quarantuno

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"Dai corri" urla Travis

"Va bene così" rispondo stanca

È da tre ore che mi fa correre e non so manco il perché..

Sono stanchissima..

Mi butto a terra...

"Dovresti andare in palestra"mi consiglia

"È un modo gentile per dirmi che sono ingrassata? "Alzo un sopracciglio

"Forse" alza le spalle

"Grazie davvero, sei uno stronzo" cerco di dargli un calcio

"Ehi piccola"mi guarda male

"Ehi piccola" imito la sua voce

Mi guarda di nuovo male

"C'è un piccola problema" si gratta la testa, e quando se la gratta vol dire che è successo qualcosa di grave

"Cosaaa?" Chiedo spaventata

"Non so dove siamo" sussurra

"Cosaa?"mi alzo di scatto "è da una vita che vivi qui e non mi sai dire manco dove siamo? "

"Noi abbiamo preso a destra e io di solito non ci vengo mai" cerca di giustificarsi

"Ti conviene correre.."lo minaccio

Lui senza farselo ripetere due volte incomincia a correre veloce...

È troppo veloce non riesco a raggiungerlo...

"Bambini questo non è un parco giochi! Finitela o chiamo i vostri genitori.." ci sgrida una signora

Io e Travis ci guardiamo sciocati per poi scoppiare a ridere

"Non ridete! Dove sono i vostri genitori? " chiede urlando

"Mi dispiace ma non ci sono.." risponde Travis

"E comunque già noi siamo genitori, abbiamo dei figli" le spiego

"Che gioventù! " si lamenta andandosene

Noi ci sediamo a terra, io lontano da lui

"Ma perché non ti avvicini? " mi chiede cercando di non ridere

"No, perché sei un coglione" sbuffo

"Dai, non l'ho fatto apposta" si scusa

"Tu non fai niente apposta"mi imbroncio

"Piccola daii" cerca di non ridere

Mi giro dall'altra parte, cercando anche io di non ridere

Non gli rispondo

Lui scoppia a ridere e mi tira da un braccio accanto a lui

"Dobbiamo parlare" mi prende la mano

"Sono arrabbiata non posso" metto la mia testa sulla sua spalla

Lui riscoppia a ridere, con la mano libera mi alza la testa e si avvicina lentamente e mi bacia...

Le farfalle no che sono ubriache, peggio...

"Sei ancora arrabbiata? " chiede sorridendo, ha capito l'effetto che ha su di me

"Può darsi, comunque dimmi cosa devi dirmi..." lo guardo negli occhi

"Perché non me lo hai detto prima che ero diventato padre? Sai.. volevo essere lì durante la prima gravidanza, durante le doglie, quando partorivi, volevo essere li quando loro hanno pianto, volevo vedere i loro primi passi, volevo sentire le loro prime parole" confessa giocando con le mie mani

"Però mi devi ascoltate e non devi arrabbiarti" gli dico

Lui annuisce e io incomincio

"Non ti ho detto niente, no perché non volevo stare con te o perché non mi fido, ma perché sapevo che volevi goderti la vita e non volevo ostacolarti, tu non lo avresti accettato e in futuro ti saresti sentito male, e ti amo troppo per farti sentire male" confesso

Lui con grande sorpresa mi abbraccia..

"Io l'avrei accettato, perché volevo te, anzi voglio te e queste splendide creature, ricorda che ti amo" sussurra

|•Innamorata Di Un Coglione 2•|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora