Just Love|| Youtubers.

Stefano Lepri.

"Wee come stai?"
Oddio c'è Stefano Lepri davanti a me.
O sto sognando o sto sognando.
"Chi è questa ragazza? Te la porti a letto eh?"
"STEFANO?! COSA?! No ti pare!! Non lo dire mai più! Io non vado a puttane. E lo sai bene."
Che dolce, Salvatore mi sta difendendo...
Nemmeno ci conosciamo tra poco.
"È la tua nuova fidanzatina allora! Congratulazioni!"
"Noo! È solo un'amica! Solo..."
Perché ha detto per due volte solo e la seconda volta a bassa voce? Boh.
"Ciao..."
"Alessia piacere!"
Aveva la faccia di quello che aspettava che io continuassi la frase. E l'ho fatto.
"Ciao Alessia, sono Stefano."
"Sa chi sei, imbecille."
"Ah una piccola fan in casa!"
Intanto Surry si diede un piccolo schiaffo sulla fronte e scosse la testa a destra e a sinistra per dare segno di disapprovazione.
"Sarà una luunga notte..."
"In che senso Surry?"
Dissi io un po' interrogativa.
"Visto che abbiamo preso una casa insieme... dormiremo anche con lui..."
"Ed è una disgrazia?"
"AHAHAHAHAHA HAI SENTITO SURRY?! ALLA RAGAZZA STA BENE AHAHAHAHA"
Senza alcun motivo Stefano si mise a ballare in mezzo alla stanza.

"Ma non abbiamo un letto per lei..."
Disse Stefano smettendo di ballare.
"Hai ragione... mica può dormire sul divano... ne per terra..."
Disse Salvatore.
"Per me va bene tutto... basta che dormo ahaha''
Dissi io sarcastica. Spero non mi prendono alla lettera.
"No ti pare? Non siamo cosi cattivi!"
Disse Surry mettendosi davanti a me, e visto la mia bassezza si inchinò verso il mio volto.

"Falla dormire con te nel tuo letto no? Tanto è matrimoniale!"
"Stefanoo! Che cazzo dici? Beh... però non sarebbe una cattiva idea..."
Disse Surry. Io subito spalancai gli occhi.
"È?"
Non ce stavo a capì niente.
"Tu sta notte dormirai con Salvatore!"
Poi Stefano si mise a ridere silenziosamente e uscì di casa per farci parlare...

"Beh... a... te... sta b-bene?"
Perché è cosi timido con me...
Però lo capisco. Sono timida anche io e chiedere di dormire nel letto con una persona di sesso opposto al tuo è un po' difficile da dire...
"Ehm... s-si..."
"Bene... ehm... cosa vuoi mangiare per cena? Sai sono le 21:00..."
"VERAMENTE? Passa cosi veloce il tempo con te..."
Cosa ho detto? No aspettate. L'ultima frase che ho detto. No che imbarazzo.
Sento il calore sulle guance.
Perfetto Alessia, ottima mossa...
Adesso sei tutta rossa.

"Ehm, grazie."
Mi sorrise.
Dio solo lo sa quanto è bello quando sorride.
No. Aspettate. Io sono innamorata di Lorenzo. Non di lui.
Scrollo dalla testa quel pensiero e sorrido come un ebete.
Finchè non mi sento delle braccia circondarmi la vita.
Senza volerlo io mi ero catapultata su di lui in un abbraccio.

"Perché quest'abbraccio così all'improvviso?"
Mi chiese lui con un sorriso sulle labbra.
"Ne avevo bisogno."

Non è vero. Lo ami. Non negarlo. L'amore non si nega.
Sh. Stai zitto subconscio.

"Ti va hamburger e patatine fritte?"
Grazie al cielo. Anche se non mi conosce sembra gia quale sia il mio piatto preferito.
Coincidenze? Io non credo.
"È il mio piatto preferito... quindi si!"

Intanto Stefano è andando a Narnia... non rientra più!
"Surry ma Step?"
"Boh, sarà ritornato a Firenze..."
Speriamo che ritorni.
Se no c'è il letto libero.

Ci sediamo a tavola e assaggio quel pezzo di carne che si trova sotto ai miei occhi.
"È veramente buono! Sei bravo a cucinare!"
Sentii che rideva sotto ai baffi.
"Perché ridi? Sono sporca?!"
Dissi io impanicata.
"Noo ahaha, è per me. Io non sono bravo a cucinare..."
"Beh, hai messo solo un hamburger dentro a una padella per cuocerlo eh hahaha."
"Beh, hai ragione! Ahaha''
Vidi che stava guardando in aria.
"OH CAZZO IL VIDEO PER DOMANI! Scusa se ti lascio cosi ma devo andare a registrare!"
"Vai pure! Tranquillo!"
...
Finito di mangiare decisi di andare da lui.
Lo vidi con le cuffie sulla testa mentre giocava a Minecraft.
Non ho mai giocato a quel gioco e ho sempre voluto provarci.
"Vieni."
Mi disse lui.
"No poi mi vedo!"
"E che hai paura? Dai siamo una famiglia!"
"Va bene..."
Mi avviai verso di lui e mi fece sedere sulle sue gambe.
Che è tutta sta confidenza?
Non che mi dispiaccia. Assolutamente.

"Ti piace Minecraft?"
"Si! Lo adoro! Vorrei troppo giocarci perché non ci ho mai provato!"
"Dai prendi il mouse e muoviti."
"Come faccio?!"
"Devi usare la tastiera, cosi."
Mosse le sue dita affusolate sull'attrezzo nero sotto di noi.
Io non guardai i tasti ma guardavo lui attraverso la telecamera posta davanti a noi.
"...ed ecco come ci si muove."
Cosa? Non ho sentito niente!
Ecco che arrivano le figure di merda...
"ATTENTA C'È UNO SCHELETRO!"
"AHH Aiutooo!"
Dopo un paio di cuori che se ne andavano come la mia dignità gli dissi:
"Ahh continua tuuu!"
E lo uccise con una sola mossa.
Adoro il suo lato nerd.

"SONO TORNATOO"
Chi non riconosce questa voce.
E per fortuna è arrivato.
"Stefano sto qui a giocare!"
"Avete gia mangiato?"
"Si tu?"
Dissi io vedendolo aprire la porta della camera di Surry
"Ehm. Si..."
Rispose lui prolungando l'ultima parola.
Mi alzai di scatto dalle gambe di Salvatore e cominciai a guardare il pavimento.
"Io... me ne vado a dormire... notte..."
E chiuse la porta lentamente e se ne andò a letto.

"Forse... è meglio andare a letto anche noi... sai sono le 3 del mattino..."
"Si... avete un caricatore del cellulare Samsung?"
"Tieni. Meglio che chiami i tuoi genitori..."
"Si volevo fare quello."
Uscii dalla stanza e andai in bagno.

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Al telefono
"Pronto mamma?"
"Oddio Alessia dove sei?"
"Tranquilla. Non sono più a Roma.
Sto costruendo la mia strada qui. Nel posto in cui mi ha voluto portare il destino."
"Dove sei?!"
"Non cercatemi. Sappiate che io sto bene. Annullate le ricerche. IO STO BENE. E SONO FINALMENTE FELICE!"
e attaccai.
Uff. Che stress.

"Vieni, mi sono cambiato."
Surry mi chiamò dalla sua stanza.
"Bello il tuo pigiama verde... con gli elefanti..."
E mi misi a ridere. Era troppo buffo questo pigiama!
"Tu naturalmente non dormirai con i tuoi vestiti dell'altro ieri poi... tieni!"
Mi diede la sua maglietta dei Mates, uscii dalla camera per andare in bagno a cambiarmi.
Appena cambiata mi guardai allo specchio
"Beh. Faccio proprio schifo con questi capelli."
Mi feci una coda, uscii dal bagno e ritornai nella stanza di Salvo.