La serata procede con molta tranquillità nonostante ci troviamo in un ambiente un tantino rumoroso,pieno di gente seduta sui divanetti che si struscia e si palpa in continuazione come se non ci fosse un domani e soprattutto come se fossero soli. "Dai andiamo a ballare, non vorrai restartene li impalata tutta la serata? Questo è cambiamento" dice mia cugina trascinandomi in mezzo alla pista e porgendomi un bicchierino con un liquido rosso. Lo porto alla bocca e assaggio piano piano questo liquido che infiamma la mia gola tanto è che non riesco a parlare,mi brucia tantissimo. Mia cugina inizia a muovere i suoi fianchi vicino ad un ragazzo che non perde l'occasione di spingerla contro il muro e baciarle il collo. Mi sento una sfigata ed un'esclusa e già mi pento di non essere rimasta a casa,anche semplicemente ad osservare il suo meraviglioso sorriso mentre guarda lo schermo del suo telefono. Mi allontano subito da questa stupida pista e mi siedo su un divanetto rosso tenendomi a debita distanza dalle coppiette che limonano. Prendo il cellulare e scorrendo la mia bacheca di facebook, guardo una sua foto di ieri notte con una birra in mano e i suoi denti paradisiaci e rigorosamente bianchi e dritti,con su scritto "e godiamocela questa vita tanto vivi non ne uscirà nessuno". Ingrandisco la foto e la osservo attentamente quasi come se la stessi analizzando in laboratorio . Ad interrompere le mie paranoie mentali è l'arrivo di un ragazzo alto e biondo platino con gli occhi azzurri che si siede accanto a me su questo fottuto divanetto delle passioni carnali e inizio a pregare che non mi voglia violentare o fare cose del genere perciò inizio a guardare una possibile via di fuga. " E dillo che vorresti essere rincorsa da un maniaco per poi essere di nuovo salvata dal tuo eroe dagli occhi magnetici"mi ricordo la mia vicina fastidiosa rievocando per la millesima volta la scena di quella sera. "Piacere bellezza sono John" si presenta porgendomi una mano callosa che stringo timidamente anche se dal suo sguardo si capisce che non vuole farmi del mal,forse si sente solo come me e ha bisogno di qualcuno con cui parlare semplicemente. "Piacere Juliane, ma puoi chiamarmi July" gli dico sorridendogli e coprendomi una coscia con un pezzo di vestito. " La tua faccia dice che ti stai scicciando a morte e che avresti preferito stare a casa fare altro "mi dice con un sorriso simpatico che mi rallegra. " Diciamo che hai colto,hai fatto proprio centro,questa festa mi sta annoiando"gli rispondo sinceramente,tanto immagino che lui non sia il tipo che prende in giro le ragazze che non amano i locali,a differenza di Thom... "Di solito la gente viene ai locali non per starsene seduta sui divanetti mentre gli altri limonano,ma per ballare e divertirsi" mi dice ridendo bonariamente e grattandosi il mento. "Ma penso che tu abbia ragione, anch'io mi stavo annoiando" mi dice continuando a sorridermi. "A dire la verità ho chiesto io a mia cugina di venire a questo locale, ma mi sono pentita di averlo fatto avrei preferito restare a casa a leggere i miei romanzi d'amore" gli spiego un po' timidamente e sorridendo, è una cosa che faccio quando so che mi posso fidare di una persona. "Io mi annoiavo perchè non trovavo nessuna ragazza con cui trascorrere il tempo, fin quando non ho visto una bella ragazza". " E chi sarebbe? "Gli chiedo ingenuamente. " la ragazza di fronte a me"mi dice toccandomi la spalla scoperta. Mi agiterei subito se non fosse che ho capito che si tratta di un gesto di amicizia,di semplice affetto che non ha secondi fini. "Che ne dici se andiamo a ballare, sai non è bello passare tutta le serata su un divanetto" mi dice alzandosi e prorgendomi la mano. Sinceramente non ci tengo proprio ad andare su quella fottuta