Prologo

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Sono Perrie, Perrie Clarkove. Vorrei raccontarvi la mia storia, la mia vera storia.
Avevo diciotto anni e mi ero appena trasferita a Milano quando è successo. Studiavo lingue, l'avevo sempre desiderato e appena l'università mi aveva informata del fatto che sono stata ammessa, la prima cosa che ho fatto, dopo aver fatto salti di gioia, è stato andare in libreria e comprare tutti i libri indispensabili per il mio corso di studi.
La mia vita era completa, amavo leggere e scrivere, inoltre andavo a un corso di fotografia visto che era una delle mie più grandi passioni.
In famiglia tutto andava bene, mio fratello più piccolo, se non sbaglio, faceva prima superiore, invece l'altro più grande, aveva ventun anni e mia madre stava a casa a occuparsi di tutto e, inoltre, aspettava ogni sera mio padre a cena.
Sì, non avevo il padre, non più.
13 Novembre 2002, la sera in cui, dopo una brutta litigata con mia madre, decise di andarsene e da allora non l'ho più rivisto.

Torniamo a noi. Come dicevo, apparte la faccenda di mio padre, la mia vita era perfetta da ogni punto di vista, fino quando, come accade spesso alle ragazze più comuni e ingenue, ho incontrato il mio lui.
Si chiama Lorenzo Cox, aveva ventiquattro anni quando mi ha incontrata per la prima volta. Solo adesso riesco ad ammettere che mi ero innamorata di lui a prima vista.
Una volta saputo il suo nome, dal primo millesimo di secondo quando l'ho visto, il mio mondo è andato in mille pezzi. Mi ha cambiata in qualcosa che non avevo mai immaginato neanche per sogno di poter diventare: me stessa.
Prima di conoscerlo, non credevo nell'amore, pensavo fosse un concetto che non avrei mai conosciuto date le mie amiche che dimenticavano le cose più importanti da fare quando si innamoravano. Pensavo fosse una cosa disgustosa che uccidesse la gente dal dolore. Una brutta malattia da evitare. Invece mi sbagliavo, perché grazie all'amore, avevo cominciato a sentirmi una persona viva, la mia vita aveva cominciato ad avere senso.
Mia figlia spesso mi fa le stesse domande:
"Mamma, se non avessi mai incontrato Lorenzo, cosa sarebbe successo in continuazione alla tua vita? Avresti continuato a fare la secchiona con i libri tutto il giorno? Saresti così come sei adesso?"
Sono tre domande difficili a cui non ho risposta. E non voglio saperle, perché Lorenzo mi ha aiutata a fare un passo avanti riguardo tante cose.
Dio me lo ha mandato, all'inizio non volevo accettarlo, forse perché l'orgoglio e gli stupidi orari della mia agenda non volevano che un germe amoroso distruggesse l'impegno dato per un futuro perfetto.
Però poi ho capito che, in fondo, l'amore è la nostra malattia, la malattia che dovremo portarci dietro tutta la vita.

Grazie mille a covetlouis per la copertina, è bellissima (:

How can you love me? Lorenzo Ostuni (Favij)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora