Emanuele si avvicina al cancello e suona il campanello, non ci ha visti, perche c'è una siepe che ci copre, però sa che sono in casa e non posso fingere di non esserci.
Guardo Ben negli occhi come a cercare conforto, vorrei mi dicesse di non aprire, ma so che è troppo buono per dirlo.
"Dai aprigli" mi spinge verso la porta di casa.Appena entra fulmina con lo sguardo Ben, ma per fortuna si tiene a distanza, ho come la sensazione che, se volesse, Emanuele potrebbe picchiarlo. Se Benjamin non farebbe male neanche a una mosca, anzi si vergognerebbe a pensarlo, Emanuele è cresciuto con la competizione nel sangue, e non avrebbe problemi ad alzare le mani.
"Vedo che non c'hai messo molto a rimpiazzarmi" dice Emanuele guardandomi dritto negli occhi.
I suoi sono rossi e gonfi, e delusi. Spero che non abbia pianto tutto il giorno, a questo punto sarei quasi più felice se avesse fumato, ma so che non è così. Non posso vederlo stare male, ma non voglio neanche stare insieme a lui, sembra un vicolo cieco.Ben mi salva e gli dice: "veramente sono venuto io senza avvisarla, quindi non ti ha rimpiazzato volontariamente" gli rivolge un sorrisino furbo e continua "comunque essendo la prima volta che ci vediamo, piacere io sono Benjamin" Porge la mano ad Emanuele che, con mia grande sorpresa, gliela stringe.
Poi, mentre si salutano Emanuele dice
"Figlio di puttana" prima di stringergli più forte la mano e tirarlo più vicino a se, mentre con l'altro braccio sferra un pugno proprio sul naso di Ben, che cade a terra sorpreso.Benjamin non si aspettava minimamente che lui potesse fare una cosa del genere, per questo i suoi occhi sono sgranati, e con i lacrimoni per il colpo. Mentre comincia ad uscirgli sangue, faccio per avvicinarmi a lui ma vengo fermata da Emanuele che mi da una spinta verso il muro.
Non mi sono fatta male, però Ben sembra arrabbiarsi comunque e fa una cosa che non mi sarei mai potuta aspettare da lui.
Si alza con il viso sporco di sangue e, anche se è più basso di Emanuele lo sovrasta, mentre grida "non la devi toccare" lo prende per il colletto e lo spinge attraverso la porta, rimasta aperta, e lo fa cadere sul vialetto di pietra davanti al cancello, non gli fa del male, eppure gli fa capire molto bene che qui non deve tornare.
Alla fine torna dentro casa, e si guarda intorno, è tutto buio e coperto di sacchi neri, come sempre, ma per chi non è abituato può sembrare strano. Nella confusione generale non mi sono accorta che siamo entrati in casa e che quindi ha visto com'è conciata. Prima che possa dire qualsiasi cosa, una goccia di sangue gli cade dal naso e finisce per terra
"Vieni, che così togliamo il sangue" gli dico facendo un cenno verso la sua faccia, e prendendolo per mano.Lo porto in bagno, e lui si siede sul water aspettando che io prenda il cotone e delle salviettine.
"Ben, ma come sei arrivato qui, senza la macchina?" Gli chiedo mentre preparo le cose, e lui mi guarda attraverso lo specchio
"Fede, lui mi ha accompagnato"
"E lui dov'è?"
"Da quand'è che vuoi che ci sia anche lui?" Mi chiede facendo il finto geloso, con uno sguardo perverso "è andato da Martina, comunque" continua poi
"Come "da Martina" e non mi dici niente" rimango sorpresa e mi giro di scatto, notando che si è tolto la maglia e lo guardo con aria interrogativa
"Era sporca di sangue" mi dice facendo spallucce.È così bello, anche completamente sporco, che non possono che venirmi le farfalle nello stomaco, e arrossisco violentemente, ma mi trattengo, mi sono lasciata sta mattina con Emanuele, non posso avere alcun tipo di pensiero su Ben.
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Scusa Ma Ti Amo ||B.M||
FanfictionMad non avrebbe mai pensato che Benjamin si sarebbe potuto innamorare di lei, eppure, da quel concerto, lui non ha mai smesso di pensare a lei, e lei non ha mai smesso di credere che non potevano esistere occhi più belli al mondo. Da quando si sono...