Calum mi ha detto che ora Luke è tornato a casa, non vuole vedermi, non vuole mostrarsi debole. Io voglio andare da lui. Non mi interessa di quello che dice Calum, ho l'improvviso bisogno di stargli accanto e scusarmi.
Il mio piccolo pinguino... Tieniti pronto, perché oggi dovrai affrontarmi, che tu lo voglia o no.
***
Arrivo davanti alla villetta Hemmings. Eh ti pareva?! Un ragazzo popolare e soprattutto ricco.
Elimino questi pensieri dalla testa e suono al campanello, aspettando che qualcuno mi apra. Un ragazzo super figo in boxer mi apre, in tutti i sensi, oh mamma ora svengo. Deve essere sicuramente suo fratello, a meno che non abbia cambiato sessualità, spero vivamente di no.
Sorrido ed entro in quella casa così semplice, ma al tempo stesso moderna.
"Ciao! Cerchi Luke?" esclama mantenendo sempre quel sorriso, mentre io annuisco imbarazzata.
"Guarda è nell'ultima stanza" lo ringrazio e raggiungo la sua camera velocemente, per poi bussare. Appena sento un "avanti", mi precipito dentro, anche se leggermente incerta su cosa dire, perché tonta come ero avevo dimenticato il mio lungo discorso strappalacrime.
"Ehi Luke" borbotto avvicinandomi lentamente, mentre lui stringe le mani in due pugni e abbassa lo sguardo.
"Avevo detto a Cal che non volevo ricevere visite, specialmente dalle persone che non desidero vedere" mormora con voce flebile.
"Luke ascolta, volevo solo scusarmi, perché è tutta colpa mia e tu non meriti questo! Neanche me" dico con le lacrime agli occhi, mentre lui mi fissa con stupore.
Ma subito si riprende e mi risponde in modo piatto. "IO sto bene e non è colpa tua, solo mia e non voglio che tu abbi compassione" sussurra con calma e sangue freddo.
Passano i secondi, passano i minuti, siamo avvolti dal silenzio, io lo guardo, lui mi guarda, è tutto così imbarazzante.
"Bene, è tutto quello che avevi da dirmi? " alza un sopracciglio, sembra quasi freddo e apatico.
"Luke, io non pretendo di comportarci come prima, ma almeno voglio essere tua amica" sussurro con voce tremante.
"Daccordo" fa spallucce.
"Mh! bene ... allora ciao Luke" mi alzo leggermente a disagio e gli lascio un bacio sulla guancia, all'inizio sembra agitato, ma poi si ricompone.
"Arrivederci Abby" alza la testa in segno di saluto. Così esco da quell'inferno con le gote delle guance arrossate.
Nonostante avessi messo in chiaro le cose, sento che ancora una volta ho sbagliato. I suoi occhi spenti, il viso scarno e buio, urlavano, chiedevano aiuto.
Domani verrà a scuola e sono sicura che niente è più come prima. Il nostro fiore sta appassendo.
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UNKNOWN NUMBER //Luke Hemmings
FanfictionAbby Irwin & Luke Hemmings Un messaggio...solo UNO, potrà sconvolgere la vita di due ragazzi. UNKNOWN NUMBER: // Unknown Number: Hey! 05:33 Me: Chi diamine sei? 05:50 Unknown Number: Non importa Abby 06:00 Me: Come fai a sapere il mio nome...