Capitolo 8

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Camille

Arriviamo finalmente a casa.
<< casa dolce casa!>> sospiro,
Vado in camera a sistemare le mie cose da dentro la valigia e le cose di Guapa, a un tratto sento un grido
<< Camille!>>
Ho riconosciuto subito quella voce
<< zio Brad! >> dico uscendo in fretta dalla stanza e scendendo di corsa le scale
<< tesoro!>> dice entusiasta di vedermi, lo abbraccio, erano mesi che non lo vedevo.

Zio Brad è il fratello di mamma, mi ha fatto da padre durante tutta la mia vita, a lui devo tutto è grazie a lui se adesso sono in accademia perché è stato lui ad insegnarmi ad amare la danza.

<< tesoro sono qui per te!>>
<< per me? >> dico sbalordita
<< domenica sera partirò con te a Parigi!>> dice con un sorriso malizioso...
<< con me? >> dico quasi spaventata
<< si tesoro, tu stai tranquilla, per adesso non ti spiego nulla tu goditi il week-and a Milano ma riposati perché da domenica stesso a Parigi ci aspetta un duro lavoro >>
<< okay>> rispondo, ma continuavo a non capire.

Prendo il guinzaglio ed esco con Guapa, decido di andare nella mia vecchia scuola di danza la D.N.A.

<< buongiorno! >> dico sorridendo
<< Camille!>> gridano tutti in coro.

Rose la segretaria della scuola di ballo mi abbraccia fortissimo, lei è stata per me una seconda mamma si è sempre fatta in quattro per la mia vecchia crew.

Poi c'è Alberto il mio maestro di danza, lui ha sempre creduto in me e mi ha insegnato a coltivare i propri sogni nonostante le sconfitte, poi c'è Mario e jhosep che sono fratelli, Hariana, Federica, Veronich, Stefania, Claudia e Salvatore che sono fidanzati ,Giuseppe, Vincent, Misha, Aurora e Jessica .

Mi accolgono tutti con un grande abbraccio, mi manca tanto stare in quella sala con loro ad imparare le nostre coreografie.

Rimango a danza per due ore poi decido di tornare a casa, durante il tragitto Guapa riesce a togliersi il collare e scappa, in questo momento ho il panico, ho paura che le possa succedere qualcosa.

<< Guapa!>> grido interrottamente, ma nulla. Lui non si ferma ma poi quando stavo perdendo la speranza di acciuffarlo, lui si ferma ad odorare qualcosa e in una corsa veloce come un fulmine riesco a riprenderlo e lo porto in braccio fino a casa.

Al mio rientro, ero sfinita,  mia madre grida:
<< tesoro sei tu?>>
<< si mamma sono io>> dico con una voce affaticata
<< tesoro che è successo? >>
<< Guapa è scappato e ho faticato un pó per riprenderlo, sono stanca, vado a sdraiarmi nel letto >>
<<Sì tesoro, vai pure >>
Non ho nemmeno cenato, mi addormentai.

Camille - Storia Di Una PassioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora