Just Love|| Youtubers.

Simone Paciello.

"Ciao mi chiamo Simone, Simone Paciello."
"Si lo so, ti conosco! Ci siamo gia visti un paio di volte ai tuoi raduni!"
"Ah! Ecco dove ti avevo gia visto... aspetta... tu tu chiami ehm... Alessia giusto?"
"Yessss!"
"Io ho fame entriamo?"
Affermò Stefano ridendo.
Entrammo e ci sedemmo al tavolo.

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"Ciao ragazzi!"
Io, Salvatore, Stefano e Marina salutammo tutti e ci dirigemmo verso la macchina di Stefano.
"Stefano, io non so dove dormire... posso...?"
Simone ci guardò facendo dei versi strani per adolcirci... ci riuscì.
"Va bene..."
Disse Stefano.
Entrammo nella macchina e St3pNy, alla guida, mise lo stereo ad alto volume.
Cominciammo a cantare Sofia di Alvaro Soler.
"Ci sentiamo la prossima volta amore mio."
La Marina, in stazione, salutò il suo ragazzo con un bacio.

Arrivati a destinazione salimmo a casa.
Diedi la buonanotte a Salvatore e rannicchiata vicino a lui, mi addormentai tra le sue braccia.

L'indomani un rumore strano ci fece svegliare a entrambi.
"Ma cosa è?"
Chiese il ragazzo accanto a me stroppicciandosi gli occhi.
"Ma che ne so io."
Risi.
"Buongiorno."
Mi stampò un bacio sulle labbra per poi alzarsi.
Andò vicino la porta, la stava per aprire quando...
"SALVATORE SEI IN MUTANDE."
"Oh cazzo è vero!"
Cominciai a ridere più forte mettendomi una mano davanti la bocca.
Si mise dei pantaloni e una magliettina e uscì in ciabatte.
Chiusi gli occhi ma qualcosa, o meglio, qualcuno me li fece riaprire.

"SVEGLIATI! CI SONO LE GOCCIOLE!"
"Cazzo urli Simò a quest'ora?"
"Ma lo sai che sono le 10:00?"
"Vabbe ce gente ancora che dorme, tipo me!"
Sorrisi.
Mi ricordai del tempo in cui io ero innamorata di lui, della sua mascella.
Intanto sulle sue labbra si formò un sorriso.
Ora, quel sorriso non mi fa più effetto, come, oramai, cinque anni fa.

Mi alzai dal letto e lo abbracciai.
"Buongiorno."
"Buongiorno anche a te."
Rispose lui.
"Vado in cucina a fare colazione... a proposito, tu quando torni a Napoli?"
"Mi vuoi mandare via eh?"
"Ma ti pare! Era solo per curiosità!"
Cominciai a ridere.
"Oggi dopo pranzo."

Presi del latte con i biscotti e li offrii anche al mio amico seduto affianco a me.
"Ti accompagno in stazione, se vuoi."
"Certo, non ci sono problemi!"
"Ale, vado fuori un attimo con Stè, dobbiamo comprare una cosa per un video."
Salvatore, mettendosi una giacca nera uscì insieme a Stefano.

"Bene, siamo soli in casa, che facciamo?"
"Prepariamo il pranzo?"
"Ma se abbiamo appena fatto colazione!"
"Facciamo la pizza?"
Ignorò completamente la mia affermazione, si alzò, si diresse verso il frigo e prese l'essenziale per la pizza margherita.
Cercò di aprire la farina con le mani, ma il pacchetto si ruppe e la fece uscire tutta di fuori, sporcando me e lui.

"Ciao, sono Olaf e amo i caldi abbracci!"
"Simò non fa il cretino! Abbiamo fatto un disastro!"
Dissi io tra le risate.
"Prendi uno straccio e pulisci il tavolo, mentre io prendo la scopa e spazzo il pavimento. Madò quanto puoi essere imbranato!"

Tra le varie risate mettemmo tutto apposto, ma la pizza nemmeno l'avevamo iniziata.
Sentimmo la porta aprirsi.
"Cosa avete fatto voi due in un'ora?"
Io e Simone ci guardammo negli occhi e rispondemmo all'unisolo un semplice niente, veloce e un po' urlato.
"Vaa beene..."
Disse Stefano andando in camera sua.

"O mio Dio io ho il treno tra dieci minuti!"
"Ti devo..."
Simone, prendendo le sue cose, uscì di casa dicendo un ciao veloce.
Lo dovevo accompagnare in stazione, ma ok. Era in ritardo, gli sarei stata solo d'intralcio.

"Senti, ti va di andare in camera nostra?"
Salvatore mi prese per mano e mi portò in quella che era camera nostra.

Spazio autrice.
Lo so è corto, sto solo riservando la parte "bella" per il prossimo capitolo.
Anyway siete delle bellissime barbabietole❤
C

omunque adoro. La storia vi sta piacendo un sacco
So che non sono una scrittrice professionista.
Ma vedere delle persone che ti appoggiano è cosi, come dire, wow.
Vi adoro❤