Mi asciugo in fretta gli occhi e mi guardo allo specchio per verificare che non ci siano tracce di matita colata,mi ha già vista piangere questo stronzo e non è il caso che la scena si ripeta,ho troppo rispetto per me stessa. Il peso che ho nel petto aumenta ripensando a ció che mi ha detto,che io per lui non sono la perfezione. Certo sapevo che la pensasse così,ma non credevo che lui me lo dicesse così apertamente, a casa mia per giunta. Sarei tanto curiosa di sapere quali siano i suoi canoni di bellezza, ma forse non c'è bisogno che io me lo chieda, la risposta è palese. Tolgo la pizza dal forno e prendo le posate e la tovaglia. Si,mangerò nel soggiorno e non mi importa che lui mi guardi mangiare, non ha il diritto di vedermi soffrire e di farmi stare qui chiusa. Esco dalla mia adorata cucina e sistemo la tovaglia sul tavolo preferito di Jenny,dandogli le spalle e fingendo che io sia sola. Apparecchio per una persona,mi siedo e inizio a mangiare la mia meravigliosa pizza al salame piccante. "Grazie per avermi chiesto se voglio un po di pizza,molto gentile da parte tua" mi dice osservandomi e inarcando un sopracciglio. La forchetta mi cade nel piatto e in questo momento non so cosa dire, o meglio avrei tanta voglia di mandarlo a quel paese per i suoi modi bruschi, ma opto per l'indifferenza, la migliore arma di sempre. Faccio finta di non averlo sentito e accendo la televisione per rompere questo silenzio imbarazzante,prima che mi chieda qualcos'altro. Dopo che ho già divorato un pezzo e sto per prenderne un altro non sento più la voce stridula della televisione e mi accorgo che lui è ai piedi del divano con il telecomando in mano e l'ha appena spenta. Mi verrebbe voglia di andare lì e sbattergli il piatto della pizza in faccia, ma decido di resistere e mantenere la calma. "Si può sapere perché hai spento la televisione, visto che la stavo guardando?" gli chiedo al limite della pazienza. "Perché mi fa male la testa" mi risponde massaggiandosela e sedendosi sul divano. Quasi quasi gli dico che non me ne frega niente, come forse lui avrebbe detto a me se avessi detto io una cosa del genere,ma sono più umana di lui e resto in silenzio. "Potresti provare a ubriacarti di meno e fare il ragazzo serio" gli rispondo diventando tutta rossa. Mi maledico mentalmente per avergli riposto così,adesso scoppierà una battaglia e non sono pronta per affrontarla. "Ma fammi il piacere di farti i cazzi tuoi" dice in tono brusco. "E poi è molto meglio un ragazzo che si gode la vita,che una ragazza che passa tutto il tempo in casa a leggere i libri d'amore nella speranza di trovare il principe azzurro,che ti assicuro non esiste" esclama sghignazzando come un pazzo e alzandosi dal divano. Sento di nuovo la sensazione del bruciore al petto,che negli ultimi giorni è diventata famigliare e faccio degli enormi tentativi per non scoppiare a piangere e scappare. Lo odio,mi ha di nuovo sbattuto in faccia la realtà senza pudore,tipico dello stile Thom lo stronzo. Suona bene eh. "Per tua informazione io odio i principi azzurri,ma amo i ragazzi che non si lasciano trasportare dalla massa" gli rispondo con un filo di voce,giusto per fargli capire che non posso sempre essere sottomessa a lui. "Ahahaha dite tutte così voi ragazze, ma poi siete le prime che vi innamorate dai ragazzi fighi,con i ciuffi,ribelli e puttanieri" mi dice ammiccando e puntandomi di nuovo lo sguardo addosso. La mia mente tenta
di elaborare qualche risposta ma la mia bocca non produce alcun suono, l'unico rumore è quello dei miei pensieri contrastanti. La mente mi dice di mostrargli il dito medio,il cuore mi dice di andare da lui e dirgli che ha ragione, buttarmi tra le sue braccia dimenticando il mondo e i fottuti problemi,anzi le fottute paure che mi impediscono di volare. "Ho ragione vero?" mi chiede sedendosi di fronte a me e addentando un pezzo di pizza senza che io gli dessi il permesso di farlo. I suoi denti bianchi e perfetti mozzicano la pizza e vorrei tanto che mozzicassero il mio collo. "Ti ho dato il permesso?" gli chiedo con voce antipatica e fredda. "Dai non fare la ragazza rompi cazzo, ho fame" mi dice continuando a mangiarla. "Anzi devo farti i complimenti, è buonissima" mi dice sorridendo ed è la prima volta da quando ci conosciamo che mi rivolge un sorriso sincero ma sempre così perfetto. Sorrido e lo ringrazio continuando a mangiare in silenzio ,non ho certo dimenticato le cose che mi ha detto oggi,ma penso che abbia ragione,il problema sono sempre e solo io."Posso prendere un altro pezzo? "Mi chiede con occhi dolci e nel frattempo se lo mette già nel piatto senza aspettare la risposta. Mi alzo di scatto dal tavolo e mi siedo sul divano continuando a vedere il film,la tensione è troppo a stare seduta su quella fottuta sedia di fronte ai suoi fottuti occhi. " Che cacata di film "esclama venedendosi a sedere accanto a me e prendendo il cellulare. " Non sei obbligato a vederlo "gli rispondo tentando di placare la mia ansia eccessiva. " In realtà non sono neanche obbligato a stare qui con te"mi risponde sfiorandomi involontariamente il braccio e provocandomi tensione,la tensione che provo quando lui è vicino a me. "E allora perchè sei qui?" gli chiedo guardandolo nei suoi occhi e torturandomi una ciocca di capelli. "Perché la tua amica ha avuto un impegno e vuole che io rimanga qui fin quando torna" mi risponde ovvio,e io che per un fottuto secondo ho sperato che lui mi dicesse che è qui per passare del tempo, perché vuole stare con me. Povera illusa, come sempre. Come posso fare a fare in modo che io possa piacergli? Forse cambiare. Ho sempre odiato questo verbo,ho sempre odiato i cambiamenti,forse perché ho provato così tante volte di cambiare che alla fine mi sono quasi arresa. Io sono semplicemente me stessa e non ho la forza,ne la capacità di cambiare. Anche perché sono sempre stata dell'opinione che se un ragazzo ti voglia ti accetta per quella che sei. Ma questo era quello che pensavo prima che le persone iniziassero a prendermi in giro per i miei strani modi,quando pensavo che fosse eccellente essere se stessi,ma questo ora non basta più. È arriva il momento di cambiare, di farmi piacere e lo farò un 'altra volta,ma con una differenza :questa volta ci metterò tutta me stessa e ci riuscirò. Promesso. Mi alzo dal divano e vado in bagno,mi faccio un bagno rilassante nella vasca e apro il mio armadio. Scelgo un vestito rosso,che arriva poco al di sopra delle ginocchia con le spalle brillantinate e un fiocco dorato sulla vita e lo indosso, con un paio di stivaletti color oro. Metto una collana, mi piastro i capelli e mi trucco con una doppia striscia di eyeliner sugli occhi che evidenzia i miei occhi verdi. Mi metto un lucidalabbra color carne,si non voglio esagerare,va bene l'aria del cambiamento ma non posso fare l'egocentrica. Intraprendenza senza imprudenze,questo sarà il mio nuovo motto. Chiamo mia cugina Rosangela e le chiedo di venire con me a bere un drink al pub dietro l'angolo. Penso che questo potrebbe essere un passaggio importante del cambiamento. Mi infilo una pochette rigorosamente rossa come il vestito e scendo le scale con le gambe che tremano,al solo pensiero di rivedere il suo meraviglioso volto,i suoi occhi stupendi. Ci facevo l'amore solo a guardargli. Arrivo nel salotto e fingo nonchalance prendendo le chiavi di casa. Aspetto che mi dica qualcosa ma tace,d'altronde non posso vedere la sua reazione perché non mi sono girata a guardarlo. Mi avvicino alla porta e con voce fioca lo saluto,dopo avergli lanciato un ennesimo sguardo fugace e aspetto che lui faccia altrettanto ma non mi calcola proprio. A dire la verità mi stupisco che io rimanga ancora stupita dei suoi modi di fare da bastardo e da stronzo e da arrogante e da antipatico e,ah dimenticavo ... da Thom,da se stesso. Giù al portone mi aspetta mia cugina che mi abbraccia. "Sei bellissima amore,così mi piaci cugina" esordisce. "Passeremo una bella serata da donne vedrai" mi dice facendo l'occhiolino. Spero che la sua serata da donne non implichi cose sconce perché c'è da dire che mia cugina e Jenny sono molto simili e insieme vanno molto d'accordo quindi hanno gli stessi "gusti". " Non vedo l'ora ,basta che evitiamo di strafare "le ricordo sorridendole. Arriviamo nel locale e ci sono molti tavoli sui quali sono posati molti tipi di liquori e whiskey di vario genere. "Ma io non intendevo esattamente questo tipo di cambiamento" le dico prendendola per un braccio per darmi sostegno.
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•Impossible? Forever alone?•
RomantikThom e Juliane sono due ragazzi opposti. Lui puttaniere,sicuro di se,ricco di autostima, popolare,che ama le conquiste e indossa la maschera dello stronzo;lei dolce,sola,innamorata dei libri,alla ricerca di un ragazzo che possa amarla per quella che...