Il vaso di Pandora

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Non credo nelle coincidenze e il fatto che l’amante di Henry sia misteriosamente scomparsa lo stesso giorno in cui gli è stata rubata la macchina mi rende sempre più convinto che Lexie mi stia nascondendo qualcosa.

Cos’è successo ad Annabelle?

Niente da fare.

Henry non c’è o, forse, non vuole rispondere.

La sua amante mi sorride dallo schermo del portatile, cosa le è successo? Henry c'entra qualcosa con la sua scomparsa?

5 novembre.

Dove ho già sentito quella data?

Sfoglio velocemente il taccuino che porto sempre con me.

I gemelli. Lexie ha partorito il 5 novembre.

Henry era con lei, è svenuto. Quindi ha un alibi... o forse no?

Ricordo la prima volta che ho preso Jordan in braccio. Era così piccola, così innocente. All’improvviso tutto aveva senso. Anche Henry dev’essersi sentito così quando ha visto i gemelli nelle loro piccole incubatrici, l’unica cosa che desiderava era proteggerli dal mondo esterno, proteggere la sua famiglia… da Annabelle.

Forse è andato da lei, in piena notte, per mettere fine alla loro relazione. Lei non deve averla presa troppo bene, potrebbe averlo minacciato di raccontare tutto a Lexie, o peggio, al rettore.

Henry avrebbe perso tutto: sua moglie, i suoi figli, il suo lavoro, la sua reputazione.

L’hai uccisa, eh?

Rispondimi, se ne hai il coraggio!

Silenzio.

Mi sono trasferito nel corpo di un assassino? Lexie lo sa? Cosa c’entra l’auto rubata? Henry aveva nascosto il corpo di Annabelle nel bagagliaio? Se è così, perché la polizia non ha trovato niente? Sono passati tre anni, un corpo non si disintegra in tre anni…

Ma la vera domanda è: voglio davvero saperlo?

No. L'unica cosa che voglio in questo momento è una birra. Ghiacciata.

Prima di chiudere il portatile di Lexie, elimino la cronologia, poi mi dirigo in cucina. Sul frigo ci sono i disegni dei gemelli.

Perché l'ho fatto? Perché ho dovuto aprire il maledetto vaso di Pandora proprio ora che avevo finalmente ottenuto quello che volevo?

Conosco già la risposta. Perché è quello che faccio sempre quando ho per le mani qualcosa di bello. Devo sempre incasinare tutto, proprio come ho fatto con Lena.

Ma forse non è troppo tardi. Forse potrei fare finta di niente. Forse sarei davvero in grado di gestire la vita di Henry meglio di lui. Lexie è felice. Anche Savie lo era prima che osassi paragonarla all'amante precedente. Perché ho dovuto farlo? Henry ha avuto un’altra storia extraconiugale e allora? E chi l’ha detto che Annabelle sia stata uccisa? Per quanto ne so, potrebbe aver semplicemente tagliato la corda. A quell’età si agisce spesso d’impulso. Magari è scappata via con un altro, magari Henry è innocente e l'auto rubata non c'entra un bel niente.

Devo dimenticarmi di Annabelle e, probabilmente, sarebbe meglio se lasciassi perdere anche Savie e mi concentrassi su Lexie e i bambini.

Sì, farò così. Da oggi per me esisterà solo la mia famiglia. Basta giocare al detective e altre stronzate del genere. Sono un egoista e non mi vergogno di ammetterlo, questa è la mia seconda possibilità. Non so come ho fatto a occupare questo corpo, né se sarei in grado di abbandonarlo per trovarne un altro. Non importa che si tratti del corpo di un assassino, adesso è mio di diritto e devo difenderlo. Sento che è stato destinato a me perché mettessi ordine nei suoi casini.

Ed è quello che ho intenzione di fare.

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