Capitolo 9

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Camille

Il week-and è passato molto velocemente, è il giorno del mio ritorno a Parigi con zio Brad.

Sono molto entusiasta del fatto che questa volta torno con lui e non da sola.

Saluto il piccolo Guapa e abbraccio mia madre
<< Mi raccomando tesoro, impegnati e insegui i tuoi sogni >>
<< si mamma, come sempre >>
Non capisco come mai, mia madre mi dice queste parole, cosa vuole intendere? Di quali sogni parla?
Lei sorride è felice questa volta, e se lei lo è lo sono anch'io.

Metto la mia valigia e quella di zio Brad nel bagagliaio e poi saliamo in macchina.

Accendo la radio e partiamo, saluto mia madre dal finestrino, poi rientro e faccio un sospiro di sollievo
<< che succede?>> chiede zio Brad muovendo le dita sul volante a ritmo di designeer Panda
<< questa canzone spacca! >> dico simulando dei blocchi con le braccia
<< aggiudicato allora!>> dice ridacchiando
<< per cosa?>> dico con aria molto seria
<< poi vedrai, arrivati a Parigi vedrai!>>
Continuo ad essere molto preoccupata della situazione, mio zio sta partendo con me ed io non sò neppure la motivazione, ma una cosa è certa c'entro anch'io nei suoi piani!.
<< dove dormirai? >> chiedo con aria arrogante
<< vedremo, quasi sicuramente questa sera da te!>>
<< da me?>>
Zio Brad annuisce,
<< ma zio, vedi che io ho una coinquilina e poi non so se ti faranno entrare nel dormitorio!>>
<< tranquilla tesoro, zio Brad ha pensato a tutto, tu fai fare a me!>>
<< ma Charyl che penserà appena vede un uomo entrare con me in casa nostra? >>
<< nulla tesoro, ho già chiamato io a Charyl w le ho detto di prepararmi un lettino e che tuo zio dormirà da te per sta notte >>
<< Cosa? Hai chiamato Charyl? E come hai avuto il numero? >>
<< non è colpa mia se non hai il blocco al cellulare >> dice ridacchiando.


Guardo il cellulare e avevo un messaggio, era Charyl:

~ strepitoso che tuo zio verrà a dormire da noi, spero proprio che sia giovane e bello!😍~

La situazione mi dà su i nervi, spengo la radio e mi addormento.

Mi sveglio quando zio Brad spegne il motore della macchina
<< siamo arrivati tesoro, siamo in aereoporto >>
Annuisco mentre mi stropiccio gli occhi, scendo dalla macchina e prendo la valigia dal bagagliaio, zio Brad prende la sua e poi ci dirigiamo dentro l'aeroporto.

Ci mettiamo davanti il monitor dei voli, il nostro non c'era, cosa sta succedendo? Ho un pó paura di non poter tornare a Parigi, domani ho lezione di laboratorio coreografico e non posso assolutamente perdere!
<< zio che succede? >>dico molto preoccupata
<< non lo so, non c'è il nostro volo, vado ad informarmi >> vedo mio zio allontanarsi da me, per un tratto mi sono sentita sola, guardo lo zio parlare con quella hostess al chek-in, ho paura sò già che qualcosa andrà storto, l'ansia cresce dentro me ma ad un tratto mio zio si avvicina di nuovo a me

<< tesoro >> dice con aria serena
<< zio tutto bene?>>
<< Sisi, un piccolo ritardo non comunicato >>
<< ah bene!>> dico con un sospiro di sollievo.

Ci sediamo nell'area d'attesa fino a quando non ci dicono che il gate sta per aprire allora ci mettiamo in fila e in un batter baleno siamo seduti nei sedili dell'aereo.

Sono molto tesa, quasi come la prima volta ma per me è un sollievo essere con lo zio, lo guardo e mi rassicuravo.

Finalmente partiamo, siamo già in aria, non dormo, rimango a guardare la visuale e quanto è bello il mare con il tramonto visto dall'alto.

Camille - Storia Di Una PassioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora