Non puoi permettertelo

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La sua lingua continuò a muoversi sulla mia pelle più proibita. Ero così eccitato e bagnato che quasi non mi accorsi quando le sue dita scivolarono nuovamente dentro di me. Sembrava diverso da prima. Ora si muovevano nel mio corpo senza difficoltà.
Senza spostare la mano torno a sdraiarsi sopra di me. Le sue labbra si avvicinarono al mio orecchio.

«Jimin...»

La sua voce era così eccitante mentre diceva il mio nome.

«La prossima volta porterò del lubrificante, Jimin.»

A quelle parole mi irrigidii. Non sapevo nemmeno se ero appena diventato bordeaux per la storia del lubrificante o perché aveva parlato di una "prossima volta".
Ora eravamo... amanti?
Mi strinsi a lui.

«Voglio assolutamente una prossima volta»

Lo sentii sorridere.

«Ora, Jiminie, mettiti a quattro zampe. Fallo per me.»

Un brivido di eccitazione mi percorse da capo a piedi. Lui si allontanò da me dopo essere uscito dal mio corpo e scese dal letto mettendosi in piedi con le ginocchia che toccavano il bordo del materasso. Il suo sguardo non si era staccato un momento da me.
Sentirmi osservato mentre ero lì, nudo e con le gambe divaricate mi fece imbarazzare come un bambino. Mi voltai sulla schiena, ma la sensazione dei suoi occhi puntati su di me non svanì.

«Mettiti in ginocchio.»

Un altro ordine.
La mia erezione si fece più dura.
Che diavolo di reazione stava avendo il mio corpo?

«Jimin. Non puoi permetterti di non fare ciò che ti dico.»

Lo sentii ridacchiare beffardo. Perchè sentirmi sottomesso a lui mi faceva eccitare?
Strizzai gli occhi e smisi di pensare a quello che stavo per fare. Eseguii e basta.
Sollevai i fianchi e mi puntellai con le mani finchè non mi ritrovai a quattro zampe davanti a lui.

«Ottima vista. Hai davvero il culo più bello di tutta Seoul.»

Mugugnai. Si poteva morire per l'imbarazzo?

«Hyung... ti prego non-

Smisi di parlare quando le sue mani afferrarono le mie cosce e mi avvicinarono di più al bordo. Senza staccarsi le sentii risalire fino ai miei glutei e poi fino ai fianchi. Oltre all'imbarazzo iniziò a farsi strada l'ansia. Cominciavo ad essere spaventato.
Stava per...?

E poi senza preavviso sentii la sua erezione farsi spazio tra le mie cosce, tuttavia decisamente troppo bassa perché potesse in alcun modo penetrarmi. Mentre nella mia testa iniziava a farsi spazio l'idea che avesse sbagliato, che avesse sbagliato a mirare, le sue dita si staccarono dal mio fianco e si fecero strada fin dentro il mio ano. Spalancai di nuovo gli occhi per la sorpresa.

«Mi dispiace Jimin. Sei troppo stretto. Non voglio proprio farti male. Fammi usare le tue cosce.» e detto ciò iniziò a muovere il bacino e la mano.

Mi lasciai andare al movimento dei suoi fianchi chiudendo le gambe così da stringerlo di più e spingendo il sedere più in alto così che potesse arrivare più a fondo con le dita. Quando riuscii a prendere il ritmo, YoonGi tolse anche l'altra mano dal mio fianco e, dopo essersi chinato leggermente su di me col busto, afferrò il mio membro.

Forse non era come fare sesso, ma essere masturbato a quel modo da YoonGi mi stava portando in paradiso comunque. Contrassi di più i muscoli delle gambe per aumentare la frizione sulla sua erezione che sfregava tra le mie cosce e mi abbandonai alle sue mani.

«Bravo Jimin, così.»

*

«Ti stai chiedendo cosa ci faccio qui, giusto?»

Non toccarmi [BTS - YoonMin]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora