FREDDIE E LA SUA VOCE

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Entrata nella stanza mano nella mano con Brian attirai l'attenzione di tutti facendoli rimanere a bocca aperta, il primo a parlare fu Brian:

-Coraggio- mi disse nell'orecchio, deglutii e mi feci avanti:

-Piacere mi chiamo Giulia e sono una vostra grande fan, posso aiutarvi!- a quell'ultima parola Roger mi fece una smorfia e mi chiese:

-In che modo potresti aiutarci?- stavo per rispondere quando Brian tirò fuori dalla mia tasca il telefono e mostrò a tutti le canzoni che non avevano ancora fatto con la data e tutto. Freddie stupito si avvicinò a me e mi chiese:

- Sai se l'album THE MIRACLE avrà successo?- io veramente non lo sapevo ma risposi dicendo:

-Sì- fece i salti di gioia e mi abbracciò ma io abbassai la testa per la tristezza, mi scese una lacrima che fece girare tutti. Brian si mise in ginocchio e mi chiese:

- Va tutto bene? Non volevi incontrare i Queen?- le lacrime aumentarono, feci avvicinare Brian e gli raccontai di Freddie lui rimase sbalordito e mi abbracciò piangendo a sua volta.

Rimanemmo così per qualche minuto poi Roger si unì a noi e fecero lo stesso John e Freddie, dissi a Brian di non dirgli niente perchè era un mio compito, lui capì ed annui.

Si alzarono tutti e andarono agli strumenti con un'aria triste creando un'enorme silenzio che io interruppi cantando:

-I WANT TO BREAK FREE... I WANT TO BREAK FREE- a quelle parole Brian aggiunse un assolo di chitarra e Roger un rullo di tamburi, John fece alcuni accodi e Freddie prese il microfono e melo pose.

Continuammo a cantare mentre Freddie ci osservava, verso la fine si unì anche lui e disse:

-I WANT... I WANT... I WANT... TO BREAAAKK.... FREEEEE- e tutto si concluse con un applauso da parte di tutti nei confronti di Freddie, io per fare un po' la Showman gli alzai il braccio come si fà nel wrestling e fecimo un'inchino al vuoto.

Si fecerò le otto e tutti noi uscimmo dall'edificio e ci diedimo appuntamento il giorno dopo, rimasimo a parlare quando Brian mi offrì di andare a dormire a casa sua ed io naturalmente accettati, non avendo un posto in cui dormire, salì in macchina con lui e feci un saluto agli altri che poi ricambiarono... dopo circa tre minuti mi allungai e diedi un bacio sulla guancia di Brian e lui fece un sorriso mentre guidava poi tornò il silenzio.

PASTDove le storie prendono vita. Scoprilo ora