CAPITOLO 2

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Camille

<< signorina , signorina si svegli>>
<< è? Che cosa? Dove sono? >>
<< siamo atterrati a parigi buove proprio trenta minuti fà >> mi dice l'hostess che a mio parere mi sveglia più delicata di mia madre
<< oh si grazie mille>> Sorrido.

Scendo dall'aereo, l'atmosfera sembra essere come il mio stato d'animo, il cielo è un azzurro candido e le nuvole sono così bianche che sembrano realmente di zucchero filato, mi sento bene!.

<< Parigi la mia nuova città >> urlo così forte che quasi sicuramente mi hanno presa tutti per una pazza!.

Esco dall'aeroporto, << taxi taxi taxi>> ma niente pure se urlo nessuno si ferma, Poggio il Giacchino sopra la panchina e chiamo mia madre.
<< mamma>>
<< camille come stai ? È successo qualcosa? sei arrivata?>>
<< si mamma sto bene il viaggio non lho neppure sentito ahahah mi sono addormentata e mi ha svegliato l'hostess dopo trenta minuti >> Sorrido sono realmente felice
<< che sbadata che sei camille e se ti rubavano qualcosa? >>
<< oh mamma non fare l'uccello di male augurio, approposito sai, l'hostess è più delicata di te nel svegliarmi >> Sorrido di nuovo
<< ah ah ah molto spiritosa camille, voglio vedere poi come ti mancheranno i miei risvegli>>
<< si mamma adesso devo andare devo prendere il taxi a dopo>> chiudo il cellulare e grido di nuovo << taxi >> mi alzo cerco di prendere il Giacchino ma niente, a quanto pare mia mamma ha ragione, sono molto sbadata devo stare più attenta alle mie cose << iniziamo bene >> sospiro.

<<signorina?>> mi chiede il taxista
<< Parigi centro, accademia di danza " centre National de Danse" via RUE VICTOR HUGO 15 >>
Partiamo di corsa quasi come alla formula uno, io guardo dal finestrino, tutto è così magnifico qui, perfino le case sono di una bellezza rara e unica soprattutto nel tratto da buove a Parigi centro, dove si può notare la bellezza delle casette di campagna o dei semplici negozietti.

sono arrivata a destinazione, e mi trovo davanti a quella che sarà l'inizio del mio futuro, tutto il mio mondo si racchiuderà qui dentro, guardo l'orologio, sono le sedici e trenta <<perfetto >>.

Apro la porta ed entro, tutto è così ben illuminato...

Ad un tratto sento una voce e di scoppio mi giro << buonasera lei è? >>
<< buonasera, io sono la signorina dhoson, camille dhoson >>
<< dhoson dhoson dhoson, ah si l'italiana! Benvenuta io sono Emily, la segretaria dell'accademia per qualunque cosa chiedi pure >> il suo sorriso mi metteva allegria aveva qualcosa di simpatico in lei.

<< dove sono le stanze? Sai sono così stanca che non vedo l'ora di sistemarmi>>
<< infondo a destra, ecco la chiave>>
<<Camera 222 >> sussurro.

Mi diriggo verso la mia camera assieme al mio valigione, infilo la chiave ed entro, la prima stanza in cui sono appena entrata è un salottino, mi diriggo subito verso le camere da letto, entro in una stanza già arredata quindi << ho una coinquilina >> urlo super contenta >> poi entro nella stanza accanto << questa deve essere proprio la mia stanza >> inizio ad appendere i poster di Laura Pausini la mia cantante preferita e poi sistemo tutta la stanza.

Mi affaccio alla finestra vedo Parigi con un tramonto dal color ancor più bello del roseo, poi guardo l'orario, sono le venti ho un pó troppa fame, decido di uscire dalla stanza.

Camille - Storia Di Una PassioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora