capitolo23

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Pov. Rossella
-Potresti aiutarmi a conquistare Teresa?- mi chiede Zayn.
Okay la voglia di baciarlo se ne è appena andata a fottere.
Veramente mi ha appena chiesto di aiutarlo a mettersi con la mia peggior nemica.
Se avevo cambiato idea sul fatto che i ragazzi fossero meno intelligenti di noi ragazze ora ritorno alla mia idea iniziale.
Ora cazzo gli dico.
-Se non vuoi non importa- dice con gli occhi da cucciolo.
Dio non riesco a resistere agli occhi dolci. Poi i suoi, sono una cosa unica.
-Okay, ti aiuto io-
-Sei grande ricciolina mia- dice scompigliandomi i capelli
-Sì okay ma ora stati fermo- dico afferando la sua mano per poi poggiarla sul divano.
-Allora cosa c'è da mangiare, ho tanta fame-
-Non c'è niente-
-Come non c'è niente, in che senso?-
-Nel senso che non c'è niente, okay?!!- urlo infuriata alzandomi dal divano e salendo di corsa le scale per giungere in camera mia.
Una volta dentro chiudo la porta con violenza e mi getto a peso morto sul letto.
Sto odiano quella troia più di prima, e anche se detesto ammetterlo, il motivo è che Zayn mi ha chiesto di lei.
Di aiutarlo.
Di dargli una mano, eh io che come una stupida ho accettato.
Lo ammetto Zayn mi piace e anche parecchio ma forse se vuole Teresa, vuol dire che non è adatto a me.
Infondo mi piace solamente, di sicuro è solo un periodo.
Passerà e se non accadrà, lo farò succedere io.
Sento una parte del letto abbassarsi sotto il peso di Zayn che mette una mano sulla mia spalla, dato che sono a pancia in giù, e la fa scendere per poi risalire lungo tutta la mia spina dorsale più volte nel tentativo di calmarmi, cosa che gli riesce molto bene, dato che il mio respiro è tornato normale.
Tutta via la sua proposta mi si ripete mille volte nella testa, così mi giro su di un fianco dandogli ancora le spalle e lui ne approfitta per cingermi la vita con un braccio.
Subito mi riprendo dal mio stato d'ira e gli sposto con  immediata bruscrezza il braccio preoccupata dal fatto che abbia appena toccato lo strato di grasso presente sul mio addome.
Effettivamente è questo il vero motivo per cui non mi faccio abbracciare.
Non perché odia gli abbracci, ce in un certo senso anche, ma soprattutto non voglio che nessuno sappia quanto io sia grassa.
-Ro non so cosa io ti abbia fatto per farti arrabbiare così tanto, ma sappi che non ne avevo intenzione perciò ti chiedo scusa, ma sappi che non me ne andrò da qui finché tu non me lo dirai.- dice con tono rammaricato, cosa che mi fa sciogliere il cuore, ma non posso mica dirgli che mi piace e mi manda in bestia il fatto che lui invece vuole una troia del genere e che non voglio che mi abbraccia perché sono grassa.
-Non è colpa tua, lascia stare-
-Beh anche se non è colpa voglio comunque sapere perché stai così-
Perfetto e ora che gli dico?
Inventa, inventa, inventa, dai cervello una scusa a cui possa credere.
Trovata.
-Eh io...come dire, sono in quel periodo del mese-
Fa che ci creda, fa che ci creda, fa che ci creda
-Ah okay, e io che mi ero già preparato a menare qualcuno- dice ridendo.
Meno male ci ha creduto, anche se però non è del tutto una bugia, perché effettivamente ho il ciclo.
Mi giro dal'altro lato in modo tale da poter guadrare i splendidi lineamenti del suo viso perfetto.
-Allora non c'è proprio niente da mangiare?- domanda Zayn alzando le mani sul viso in modo da proteggersi da un pericolo, che in questo caso sarei io.
-Tranquillo non ti faccio niente- gli sposto le mani -però non c'è veramente niente-
-Okay allora ordino due pizze, come la vuoi?-
-No io non ne voglio!-
-Come non ne vuoi?-
-Io la sera non mangio- confesso
-Cosa?! Come diavolo fai, io morirei senza cibo!- esclama
-Aspetta non mi dire che fai come mia sorella, che non mangia perché pensa che sia grassa-
Perfetto, a sto ragazzo non si può nascondere niente.
Okay Rossella cerca di deviare il discorso.
-Hai una sorella e non mi hai detto niente!- 
-In realtà ne ho tre, ma non provare a cambiare discorso.
Ro tu devi mangiare.
Quando ti ho toccato il fianco, ho sentito le tue ossa.
Quindi ora tu mi dici a che gusto vuoi la pizza così la ordino.-
-Zayn per favore non ne voglio-
-Non m'interessa niente. Come la vuoi?-
-Zayn ti ho detto che non ne voglio, non farmi arrabbiare-
-Sei una stupida!- afferma con rabbia alzandosi dal letto e chiudendo la porta con violenza.
Perfetto Rossella l'hai appena fatto arrabbiare.
Mi alzo dal letto in cerca del libro che sto leggendo dal giorno in cui non sono uscita e solo dopo aver rivoltato la stanza mi ricordo che si trova nel mio zaino visto che lo porto con me per leggerlo in ogni momento libero.
Raggiungo il mio zaino che si trova sulla sedia vicino alla scrivania e apro il taschino di avanti.
Quando tolgo il libro dallo zaino noto qualcosa brillare al suo interno.
La prendo in mano e inizio a rigirarmela tra le dita.
È la lametta che porto sempre con me.
È l'oggetto tagliente che per due mesi, almeno due volte al giorno ha sfiorato la pelle bianca dei miei polsi e delle mie cosce.
È il pezzo di ferro che mia ha procurato dolore e nello stesso tempo piacere.
È l'oggetto di cui nessuno sa l'esistenza e soprattutto la presenza nella mia vita.
I miei pensieri vengono interrotti dal rumore del campanello che mi fa ricordare che non sono da sola in casa, così ripongo la lametta al suo posto e mi vado a stendere sul letto con il mio libro tra le mani.
Dopo un oretta ripongo il libro sul comodino e mi rifugio sotto le coperte addormentandomi, non prima di aver sentito Zayn sdraiarsi accanto a me sotto le coperte...
SPAZIO AUTRICE
Scusate per l'enorme ritardo. Spero che il capitolo vi piaccia.
Al prossimo aggiornamento...

Life to London ~Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora