18 ottobre

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Cara madre mia,
ieri mattina una coppia di uomini ha portato in clinica una ragazza. Si chiama Lauren.
Ha i capelli neri, o forse castani, non riesco ancora a distinguere bene il colore.
Quando sono uscita dall'ufficio di Derek,ho sentito gli infermieri parlare di una nuova persona che stava arrivando. Mi hanno condotto in salotto, ma quando mi hanno lasciata sola mi sono affacciata ad una delle finestre e l'ho vista. Una macchina nera parcheggiata poco distante dall'entrata della clinica. Sono scesi due uomini vestiti molto bene, uno di loro aveva persino la cravatta, e subito dopo una ragazza. Aveva il cappuccio della felpa calato sulla testa, ma ho notato subito i capelli lunghi. Le mani nelle tasche, camminava lentamente, seguendo i due uomini. Uno di loro ha appoggiato una mano sulla sua schiena e l'ha accompagnata dentro.
Non l'abbiamo vista subito. Io e Amanda stavamo tranquillamente fissando il vuoto quando un infermiere biondo ha accompagnato la ragazza nella stanza.
Lei si è seduta su un divano, il primo che ha trovato libero, poi si è avvolta le gambe con le braccia, appoggiando la guancia sulle ginocchia.
So che si chiama Lauren perché me l'ha detto Amanda.
La conosce.
Ha frequentato la sua vecchia scuola.
Ho fissato Lauren per tutto il tempo, non so perché. Non ha pranzato, ma non sembra avere disturbi alimentari. Nemmeno io ho mangiato ma non è una novità. Per la prima volta ho trascorso qualche ora in piedi, fuori dalla mia camera. Lauren è rimasta sempre seduta sul divano, la testa appoggiata alle ginocchia.
Poi, però, non sono più riuscita a stare in piedi, a causa dei farmaci che mi mettono sonnolenza, e sono tornata in camera mia per dormire fino all'ora di cena.
Mi sento strana mamma, non capisco come mai.
Non riesco a stare tranquilla. Credo proprio che prenderò qualche altro sonnifero.
Devo dormire e scacciare i pensieri, come sempre.
Spero tu stia bene
Nonostante tutto, ti voglio bene

Camila

17 maggio 2016
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Nonostante tutto, ti voglio bene Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora