10 ottobre

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Cara madre mia,
sono stata puntuale questa volta? Mi sto sforzando di trovare la voglia e soprattutto la forza di sedermi alla scrivania della mia stanza (cella) e scrivere ogni, fottuto, singolo giorno. Tumbrl non mi aiuta a causa delle foto di bellissime ragazze magre (molto più di me) che rebloggo, ma non importa. Quello è il mio diario, quel blog, queste sono soltanto costrizioni. Lettere che sono obbligata a scrivere.
Non ho un cazzo da dire ma scrivo ugualmente. No, aspetta, forse c'è qualcosa da dire.
Sono svenuta. Proprio in mensa.
Non è una novità, svengo spesso, ma mai in mezzo alla gente. Ero in mensa appunto, a fissare le altre persone mangiare il loro stupido pranzo (quelle con altri problemi, non alimentari) quando ho sentito qualcosa nel mio stomaco, forse i morsi della fame, non so, e ho iniziato a non vederci più. Sono svenuta.
Quando ho riaperto gli occhi ero nel letto del piccolo ospedale della clinica.
<< Se non mangi arriva il sondino>>
Parole sante, non vedevo l'ora di sentirle. Mi sono sempre chiesta sé tutte le ragazze rinchiuse qui, ragazze come me, fossero state minacciate allo stesso modo.
Allora ho scoperto una nuova strategia. Te la dico anche se a te non frega nulla.
Mi siedo a tavola con loro (da domani) un vassoio pieno di cibo davanti, mastico mastico mastico quello che ho davanti, poi lo sputo nel tovagliolo che terrò sulle gambe (enormi).
Devo ripulirmi la bocca per bene quando ho finito però, non vorrei che restasse qualche residuo di cibo.
Mi chiuderò nel bagno con del sapone ed uscirò quando in gola avrò soltanto il sapore del sapone. Non lo ingoio tranquilla, mi ripulisco soltanto la bocca.
Così andrà via tutto.
Nonostante tutto, ti voglio bene

Camila

Ps: sei una stronza
**
23 aprile 2016
✔️

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