la salute declina

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Entrai ancora una volta nello studio con in mano i bollenti caffè che Brian e John mi avevano richiesto, li appoggiai sul tavolo e mi sedetti in silenzio a guardare i ragazzi provare:
"Ok dammi un Sol" disse Freddie rivolto a Brian:
"Ok ora un Re seguito da un Fa"
Dopo aver ascoltato gli accordi eseguiti alla perfezione cominciarono la canzone da capo:
"When the outside temperature rises
And the meaning is oh so clear
One thousand and one yellow daffodils
Begin to dance in front of you – oh dear
Are they trying to tell you something?" Freddie tossì portandosi una mano al petto ed una alla bocca:
"Freddie tutto ok?" Disse John mentre si avvicinava per aiutarlo:
"Sì" si schiarì la voce: "Ho solo bisogno di un po' d'acqua" corsi giù di sotto e presi una bottiglia dal frigorifero poi corsi su per le scale ma mi soffermai sulla porta della stanza ad ascoltare:
"Freddie ultimamente stai molto male cosa ti prende?" Era John:
"Mah sarà stato un colpo di vento, vedrete che domani passa tutto" ribadì:
"E questi lividi Viola eh?" Aggiunse quella che sembrava la voce di Brian:
"Sarà un allergia o non so cosa, domani farò venire il medico a Garden Lodge"
"Quindi domani rimandiamo le prove" disse Roger:
"Va bene però io voglio pubblicarlo entro settembre questo brano"
"Ok" dissero in coro.
In quel monto feci finta di essere appena arrivata ed entrai nella stanza dando la bottiglia in mano a Freddie:
"Grazie"
"Freddie domani vuoi che ti vengo a fare compagnia a Garden Lodge?" chiesi. Ero preoccupata della sua salute ma allo stesso tempo ero curiosa, Garden Lodge è sempre stata la casa misteriosa dove nessuno entra e nessuno esce e dove "Stranamente" nessuno c'è mai stato, ed il fatto che io ci potessi andare mi rendeva allegra ma poi mi veniva in mente la salute di Freddie e tornava la tristezza:
"Va bene, vediamo se te la cavi come infermiera" provò a ridere ma il suo dolore alla pancia aumentò e corse in bagno:
"Sta peggiorando" disse Brian:
"Sì lo so" lo guardai preoccupata, un sentimento  di paura gli passò attraverso gli occhi seguito da una lacrima:
"Non puoi fare niente?" Continuava a fissare la porta in attesa del suo ritorno imminente:
"Posso, o almeno potevo, però vedrò cosa fare" dissi pensando al fatto che avrei dovuto agire prima che accadesse ciò:
"Beh tu impegnati"
 

Due giorni dopo
"Hey Freddie" dissi entrando nella stanza, c'era un baccano enorme e gente che rideva e beveva:
"Cos'è tutto questo baccano!" Urlai cercando di farmi sentire:
"Oh sono dei miei amici" disse bevendo un drink:
"Freddie L'alcool non ti fa bene adesso"
"Ah va beh io voglio divertirmi" disse alzando il volume della musica.  Presa dall'impulso e dal mal ditesta spensi la musica e mi misi ad urlare per farmi sentire:
"ORA TUTTI FUORI!" dissi indicando con il dito la porta. La gente Cominciò ad uscire tra lamenti e commenti:
"Che guastafeste" ammise Freddie strisciando il dito sul bordo del bicchiere:
"Lo faccio per il tuo bene"  dissi:
"Il mio bene, il mio bene. Io non voglio passare il mio tempo a preoccuparmi di questa influenza o irritazione che mi è venuta. Anzi io voglio divertirmi e spassarmela come un ragazzino al lunapark"
"Freddie... ok che vuoi divertiti ma ti prego tutti sono in pensiero Per la tua salute in questi ultimi giorni"
"E che ci posso fare mica posso dirgli STO BENE" aggiunse agitando le mani:
"Perché non vuoi ascoltarmi"
"Perché sono testardo" disse bevendo un sorso:
"E ora scusami ma devo andare a finire di scrivere questa canzone"
"Freddie!" Gli urlai mentre saliva le scale ma lui iniziò a cantare fingendo di  essere distratto:
"Ah lasciamo stare" uscì di casa e presi un taxi per andare a  casa di Roger.

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