capitolo7

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Dopo cinque interminabili minuti, vedo la mia comitiva venire verso di me
-finalmente, pensavo vi foste persi- dico scocciata
-eh invece no carotina-
-no per favore Louis carotina, no-
-okay principessa-
-ripensandoci è meglio carotina-
- mamma mia come sei lunatica-
-lo so ma è per questo che mi vuoi bene vero Tommo?- chiedo con faccia maliziosa
-ovvio riccia- amica Louis
-beh ragazzi andiamo, ci vediamo dopo ok?- ci interrompe Harry
-ovvio - rispondono tutti in coro
- e voi- dice mio fratello rivolgendosi a Noemi, Liam e Zayn- ormai fate parte della nostra comitiva, e se non avete programmi per questa sera potete venire con noi-
-certo amico - risponde Liam per loro tre
-bene allora a casa nostra alla solita ora-
-okay- rispondono tutti recandosi ognuno alle proprie macchine, non prima che le coppie ci impiegassero mezz'ora solo per i loro sbacciuchiamenti e i loro "ci vediamo dopo amore". Stanca di aspettare, prendo Harry ed Elisabeth dal polso e li trascino fino alla macchina.
Una volta seduta nel sedile accanto a quello del guidatore, prendo i miei auricolari e alzo il volume al massimo, chiudendo gli occhi, e beandomi di ciò che quei piccoli aggeggi trasmettono nelle mie orecchie.
Appena la macchina si ferma apro gli occhi e mi guardo in torno, constatando  di essere arrivata a casa.
Scendo immediatamente dal auto e mi dirigo in casa, gettando violentemente lo zaino a terra
-ehi che ti succede?- mi chiede Elisabeth
-niente ho solo fretta di mangiare, ho una fame da lupi- dico senza neanche sforzarmi
di fare un sorriso
-oh ok, allora inizia a cucinare, perché non ho voglia di fare niente- dice mia sorella
- te lo puoi propio dimenticare, anch'io non voglio fare niente-
-ok allora ordino le pizze- si intromette nostro fratello
-perfetto- rispondiamo entrambe. Dopo dieci minuti le pizze sono sul nostro tavolo pronte per essere mangiate, bene pancia mia fatti capanna. Mangiati tre pezzi della mia pizza sono sazia, così lascio il resto ad Harry, che mangia come se non lo facesse da mesi, mentre io con la scusa di fare i compiti mi chiudo in camera mia e di Elisa. Appena mi stendo sul letto vedo Harry entrare in camera
-ehy tutto ok?- mi domanda
-si perché non dovrebbe?-
-non lo so, ma da quando siamo usciti da scuola ti vedo strana-
-non ti preoccupare non è niente-
-ok se lo dici tu- si arrende, proprio quando sta per uscire dalla stanza lo richiamo
-Harry potresti chiedere ad Ely di non venire in camera, sai com'è ho molto da studia è non voglio distrazioni-
- certo glielo dico subito-
-ok grazie-
Quando vedo la porta chiudersi mi getto sul letto esasperata.
Uffa non so perché ma voglio stare da sola, in quest'ultimo periodo mi capita molto spesso ed è meglio sei in questi momenti nessuno si avvicini o divento una iena anche solo per un "ciao". Dopo aver fatto matematica che in realtà è l'unica materia che ha assegnato i compiti, recupero le cuffiette e metto per la terza volta in solo mezza giornata in riproduzione casuale, non so proprio come farei ad andare avanti senza questo piccolo ma importantissimo oggetto, anzi si lo so, molto probabilmente tornarei a fare affidamento su altro oggetto che è la lametta, sono entrambi come una droga per me solo che fortunatamente sono riuscita a fare a meno della seconda, ma ne ho sempre una conservata nel taschino del mio zaino di cui nessuno sa l'esistenza.
Con mia grande fortuna nessuno si è mai accorto dei numerevoli tagli che ricoprivano il mio polso, ma ora non si vedono neanche più grazie al cielo. Mentre guardo le innumerevoli immagini presenti sul mio telefono scorgo una foto bellissima, rappresenta una ragazza con delle grandi ali e con la testa bassa e le ginocchia strette al petto mentre poco distante da essa c'è una gabbia. Decido di provare a riprodurre la stessa immagine sul fogli bianco che ho difronte a me, così  prendo la matita e inizio a scarabocchiare sul foglio, dopo trenta minuti il disegno è completo ed è strabiliante quanto assomigli all'originale, devo dire che è uno dei miei disegni preferiti, così lo espongo sulla parte interna del anta destra del mio guardaroba, insieme ad altri disegni fatti da me che mi piacciono particolarmente.
Quando prendo il mio cellulare noto che sono le diciassette e trenta e decido di andarmi a fare un giro, così prendo il cappotto, visto che la temperatura si è abbassata, e infilo nella tasca sinistra gli auricolari e in quella destra le chiavi e i soldi. Dopo aver gridato un "io esco" chiudo la porta dietro di me senza aspettare alcuna risposta.
Mi incammino verso il parco dove ormai non ci va più nessuno è mi siedo sui larghi scallini di uno scivolo abbastanza basso. All'improvviso sento il rumore di alcuni passi dirigersi verso di me, quando alzo lo sguardo dal pavimento, noto la figura slanciata di Zayn avvicinarsi
-ehy-
-ehy-
-che ci fai qui?-
-niente, volevo solo stare da sola-
-ok- risponde con tono indifferente
-tu invece?-
-volevo fare un giro e poi ti ho visto ed eccomi qua-
-ok- rispondo io con lo stesso tono che aveva utilizzato lui prima
-vuoi?- mi chiede porgendomi il pacchetto di marlboro 
-e lo chiedi!?- dico estraendone una dal pacchetto
-grazie- dico dopo averla accessa
-di niente- dice lui, che è seguito da un imbarazzante silenzio, o al meno per quanto riguarda me, ma  devo dire che mi piace questa tranquillità che si è creata, ma non dura molto visto che il mio telefono inizia a squillare, quando vedo che è Harry sbuffo per poi rispondere
-dimmi?-
-dove sei?- chiede mio fratello allarmato
-sono uscita -
-e non ti viene in mente di avvisare!?- urla dall'altra parte del telefono
-infatti l'ho fatto-
-oh e non pensi che potrei anche non aver sentito-
-sono fatti tuoi se non senti-
-mi avresti anche potuto mandare un messaggio-
-Dio Harry sono maggiorenne e sai che me la so cavare da sola non sono mica Elisabeth che devi difendere sempre-
-e se qualcuno ti avesse rapito-
-fratello mio sei troppo pessimista e comunque se qualcuno avrebbe provato a rapirmi mi sarei difesa-
-ok, posso almeno sapere dove sei?-
-sono in giro per negozi-
-da sola?-
-si Harry da sola, che c'è non posso!?-
-no, hai ragione puoi, ma per favore torna presto-
-si ok puoi chiudere ora-
-okay, ciao-
-dovresti trattare meglio tuo fratello, si preoccupa solo per te- dice Zayn
-si ma a volte diventa troppo morboso...è asfissiante-
-si ma lo fa solo perché ti vuole bene-
-si lo so ma è come se vuole controllare la mia vita e a me da fastidio-
-non posso darti torto, ma ora devo tornare a casa e penso anche tu- dice sorridendo
-si devo-
-bene ci vediamo dopo allora-...
SPAZIO AUTRICI
Ecco a voi il capitolo spero vi piaccia e se volete  farmi qualche domanda nei commenti sarò più che felice di rispondervi. Alla prossima, ciaone...

Life to London ~Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora