Non ebbi nemmeno il tempo di entrare in casa che fui sbattuto contro il muro.
Le luci erano spente nonostante fosse sera e questo creava un'atmosfera ancor più intima. Sentivo il mio cuore battere all'impazzata e il sangue defluire dalla testa fin in mezzo alle gambe. La sua mano mi afferrò saldamente la nuca, mentre le sue labbra conquistavano le mie. Cercai di parlare, di dirgli qualcosa, almeno un saluto. Appena aprii la bocca per farlo, la sua lingua ci si insinuò dentro accarezzando in modo provocante la mia. Non ero preparato a quell'accoglienza. Avevo immaginato, anzi, sperato di finire a letto con lui, ma in realtà mi ero aspettato una serata da "cibo da asporto e film".
Comincia a sentire la testa più leggera, i pensieri troppo complessi non erano più alla mia portata. Cinsi i suoi fianchi con le braccia e spinsi con il bacino contro la sua coscia. Volevo che sentisse l'effetto che stava avendo su di me. La risposta fu molto chiara: lui si staccò da me e mi fece abbassare spingendomi giù, fino a farmi sedere sui talloni. Poi, mentre con una mano mi teneva bloccato in basso e con la testa schiacciata contro il muro, con l'altra si slacciò e abbassò i pantaloni. In quel preciso momento per me il verbo pensare perse ogni significato.
*
La pioggia era iniziata a scendere all'improvviso, con insistenza. Alle prime gocce avevo guardato in alto, per osservare il cielo. Le nuvole si erano raggruppate sopra Seoul in fretta, facendo sembrare solo un sogno il bel tempo che c'era stato tutta la mattina. Mi affrettai a raggiungere la fermata dell'autobus. Quando gli occhiali furono ormai tutti bagnati dalla pioggia, li tolsi e li ficcai nella tasca della felpa.
Camminare senza occhiali o senza lenti a contatto mi infastidiva, soprattutto in una grande città come quella. Le persone diventavano solo ombre indistinte, le poche caratteristiche che ancora le distingueva un dall'altra nella folla diventavano tutte sfuocate ai miei occhi. Feci gli ultimi metri che mi dividevano dalla pensilina correndo per evitare di arrivare fradicio all'appuntamento.
L'autobus era affollato come al solito. Strizzai gli occhi per individuare un buco nel groviglio di braccia che mi permettesse di reggermi aggrappandomi al palo. Durante il tragitto tentai di asciugare gli occhiali sulla felpa. Più li sfregavo, più sembravano sporcarsi e appannarsi. Qualcuno vicino a me mi sventolò sotto il naso un panno per pulirli.«Tieni.»
Era stato un ragazzo accanto a me a parlare.
Non vedrai un accidenti se ti rimetti quegli occhiali così sporchi.
Aveva una voce profonda e calda, che in alcuni punti della frase saliva di qualche ottava. Lo ringraziai facendo un piccolo inchino con la testa.
Cercai di rimanere stabile puntando bene i piedi mentre tentavo di pulire le lenti il più in fretta possibile.
A causa di un movimento un po' più brusco finii comunque per aggrapparmi al primo appiglio disponibile: la sua spalla. Inforcai gli occhiali appena ritrovato l'equilibrio.Ridendo mi voltai verso di lui per scusarmi di averlo usato come sostegno. Appena mi girai, dotato di nuovo di una vista decente, notai il suo sguardo farsi meno assottigliato mentre si spostava velocemente dalla mia mano che ancora lo toccava, verso di me. Ritrassi immediatamente il braccio e mi affrettai ad aggiungere un secondo ringraziamento vagamente a disagio.
«Non è nulla.»
Mi fece un mezzo sorriso sollevando solo gli angoli della bocca. Poi riprese il panno dalla mia mano, si rimise gli auricolari e si voltò. Rimasi interdetto a fissarlo. Non riuscivo proprio a considerarlo solo una persona gentile. L'occhiata quasi disgustata verso la mia mano aveva detto più di mille parole. Sembrava seriamente infastidito dal contatto fisico. Feci spallucce: dopotutto era lui che aveva deciso di prendere un autobus affollato in un giorno di pioggia.
STAI LEGGENDO
Non toccarmi [BTS - YoonMin]
FanfictionIn una storia d'amore ci sono due primi incontri. Il primo di essi è quando i tuoi occhi incontrano i suoi per la prima volta, quando il destino, Dio o il Karma, scegliete voi, decide che le vostre strade devono incrociarsi. Può succedere ovunque, i...