chapter 5

119 13 0
                                    


Benjamin decide di accompagnarmi all'ospedale, e per evitare di perdere tempo, non lo contraddico neanche.

La prima cosa a cui penso è che sia successo qualcosa a Martina, è l'unica persona che mi è rimasta oltre a mio padre, ma lui è all'estero ora, quindi chi altro potrebbe star male, oltre lei?

Appena arriviamo scopro che le mie preoccupazioni sono infondate, Lei è seduta di fianco a Emanuele, e sembra anche abbastanza annoiata.

Mi avvicino e Mart si accorge subito di me, mi guarda e poi facendo un cenno verso Emanuele, alza gli occhi al cielo.

Lui si accorge di me e si alza di scatto abbracciandomi.
"Cos'è successo?"

"C'era un autobus, mentre uscivo dal parcheggio con la macchina, solo che non l'ho visto e quindi ho sterzato velocemente...e c'era Elisa davanti, l'ho investita" mi spiega.

"Elisa, la troia?" Gli grido praticamente in faccia

"Mad..." Mi sta sgridando perche le ho dato della troia

"Starai scherzando spero, mi hai chiamato per lei?"

"L'ho investita, cazzo"

"E a me che cazzo vuoi che me ne freghi?"

Credo di aver superato di tanto il limite, sembra davvero arrabbiato, non mi risponde neanche, si passa una mano fra i capelli e si allontana da noi.

"La verità è che ha visto la foto postata da Benjamin con te, e si è arrabbiato, altrimenti non ti avrebbe chiamato" mi dice Mart da dietro.

Mi giro verso di lei e mi guarda come a dire "potevi aspettartelo"

"Mad scusa....?" Mi dice Ben facendomi segno di avvicinarmi a lui
"Ma state insieme?"

"... Più o meno, non saprei come descriverla" non mi va di mentirgli ancora, so che ora non mi vorrà più vedere, ma è meglio così, infondo non è successo niente tra di noi, siamo solo usciti.
Annuisce piano con la testa e poi mi saluta andandosene.

Probabilmente sarà l'ultima volta che lo vedrò, mi sono comportata da stronza, sono uscita con lui sapendo che c'era Emanuele.

Mi sento molto più dispiaciuta per Ben che per Emanuele.

Alla fine torno a casa e spengo il telefono, con Mart ero rimasta che ci saremmo viste domani per andare al concerto, insieme a Jay che ci sarebbe venute a prendere.

Prima di spegnere il telefono scrivo agli altri della Band che ci saremmo visti domani mattina per provare, non avevo voglia di andare a scuola, probabilmente tutti sapevano gia tutto, sia di Elisa che di Ben e quindi anche del litigio con Emanuele, gia avevo gli occhi di tutti addosso di mio, figuriamoci con questa storia, sarebbe successo un casino; e poi le materie di domani non mi piacevano, insomma ogni scusa è buona per saltare la scuola.

L'indomani fui svegliata da un odore di sigarette e caffe.

"Svegliati, Ciccia dobbiamo lavorare" mi dice Jay vicino al mio orecchio; l'odore di fumo mi invade le narici, solo lui può fumare a quest'ora.

Gli metto una mano in faccia e lo allontano

"schifo, Jay" mi lamento

Mi alzo a fatica, la stanza è semibuia, perché le tapparelle sono state alzate a metà, fuori dalla stanza tutto rimane chiuso sotto i sacchi della spazzatura, immerso nel buio, neanche Jay ha mai visto cosa c'è sotto, e con il tempo ha imparato a non fare domande.

Scusa Ma Ti Amo ||B.M||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora