II

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"Lexy, perché non mi rispondi al telefono?"

Mia madre mi accolse proprio come ci si aspetterebbe da una persona che non vedevi da sei mesi, mi sembra ovvio.

"Mamma non rompere, cosa ci fai qui?" non vedevo l'ora di andare al college per andarmene da quella benedetta casa e quella vecchia vita, ed ecco tutto ripiombarmi addosso.

"Lexy, ti rendi conto di come mi stai parlando? Tu non sei mia figlia, io non ti ho educato così!"

Ed eccola che ricominciava. I discorsi sull'educazione e bla bla bla. Questa donna non mi aveva mai dato un briciolo di vero affetto.

"Mamma, dimmi cosa ti serve e poi vattene." le dissi, nel tono più freddo possibile.

"Non mi serve niente! Volevo vedere se stessi bene!" fingeva, voleva chiaramente vedere se avevo fatto carriera o se mi ero trovata un super uomo di affari da sposare.

"Ecco, sto bene, contenta? Ora vattene."

"Lexy.." disse quasi singhiozzando. Le chiusi la porta in faccia. Per la millesima volta. Non potevo perdonarle ciò che aveva fatto. Aveva lasciato che portassero via Lorenne. Lorenne, la mia sorellina, la mia piccola goccia d'acqua. Da quando i Servizi Sociali scoprirono che papà era un'alcolista, lasciarono a mia madre due possibilità: o continuare a crescerci entrambe, o abbandonare la minore delle due. E mi pare ovvio che scelse la seconda. Non glielo perdonerò mai, e lei continuava comunque a dire che si era trattato "di un'estrema situazione". La verità è che nessun uomo ricco mette occhio su una donna con due figlie e un ex marito alcolista. Con una sola figlia che stava per frequentare il college magari si. Non vedevo Lorenne da quasi tre anni. Avrebbe avuto 15 anni. Chissà se aveva cambiato il viso, se era ancora uguale a me, se aveva i brufoli, se era fidanzata, se fumava, o soltanto se aveva provato. Ecco, per colpa della donna dietro a quella porta non potevo saperlo.Mi diressi in camera mia, e stesa sul letto, iniziai a piangere. Quanto avrei desiderato un buon rapporto con mia madre....

Mi risvegliai con i baci di Paul sul collo.

"Piccola, se quando ti lascio ti ritrovo a dormire mezza nuda sul letto, ti lascerò più spesso da sola!" disse sorridendomi. Mi ero dimenticata di vestirmi: avevo soltanto un asciugamano bianco avvolto in vita.

"Cosa è successo?"

Gli raccontai di mia madre, di mia sorella, tutto. Non sapeva queste cose, non volevo che venisse a conoscenza della mia vecchia vita.

"Lexy, è comunque tua madre, cerca di capirla."

Non riuscivo a crederci che non mi capiva.

"Ma come fai a dirmi una cosa del genere? Ha abbandonato mia sorella! Per me non è una madre!"

"Ehi, calmati, era soltanto un commento!" disse con gli occhi pieni di sensi di colpa.

"Si...si scusami Paul, tu non c'entri niente in questa storia." gli presi la mano e gli baciai le nocche."Scusami, non so cosa mi sia preso.."

"Tranquilla. Adesso riposati un po', vestiti e poi andiamo a farci un giro."

Aprii l'armadio e scelsi la canotta bianca e dei jeans corti. Oramai eravamo vicini all'inizio del secondo anno, ma settembre è comunque un mese molto caldo.Andammo al parco del college. Rimaneva sempre aperto, anche durante l'estate. Mi raccontò che Trevor, suo fratello maggiore, si stava per sposare, e ci aveva invitato alla cerimonia. Già immaginavo il vestito, magari colorato. Adoravo i matrimoni, e pensavo sempre 'chissà, magari un giorno sarò io ad andare all'altare'. Ad interrompere quel momento di pace ci pensò una ragazza robusta dai capelli rossicci.

Monica.

"Ehi Paul!..ciao Lexy!"

"Ciao" dissi, fredda. Prova a guardarlo e ti uccido.

"Stasera ci siete alla festa?" chiese, ma evidentemente riferendosi solo alla presenza di Paul, dato che continuava a guardarlo negli occhi.

"No..in realtà pensavamo di rest..." rispose Paul.

Lo interruppi:"Nono, ci saremo sicuro!" dissi. Il fuoco mi divampava negli occhi. 'Ti faccio vedere io stasera, bellina' pensai.

"Ah va bene! Allora a stasera Paul e.... Lexy, a stasera!"

Paul mi guardava e rideva. Aveva capito la mia scenata implicita di gelosia.

"Andiamo a casa a prepararci va" disse, prendendomi in braccio.Era meglio andarci, mi sarei distratta un po' e comunque avrei reso felice Paul. Questa festa lo rendeva davvero entusiasta.

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