L'UOMO DEL BAR

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Grazie a me i Queen stavano ottenendo un forte successo, gli dicevo che canzoni avevano venduto molti dischi e quali non avevano venduto affatto, e riscuotevo una somma di denaro per poter affittare un appartamento vicino allo studio di registrazione, dove ci trovavamo sempre. Durante i primi di Maggio mi arrivò una lettera da parte di Bruce Springsteen, utilizzai il taglia carte per aprire la busta sigillata con la saliva, al suo interno c'era l'album BORN IN TUE U.S.A. con la foto di Bruce con il mio cappello rosso infilato nella tasca posteriore destra dei pantaloni, allegata all'album c'era una lettera che diceva

"Cara Giulia. sai si è sparsa la voce che tu sia una sorta di strega. Dicono che sai prevedere i successi musicali di tutti gli artisti, ma io non voglio sfruttarti e neanche chiederti una cosa del genere ma ci terrei a incontrarti al Rockbar, cioè il luogo dove ci siamo conosciuti. Non vedo l'ora di conosceri meglio BRUCE SPRINGSTEEN."

Finito di leggere la lettera la riposi sul bancone di legno che c'era dentro la sala di registrazione e continuai a spiegare come si suonava I WANT IT ALL, nel mentre che spiegavo John prese la lettera da parte di Bruce e la lesse ad alta voce, Freddie era al quanto arrabbiato e non riuscendo a trattenersi mi urlò:

- A chi hai detto del tuo talento !?-

- A nessuno !-

- Ma davvero, a me sembra il contrario. Non dovevamo fidarci di lei- disse a Roger ma lui fu impassibile.

- Ah quindi per voi io sono questo!!! uno zerbino che vi farà avere successo!?- alzai il tono di voce per contrastare Freddie.

- Ma dai! e cos'altro dovresti essere se no !?- quelle parole mi ferirono profondamente allora gli ribattei:

- BENE! SE A VOI DI ME NON VENE FREGA UN CAZZO IO MENE VADO!- dissi con autorità, Brian mollo lo strumento a terra e mi prese il braccio:

- Ma sei fuori? non puoi andartene !-

-Ma davvero ? Bene dillo te a mister Bulsara quando morirà e come soprattutto!- abbassai la voce e continuai:

- E' stata una pessima idea pensare di salvargli la vita- dissi uscendo dalla stanza sbattendo la porta di legno. Andai giù in strada e mi misi a camminare sotto la pioggia, mischiando l'acqua del temporale con le mie lacrime salate, mi sedetti su una panchina quando arrivò Bruce come se sapesse cosa fosse successo. Poi aprì il suo ombrello e coprì entrambi dalla pioggia.

PASTDove le storie prendono vita. Scoprilo ora