinazione!"

"Oh, ne sono al corrente signorina Smith" disse Harvey con un leggero tono provocatorio. "Ovviamente chi non è interessato è libero di non partecipare! Ricordatevi però che su ventiquattro, almeno tre quarti della classe dovrà aderire, se no, non se ne fa assolutamente nulla... intesi?"

Immediatamente, la porta dell'aula si aprì di scatto, era la professoressa Holga.

"Cos'è tutto questo trambusto? Vi ricordo che si sta svolgendo una lezione al piano di sotto!" esclamò furibonda.

"Oh, ci scusi professoressa, è stato l'effetto della notizia, non si preoccupi" disse Harvey.

"Come al solito questa classe accoglie ogni cosa con eccessiva euforia..." sottolineò la signora Holga mentre si girava per allontanarsi dall'aula salutando a stento il professore.

Harvey attese qualche secondo, giusto per assicurarsi che la professoressa non fosse ancora lì nei paraggi, quando bisbigliò qualcosa.

"Certo che alle volte è davvero insopportabile..."

Molti lo sentirono ed annuirono sorridendo.

"Su su, forza! Prendete i diari che assegno i compiti" continuò il professore mentre il sorriso svaniva lentamente dal viso dei ragazzi. "A pagina centocinquantaquattro, esercizi sei, sette e otto" concluse.

Mezz'ora dopo, arrivò la tanto attesa ricreazione. Michael sbadigliò, allungò la mano verso la cartella per prendere la merenda e si alzò per uscire dall'aula e dirigersi verso una delle finestre del corridoio principale. Affacciandosi, la prima cosa che notò fu Paul, il suo migliore amico, che stava scambiando due chiacchere con Annie, la fidanzata di Frank, altra sua vecchia conoscenza. Scese con calma la ripida rampa di scale che portava al cortile principale ed esclamò:

"Paul... Annie!"

I due lo sentirono e si girarono di scatto verso di lui; Michael accellerò il passo.

"Anche voi avete ricevuto la circolare per la gita?" domandò eccitato Michael, "Non vedo l'ora di partire!"

"Si si, l'abbiamo ricevuta anche noi... comunque mancano meno di due settimane!" concluse entusiasta Paul.

Michael sorrise, poi si voltò verso Annie che lo guardò con le lacrime agli occhi.

"Annie perchè piangi? Che è successo?" continuò lui mentre si apprestava a sedersi accanto a lei.

Paul, con uno schiocco di dita, attirò nuovamente l'attenzione di Michael, facendogli segno con la testa di lasciar stare.

"Colpa del ragazzo" gli sussurrò all'orecchio.

Dispiaciuto, poggiò il braccio destro sulla spalla di Annie cercando di consolarla.

Quel giorno, si usciva un'ora prima e Michael ne approfittò per rientrare a casa; il numero cinque lo stava aspettando. Rientrò con la stessa rapidità che lo accompagnò al mattino.

"Eccomi! Sono tornato!" esclamò Michael mentre si accingeva a chiudere la porta d'ingresso.

"Già di ritorno?" domandò sorpresa Emily.

"Si mamma, siamo usciti un'ora prima!" esclamò lui.

"Com'è andata oggi?" continuò la madre mentre si avvicinava ai fornelli, intenta a preparare il pranzo.

"Tutto bene" rispose Michael, "Finalmente si sono decisi a mandarci in gita"

Meravigliata, Emily si girò a guardarlo:

"Caspita, che bella notizia! Dove andrete?"

"Alla Caverna dello Spirito, nel Nevada" disse Michael pieno di sé. "So che è lontano ma... non posso assolutamente mancare! Quando mai mi ricapiterà?"

Pensando a quelle ultime parole pronunciate da Michael, Emily rimase in silenzio a riflettere per una decina di secondi, quando improvvisamente...

"E va bene... ad una sola condizione però! Vedi di non cacciarti nei guai" disse col sorriso sulle labbra.

Entusiasta, rispose sorridendo e salì di corsa le scale per posare le sue cose in camera.    

Iram | Il segreto di ArthurDove le storie prendono vita. Scoprilo ora