Capitolo 10

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Stefano p.o.v.

Ci siamo svegliati abbracciati. Penso di non aver mai passato una notte così bene.
Lo vedo mentre sorride e non resisto a dargli un bacio appena accennato.
Cerco di sciogliermi da quell'abbraccio, ma lui si sveglia e mi stringe ancora di più a se.
"Dove vuoi andare?" Dice ancora con gli occhi chiusi e con un sorriso bellissimo.
Rispondo con un bacio, stavolta ricambiato, ma sempre delicato.
Stavolta è lui ad alzarsi dal letto. Lo guardo mentre cammina verso la porta di camera, probabilmente per andare in bagno.
Ne aprofitto per alzarmi pure io, e mi avvio in cucina per preparare la colazione.

Facciamo colazione scambiandoci infiniti baci e sorridendoci in continuazione.
Dopo i "ti amo" di ieri sera l'imbarazzo è passato.
Mi arriva un messaggio: Marina.
Non sono nemmeno preoccupato, le parlerò una volta tornato a Firenze. Ma se fosse per me rimarrei a Milano per sempre.
"Amore, come va a Milano?💕"
"Tutto okay. Dobbiamo parlare"
Vedo che visualizza, ma non ricevo alcuna risposta.
Sascha mi guarda, ma non dice niente, e non sembra nemmeno preoccupato.
Mi avvicino per dargli un veloce bacio, e per poi avviarmi verso camera mia, per vestirmi.
Lui mi segue, e appena mi tolgo la maglia, sento cingermi la vita da dietro. Appoggio le mie braccia sulle sue.
E la testa sulla sua spalla. Non posso fare a meno di sorridergli.
"Posso vestirmi?" Dico ridendo.
Lui mi fa fare una mezza giravolta per girarmi verso di lui, e mi bacia. Un bacio veloce. Non come quello di ieri.
Mi ci sto già abituando. Ci vivrei tra le sue braccia.
Poi mi lascia. Ci vestiamo e decidiamo di passare la giornata per Milano, per poi tornare a casa e registrare un paio di video.

Sascha p.o.v.

Più tempo passava e più avevo bisogno di lui. Non resistevo alle sue labbra. E ogni volta che il mio sguardo le incrociava, dovevo baciarlo.
Adesso stiamo camminando per Milano.
Non resisto e gli do la mano. Me la stringe.
Lo guardo...è sempre bellissimo. Ad un certo punto sento una voce sconosciuta urlare il mio nome. Poi quello di Stefano.
"SASCHA! STEFANO!"
Ci giriamo in contemporanea e mi viene spontaneo lasciare la sua mano.
Stefano mi guarda e mi sorride, come a dire: "Che vuoi che sia, sono solo fan."
Ricambio con un sorriso incerto.
Restiamo immobili aspettando che i fan ci raggiungano.
Non erano lontani, ed essendosi messi a correre, arrivano velocemente.
Due ragazzi ed una ragazzina.
Sorridiamo, ma loro non ricambiano. Si guardano con aria quasi disgustata.
Guardo Stefano, che sembra confuso quanto me.

Stefano p.o.v.

Non mi era mai capitato di incontrare fan che si comportavano in questo modo.
I due ragazzini si bisbigliano qualcosa nelle orecchie e solo la ragazzina pareva felice.
"Ehm.. volete una foto?" Provo a chiedere. Forse sono solo timidi.
Uno dei due ragazzini, quello più basso, biondino, è il primo a parlare.
"Ma siete gay?" Non è tanto ciò che ha detto, ma come lo ha detto che mi ha fatto perdere un battito.
Sascha mi guarda preoccupato.
"Come scusa?" Dice, abbastanza sicuramente.
"Vi stavate tenendo per mano, e, Sascha, lo stavi guardando in modo strano". Stavolta è la ragazzina a parlare. L'altro ragazzo sta diventando sempre più rosso, sul punto di esplodere.
"Scusate, pensavo voleste una foto...ehm...non è come sembra, beh se non vi dispiace ce ne andiamo" dico mentre faccio un passo indietro.
A questo punto il ragazzo che fino ad ora era stato zitto, inizia a ridere. Una risata amara, molto divertita. Troppo.
Gli altri due lo guardano.
"Cioè" sempre ridendo "siete.. gay?" Ride sempre più avaramente.
"Ommiodio che schifo, andiamo via ragazzi" continua.
"Siete la rovina della società" dice l'altro ragazzo.
La ragazzina invece dice
"Non ci posso credere..Saschefano si real!!!" lei sembra molto allegra "Cosa vi avevo detto?", dice rivolta ai suoi amici poco prima di girarsi per seguire gli altri entusiasta.
Io e Sascha ci guardiamo.
Mi ero quasi dimenticato di quella che prima era solo una stupidissima ship. Ora è tutt'altro che stupida.

Sascha p.o.v.

Mi si è rotto qualcosa dentro. Guardo Stefano con un nodo alla gola. Se potessi mi metterei a piangere.
Li vedo in lontananza. Ci sono altri ragazzi. Stanno parlando, mentre ci indicano. Molti disgustati e molti euforici per la ship. Quella maledetta ship che prima e sottolineo PRIMA era solo uno scherzo.
Mi sento afferrare il polso e trascinare.
Ci rimettiamo a sedere e cerchiamo di mantenere la calma.
Mi tremano le mani "senti Ste...sembrava che stesse andando tutto bene...ma, ci eravamo dimenticati la cosa più ovvia. I fan. Ci eravamo dimenticati di loro. Se non ti avessi dato la mano tutto questo non sarebbe successo". Neanche Stefano sembra tranquillo "Sa non è colpa tua. No-Non vorrei dirlo. Ma hanno ragione". Le lacrime gli stanno rigando il volto. "Forse...oddio non voglio doverlo dire ma...Forse non dovremmo stare insieme, dovremmo prendere una pausa e pensarci su un attimo..." È scoppiato in lacrime.
"Ma io ti amo Ste..." Sento lacrime rigarmi il volto.
"Anche io Sa più di ogni altra cosa al mondo ma abbiamo bisogno tutti e due di tempo per pensare...neanche io voglio lasciarti...ma è complicato, lo sai bene anche tu". Singhiozza.
"Si, ma..." mi abbraccia forte. Ricambio.
Lui si alza. Ci incamminiamo verso casa, senza parlare.
Mi decido a guardarlo in faccia solo una volta davanti casa sua.
Lui ricambia lo sguardo e mi abbraccia in modo timidamente formale, che mi distrugge in mille pezzi.
Dopo la notte passata assieme, dopo le parole.. pensavo di poter finalmente vivere con lui.
Ma lui si sta girando verso la porta e la sta aprendo.
Lo vedo mentre entra, senza guardarmi, mentre io rimango in piedi. Li davanti. Che guardo il punto in cui poco fa c'era Stefano.
Lo stesso Stefano che poche ore fa credevo finalmente mio.
È finita? Ancora prima che qualcosa iniziasse?
Cerco di incamminarmi verso casa, ma finisco per ritrovarmi in un posto che nemmeno conosco.
Chiamo Sabrina.
"Sascha?"
"Sabri mi vieni a prendere?"
"Ehi ma che succede? Stai piangendo?"
"No. Mi vieni a prendere?"
"Dove sei?"
"Non lo so Sabri. Ma vieni. Per favore."
"MA CHE PROBLEMI HAI? SE NON SO DO.."
Chiudo la chiamata. Non ho la forza di reggere una discussione.
Mi siedo in terra e metto le ginocchia tra le gambe.
Sono sfinito. Sto malissimo. Non riuscirei nemmeno a reggermi in piedi.
E ho paura di quello che sta per succedere.

I Want You [Mates/St3pny/SurrealPower/Vegas]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora