La mia amica mi osserva attentamente,ansiosa di ricevere la risposta ad una domanda che probabilmente una risposta non ce l'ha,o meglio che mi sono posta molte volte nell'arco delle ultime 12 ore. E sinceramente sono incredibilmente confusa e in questo momento non ho voglia di rispondere, qui in questa stanza, mentre la amica sta già escogitando una serie di morali da farmi,in merito ai ragazzi come lui. Sono convinta che se non rispondessi mi torturerebbe fino a quando non la risponderó,mente se dovessi risponderle probabilmente a torturarmi sarei io. "Allora?" mi chiede balzando a sedere e grattandosi gli occhi, sporchi di eleyner nero. "Io ehm gli sono solo riconoscente per avermi salvata,nulla di più" le rispondo,mentre il mio cuore fa un balzo. Certo questa è la risposta più demente che io potessi darle,ma è l'unica che mi sia venuta in mente. Non voglio neanche ammettere dinanzi a me stessa la risposta, ho solo voglia di guardare di nuovo quello sguardo intrigante, penetrante, misterioso e desidero smontare il suo insopportabile ego. In questo momento entra il dottore,stemperando la tensione e vorrei ringraziarlo per avermi parata il culo. "Allora signorina come si sente? Chiede con un sorriso simpatico sedendosi sul lettino. " Bene ho dovuto promettere che non toccherò più alcolici nella mia vita"esclama la mia amica ridendo di gusto. "Lo spero per lei. Comunque le ho portato i risultato delle analisi del sangue ed è risultato tutto nella norma" ci informa e io tiro un sospiro di sollievo. In questo momento vorrei solo piangere, ho dovuto trattenere troppo volte e poi mi sono lasciata trasportare dagli eventi e dall'ansia accumulata. "Quindi posso uscire oggi?" chiede ansiosamente Jenny alzandosi di scatto dal letto. "Certo puoi prepararti" le dice il dottore prima di lasciarci di nuovo da sole. "Come faremo ad andare via?" le chiedo temendo la risposta,perché sicuramente non possiamo andare a piedi. "Adesso chiamo Thom,vediamo se può venirci a prendere,dato che hai detto che non ti interessa di lui" risponde con un ghigno. Che stronza, l'ha fatto a posta per convincermi a confessare,ma non darò loro la soddisfazione di mostrarmi vulnerabile,quindi mi tocca accettare. "Certo" rispondo fingendo di messaggiare con qualcuno,per chiudere la conversazione. "Comunque non scordarti che abbiamo un discorso da fare,noi due" dice mentre si chiude in bagno. Mi siedo sul letto e il telefono di Jenny squilla. Mi avvicino, vedo sullo schermo il nome di Thom e sussulto immediatamente. Che faccio? Prendo il cellulare e vado in bagno in attesa che esca,di certo non lo risponderó io . "Jenny sta squillando il telefono" grido con voce tremante; "Potresti rispondere tu per favore?Mi sto vestendo" urla con voce supplicante;"altrimenti non avremo un passaggio e tu non vuoi che io in queste condizioni vada a casa a piedi vero?"continua lagnando. La conosco bene questa voce,fa così quando applica la sua tattica diversiva, fingendosi una stupida o un'indifesa e sa che con me funzione sempre. "Guarda che sento ancora la suoneria" grida rompendo il silenzio. In un momento di instabilità decido di premere il tasto verde e lo rispondo,totalmente ignara della sua reazione quando sentirà la mia voce. "Amor,vengo a prenderti tra dieci minuti con la macchina di mio padre " dice con la sua meravigliosa voce,tipica dello stile Thom. Ecco,è arrivato il momento di agire,ma la mia bocca non produce alcun suono,come previsto. "Eh,ecco io-io non sono Jenny,lei si sta lavando, cioè si sta vestendo,non poteva rispondere al telefono perché mi ha detto... " sei Juliane?"mi chiede spiazzandomi completamente,con una voce più distaccata,come se gli avesse dato fastidio sentire me anziché il suo"amor",ma cerco di ingnorare questo tono per evitare di fare qualche scenata. "Emh si hai qualche problema?" dico in preda alla rabbia,e per un secondo temo che mi possa sbattere il telefono in faccia,del resto non mi meraviglierei che un tipo del genere facesse queste cose. "Veramente sei tu il mio problema" risponde ispirando. Immaginavo la sua risposta e sto riflettendo su qualcosa da ribattere per tenergli testa come si meriterebbe. Ma appena sto per replicare mi accorgo che ha chiuso la telefonata e vorrei prenderlo a pugni. "Beh cosa ha detto?" chiede Jenny uscendo dal bagno vestita, truccata con i capelli ordinati. "Viene a prenderci tra dieci minuti" le rispondo evitando di guardarla negli occhi. "Okay iniziamo a scendere" dice aprendo la porta e inizio a seguirla. Arriviamo giu e vedo una macchina bianca,in direzione della quale si dirige la mia amica. Potrei anche andarmene a piedi in fondo,no? Anzi no devo essere forte,non devo farlo ridere di me,io posso affrontarlo. Entriamo in macchina e il volume della musica è altissimo,a tal punto che mi tappo le orecchie. "Ehi fr" dice salutando la mia amica e dandole un casto bacio sulla guancia. Si dai non fammi ridere! Adesso vuole fare la parte del gentiluomo educato ed è il momento in cui dovrei scoppiare a ridere di gusto,ma evito di fare figure. "Come stai?" le chiede abbassando tutti i finestrini e accendendosi una sigaretta. Dallo specchietto riesco ad intravedere le sue labbra perfettamente carnose e il fumo che esce formando una cappa. "Meglio non potrei,anche se ho già voglia di rum alla pera" esclama ridendo e suscitando una risata in lui. Il suo sorriso è stupendo, e immagino i suoi denti bianchi mentre mi mozzicano la pelle del collo. Sarebbe troppo bello,sentire il sapore dei suoi denti e della sua lingua sulla mia. Okay,credo di essere giunta al limite,a volte la mia immaginazione va oltre. "Tu non devi più permetterti a bere" le dico puntandole l'indice contro e ignorando completamente Thom. "Ahahaha se lo dice lei,allora non ti azzardare a farlo" sentenzia Thom con un ghigno antipatico mente continua a fumare come una ciminiera. Le sue parole mi feriscono, perché ho capito che il suo scopo è quello di farmi credere che il mio parere non importa un cazzo e questo non fa altro che aumentare il senso di solitudine che mi avvolge. Decido di tacere per il mio benessere mentale e abbasso lo sguardo per non incontrare il suo. Il viaggio procede molto lentamente e dopo cinque minuti di nervosismo arriviamo e scendiamo dalla macchina. "'Amo ci vediamo domani al locale?" le chiede mentre abbassa il volume di quella fottuta radio. "Non penso devo iniziare a studiare per gli esami di stato,non so un cazzo" esclama ridendo Jenny. Sono stufa di ascoltare le loro conversioni e continuo a camminare verso casa. Ormai si sa che non mi sopporta e sarei curiosa di sapere perché. Appena metto piede in casa mi tappo nella mia camera chiedendomi a chiave fingendo di studiare,così posso scamparmi il massacrante terzo grado di Jenny,per giunta alle 2 del pomeriggio. Mi stendo sul letto frastornata e ripenso alle ultima ore, ormai sono ossessionata. Non capisco perché mi lascio catturare dai ragazzi stronzi, fin troppo sicuri di sé,egocentrici,accattivanti e arroganti. Ma del resto si sa che che una ragazza come me che ama i libri,la tranquillità, il silenzio,i propri spazi si lasci coinvolgere dai ragazzi che sono l'esatto opposto,che amano solo se stessi. Purtroppo per quanto il mio cuore voglia inseguire questo sogno,la mai ragione mi ricorda che i ragazzi come lui non mi cacheranno mai,non saranno mai interessati ad una ragazza difficile come me,abituati ad avere ragazze facili,meno complicate ,fottutamente belle e magre. Chi vorrebbe mai avere me come fidanzata? Così strana,così diversa, così sognatrice,ma allo stesso tempo realista. Purtroppo il cuore e la ragione non sono mai andati d'accordo e alla fine prevale sempre la ragione. Ma stavolta cercherò di combattere e soprattutto cercherò di non abbondanarmi all'idea che io non valgo niente,questa volta devo inseguire il mio cuore,anche se poi temo che si romperà in milioni di pezzi,anzi questa volta devo combattere per la felicità. Mi guardo allo specchio mi aggiusto i capelli e il trucco e scendo di casa,ho voglia di incontrare il mia professore di italiano, l'unico con il quale ho un bellissimo rapporto, con lui mi sono sempre confidata, è per me un secondo nonno. Vado a scuola e mi dirigo nell'aula di informatica, dove è sicuro trovarlo. "Buonasera professore posso entrare? gli chiedo timidamente ammirando questa stanza molto significativa per me. ", Certo che puoi lo sai che tu puoi sempre venire qui" mi dice sorridendomi e indicandomi una sedia accanto alla sua. Mi siedo e cerco la parole giuste per parlargli, perché francamente non so da dove iniziare. "Conosco quella faccia" esordisce;"e so che stai per farmi una confessione in merito a qualcosa di importante che forse neanche te stessa conosce veramente "mi dice osservandomi profondamente con quelli occhi che riflettono tutte le esperienze della sua vita,ricchi di significato. " È che io,ultimamente non mi riconosco più "dico scoppiando in lacrime e cercando di gestire le mie emozioni. " Mi arrendo facilmente e ho capito che purtroppo la mia vita non ha ancora un senso "continuo asciugando gli occhi. " Allora bella, posso dirti una cosa? La vita a volte ci spinge a pensare cose che non vorremmo, come per esempio che essa non abbia un senso ,ma in realtà non è così. Se tu vivi vuol dire che un senso c'è,vuol dire che tu stai inseguendo un sogno anche il più insignificante,se tu ridi ,piangi ti arrabbi vuol dire che stai cercando di ottenere qualcosa. Ebbene, combatti per questo qualcuno,anche se pensi che mai potrà accadere quello che sogni. È proprio questo il bello della vita,riuscire a realizzare sogni che gli altri o peggio te stessa dicono che non potrai mai realizzare.";mi dice con una voce profonda. "Ma io....voglio semplicemente essere amata" rispondo continuando a piangere. "E lo sarai se prima amarai tu te stessa,se prima crederai tu in te stessa. Non devi accontentarti,continua a cercare l'amore, non arrenderti mai e sappi che l'amore arriva proprio quando credi che non arriverà mai" conclude abbracciandomi.
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•Impossible? Forever alone?•
Roman d'amourThom e Juliane sono due ragazzi opposti. Lui puttaniere,sicuro di se,ricco di autostima, popolare,che ama le conquiste e indossa la maschera dello stronzo;lei dolce,sola,innamorata dei libri,alla ricerca di un ragazzo che possa amarla per quella che...