Momenti mancati

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Era lei, lì sugli scaloni.
Ti stava aspettando.
Lo sapevi perché non aveva altri motivi per essere su quei gradini. Non conosceva nessuno se non te, che vivesse in quella zona.
Era venuta per vederti.
Avresti voluto correrle incontro, abbracciarla e dirle che era una colonna portante di te, anche se non eravate più un noi.
La guardasti bene, da dietro una vetrina di un bar, facendo attenzione che lei non ti vedesse.
Sapeva che saresti dovuto passare di lì per tornare a casa.
Lo facevi sempre.
Dopo qualche minuto lei alzò il suo viso dal cellulare.
Aveva gli occhi lucidi, pieni di lacrime, che aspettavano solo di scendere. Decidesti di tornare indietro e aggirare gli scaloni.
Non volevi ti vedesse, anche se volevi davvero abbracciarla, ancora.
Sentire il suo profumo.
Incastrare il suo viso nel tuo spazio fra la scapola e il collo, che sembrava fatto per lei.
Ma non lo facesti.
Non lo facesti per lei.
Le avresti fatto ancora male.
Ancora una volta l'avresti distrutta.
Sapevi che farti vedere da lei avrebbe solo rigirato il coltello nella piaga, di entrambi i cuori.
'Lo faccio per lei' ti dissi, e tornasti a casa.
Lasciandola sugli scaloni con il suo cuore spezzato, da te.

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