Salvatore Cinquegrana.

232 17 1
                                    

Sono uscita dalla porta del piano superiore. Quella che da alla strada.
Sento mia madre che dal garage urla il mio nome.
Ma non mi fermo.
Guardo dietro di me e vedo una luce, forse di un cellulare o di una torcia puntare il cielo.

Sto correndo lontano dalla mia vita. Sto correndo lontano dalla mia vecchia vita.
Sta iniziando un nuovo capitolo della mia storia.

Vedo la luce della macchina della polizia viaggiare verso casa mia.
Mi nascondo dietro a un muretto.
E appena non sento più quel suono fastidioso, esco fuori dal mio nascondiglio e continuo a correre.

Dove vado? Non so dove andare.
E se incontro gente drogata che mi vuole stuprare? Oddio che cazzo penso.
Beh, è anche notte, è plausibile che adesso in giro ci sono solo drogati e ubrachi.

Aspetterò la mattina per ricominciare a camminare verso una possibile meta.
Cerco un posto dove dormire e vedo più in la una panchina e mi ci sdraio su.
...
Mi ricordo di aver sognato di andare a vivere da Lorenzo Ostuni che mi avrebbe lasciato stare li, che avrebbe avvertito i miei e che mi aiutasse con la scuola...
Ma non può essere poss...
È POSSIBILE.
Andrò a Milano!
Che scelta molto affrettata vero?
Ma sono sicura della mia scelta.

Mi alzo dalla panchina e vedo la flebile luce del mattino.
Annuso un po' l'aria fresca di quella bellissima giornata.
Alzo il naso all'insù e vedo le nuvole bianche passare lentamente in un cielo azzurro.
Il sole riscalda il vento che tocca la mia morbida pelle.

Mi dirigo verso la stazione e con i pochi soldi che ho provo a prendere un biglietto per sola andata per Milano.
Mentre vado c'è un forte vento che scompiglia i miei capelli biondi.
Cerco di guardare verso il basso con una mano sulla fronte per riparare i miei occhi e noto che sotto alla mia scarpa ce un foglio con scritto qualcosa. Lo leggo.

PARTENZA
ROMA-MILANO ALLE ORE 12:00
PER 1 PERSONA/E
BINARIO 4
POSTO 7-L

Questo è il destino. Non è possibile che ho un biglietto per Milano così su due piedi senza pagare e che il mio posto è 7-L cioè il 7 aprile è nato Lorenzo...
Dio mi sta facendo capire che non devo tornare indietro. Devo andare avanti e costruirmi la mia strada a Milano.

Sento la voce metallica che annuncia il mio treno.
Mi siedo nel mio posto assegnato.

"Ci scusiamo per il disagio ma il treno Roma-Milano è in ritardo di 35 minuti."

Ci mancava solo questo.

Un ragazzo con gli occhiali portava una valigia gigantesca con se. Era cosi imbranato che cadde a terra. Sentii solo il botto perché ero intenta a guardare il mio cellulare scarico.

Girandomi verso il botto vedo una faccia conosciuta.
N-Non ci c-credo. Surrealpower?!?
Oddio Alessia. NON SVENIRE ADESSO.
Fai finta di niente. Stai zitta. Non guardarlo. Guarda il tuo cellulare.

Ma che cazzo sto dicendo! C'è il mio idolo qui accanto a me e non lo guardo? Ma stiamo scherzando?
Intanto si è rialzato e sta venendo da questa parte.
CALMATI CUORE GRAZIE. NON USCIRE DAL PETTO.

"Mi scusi, è possibile passare?"
C-Cosa? Surry ha il posto accanto a me?
Senza dire niente mi sposto e lo faccio passare.

Sta editando in silenzio fino a quando
"CRRRRR. CRRRRR."
"Ma che cazz?"
Surry sta dormendo!
Ma ahahaha!
Come è carino mentre dorme...
Continuo a guardalo quando anche io comincio a dormire... avevo troppo sonno...
"Ehm, mi scusi si può spostare?"
"Ehm cosa?"
Noo vabbe. Mi sono addormentata su di lui.
Non ci credo.
"Si-Si, scusami tanto..."
Dico io con la voce tremolante.
"Ma ti pare? Stai tranquilla, anche io mi addormento sempre in treno... per questo l'ho lasciata dormire su di me per tipo... ehm... un'ora!"
"Lo so che ti addormenti sempre in treno stupido sexy surry..."
Dico io a bassa voce.
"Scusi?"
"Ehm, no niente ahaha e poi non darmi del lei, io mi chiamo Alessia!"
"Salvatore, piacere!"
"So come ti chiami... sono una tua fan..."
Ripeto a bassa voce.
"Cosa?"
"No niente. Sto pensando."
"Ah ok..."
"Oh siamo arrivati!"
Dico io con le lacrime agli occhi. Non sono mai stata a Milano ed è sempre stato un mio sogno.

Uscita dalla stazione Salvatore ed io andiamo a mangiare un panino dentro a un ristorante.

"Guarda che bella Milano, è stupenda!"
Dico io girandomi intorno tra le strade di quella spettacolare città.
"Ma scusa se te lo chiedo... con chi sei venuta? Sei una minorenne, non potresti viaggiare da sol..."
Gli tappo la bocca e gli faccio segno di stare zitto.
"Sono scappata per inseguire la mia vera strada."
"S-SCAPPATA???"
Urla Salvatore
"SHHHH!"
"E perché proprio Milano?"
"Ehm... io... amo... La città, ehm, si, LA CITTÀ!"
Dico io un po' balbettante. Non voglio dirgli che amo Lorenzo Ostuni, Leonardo Decarli e lui... no. Devo stare zitta.

"Anche se so che stai mentendo non ti chiedo niente... ah e comunque adoro avere un'amicizia con una fan..."
"C-Cosa?!"
Dico io un po titubante.
"Ho sentito cosa dicevi nel treno..."
"Ah..."
Ero imbarazzantissima.
"Vuoi abbracciarmi?"
"Posso?"
Senza ricevere risposta mi fiondo tra le sue braccia.
"Ehi ehi ahaha, mi fai male cosi ahaha"
"Oddio scusami tanto!"
"Non devi scusarti... ma adesso che ci penso... visto che sei scap... ehm... uscita di casa, non hai un posto dove dormire, mangiare, vivere... vero?"

Non ci avevo pensato...
"Gia... cercherò qualcuno che mi può ospitare."
Dillo, ti prego dillo.
"Se vuoi... ehm... puoi vivere intanto da... ehm... me!..."
SI.
PORCO DUE. SI. SI. IL CUORE DIO SANTO.
CALMATI. E RISPONDI PACATAMENTE.
"Ehm... ok! Se non creo disturbo..."
"No ti pare? Dai adesso vieni con me!"
Ci incamminiamo verso un palazzo giallo.
Salvatore gira la chiave nel portone

"Vieni, saliamo le scale."
Si sentivano soltanto i nostri passi. Madonna. Era desolato quell'appartamento.
"EHI STEFANOOO!"
Questo è un sogno. Non può essere realtà.

Just Love|| Youtubers.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora