Deep Green ➳ HES

XXXI. Fictio

Canzoni per il capitolo

Ed Sheeran - Give me love 

One Direction - Over Again

Chanel's POV

Non ero mai stata una gran dormigliona ma già da qualche tempo l'insonnia era diventata un abitudine e per quanto mi fossi sforzata di chiudere gli occhi e dormire, non ci ero riuscita. Pensieri su pensieri quella notte si erano accumulati nella mia testa e mi avevano tormentato senza tregua fino al mattino seguente.

Dopo quel quasi bacio di Liam, al dolore e alla rabbia, si era aggiunta anche la confusione dovuta a quel gesto così improvviso quanto spontaneo, che aveva dato il colpo di grazia al mio già precario stato emotivo.Ma il bruno in quel momento era l'ultimo dei miei problemi. 

Il mio unico e solo pensiero fisso era Harry.

Le sue parole erano ancora vive nella mia memoria, riecheggiavano tra le pareti del mio cervello andando a finire dritte al cuore e procurandomi un dolore così forte da sembrare quasi fisico, anche se avrei preferito centomila volte rompermi una gamba o un braccio a quello strazio che invece stavo vivendo.

'A quanto pare anche tu te la spassavi alle mie spalle con Bieber'

'Sai devo farti i complimenti, sei davvero un ottima attrice'

'Nient'altro che una puttanella'

Si ripetevano e si ripetevano ancora nella mia mente come un giradischi rotto, le sentivo rimbombare in continuazione e ancora non riuscivo a capacitarmi che fossero state pronunciate dalla bocca del ragazzo di cui ero innamorata.

Per scrollarmi di dosso tutti quei pensieri avevo provato a fare una doccia, ma neanche il getto dell'acqua bollente, che di solito a contatto con la mia pelle aveva un effetto quasi terapeutico, era riuscito a placare le mie ansie e le mie preoccupazioni quella mattina.

Finita la doccia e dopo aver indossato il paio di skinny jeans scuri e la maglietta a righe rosa e bianca che avevo già preparato dalla sera prima, mi ero sistemata meglio i capelli davanti al viso, per nascondere il livido violaceo che mi si era formato sulla guancia e che mi ero preoccupata di ricoprire con un abbondante strato di fondotinta, prima di fiondarmi al piano di sotto.

Mentre scendevo le scale, diedi un'occhiata all'orologio che portavo al polso: mancavano venti minuti alle otto e dovevo sbrigarmi se non volevo rischiare di perdere l'autobus.

Luke quel giorno non sarebbe venuto a scuola, poiché la sera prima, dopo aver accompagnato Niall e Liam all'aeroporto, era andato insieme alla sua squadra a festeggiare la vittoria della Wedryton contro la Saint Josh. 

Il mister dopo quella settimana super impegnativa, aveva deciso di concedere ai ragazzi un paio di giorni di meritato riposo, sospendendo gli allenamenti fino a mercoledì, e sembrava si fossero dati alla pazza gioia a giudicare dall'orario a cui si era ritirato mio fratello.

Quando entrai in cucina, la prima cosa che notai fu l'esile figura di mia madre che con le braccia conserte teneva lo sguardo fisso fuori dalla finestra. I suoi capelli biondi e un po' brizzolati erano tenuti in alto da un paio di bacchette, e anche da dietro riuscivo a scorgere il grembiule a quadretti verdi e bianchi che indossava sulla tuta, e che le aveva regalato Niall la prima volta che era ritornato da San Francisco.

Di sicuro stava aspettando l'arrivo del postino per il nuovo numero di "Enterprising Woman", una rivista che trattava la vita delle casalinghe annoiate che puntualmente arrivava a inizio settimana.