lista ma non vorrei neanche deluderlo,mi dispiace. Nel frattempo il dj ha messo delle canzoni house e tutti si alzano dai divani per scatenarsi sul cubo da discoteca. John sparisce per un secondo e poi ritorna porgensomi un bicchierino con un sorriso dolcissimo. "Ti ho portato qualcosa da bere,è un Angelo Azzurro" mi dice iniziando anche lui a bere. "Emh io non bevo alcolici" gli rispondo scansandomi continuamente dalle persone che mi spingono e mi pestano gli stivali. "Dai l'ho preso apposta per te,assaggialo almeno" mi dice ridendo. Per una sera voglio mandare a quel paese le paranoie e godermi la vita."Va bene ma solo uno"gli dico prendendo il bicchiere a bevendo tutto un sorso. Questo liquore mi piace,mi sa che ne prenderò un altro. "Buono eh,vuoi un altro?" mi chiede. "Si grazie " gli rispondo. Mi porge un altro bicchiere che sparisce in un secondo. Caspita è più buono di quanto pensassi e inizio già a sentirmi più leggera,la mia mente è quasi sgombra da tutti i problemi e in questo momento vedo solo Johm che mi prende per braccia e mi trascina al centro della pista. Muovo i miei fianchi contro i suoi e balliamo a ritmo. Mi da un altro bicchierino e lo bevo,penso sia il terzo ma non mi importa ho voglio di divertirmi. "Sei bellissima" mi dice accarezzandomi il volto e sorridendo. "Scommetto che dite a tutte così per portarle a letto" gli rispondo ridendo. Non so davvero cosa mi stia passando per la testa. "Ahahaha,hai un po ragione ma non è il mio caso te lo assicuro" mi dice continuando a ridere e battendo le mani a ritmo della musica. "Si si dillo ancora che forse ci credo" dico agitando le braccia, mi sento troppo bene. Vado verso il bancone del barman e mi prendo un altro bicchierino,ho perso il conto di quanti ne ho bevuti, mi piace tanto bere, anche se già inizio a vedere leggermente sfocato intorno a me. Faccio per andare di nuovo in pista quando il mio sguardo si posa su due occhi marroni lucenti, paradisiaci e su un volto perfetto. I battiti aumentano improvvisamente e le mie gambe non riescono a muoversi. E se avessi le allucinazioni? Non è possibile che lui sia qui,è sicuramente l'alcool che sta facendo effetto, dopotutto ho bevuto abbastanza shots da essere ubriaca. "Juliane vieni a ballare" mi urla John prendendomi per braccio e trascinandomi. Non so se è l'alcool ma lo sguardo che mi rivolge è ricco di ostilità, quasi ribrezzo e questo mi ferisce. Mi avvicino al bancone e prendo un altro bicchierino,solo così posso sentirmi meglio. Dopo un po mi giro e vedo che mia cugina è scomparsa completamente e il panico mi assale. Sono in un locale a mezzanotte da sola con uno sconosciuto e davanti a me c'è il ragazzo che mi fa impazzire. La testa inizia a girarmi e mi appoggio al bancone per non cadere. "Signorina si sente bene?" mi chiede il barman toccandomi per uno braccio e scuotendomi. "Io,pe-penso che sto quasi per cadere" gli dico cadendo tra le braccia di John. Avrei tanto voluto che fossero state altre braccia a prendermi,ma lo ringrazio sorridendo nervosamente. "Io vado fuori a fumare una sigaretta, vieni con me?" mi chiede John. Non voglio andare fuori,il mio corpo è già scosso da brividi e non voglio sentire freddo, così faccio un segno con la testa di diniego e mi siedo su un divanetto,scoppiando a piangere. Sono in una pessima situazione e tra l'altro non so come fare per tornare a casa. Prendo il telefono ma non faccio in tempo che svengo. Poi tutto nero. "Chiamiamo l'ambulanza?" sento delle voci confuse e mi scoppia la testa. Apro gli occhi lentamente,ho le palpebre pesante e sono stesa su qualcosa di morbido. Mi giro e vedo che sono una macchina e sono appoggiata sulle ginocchia di Thom,e il mio cuore perde un battito. Non ci posso credere questo è un sogno meraviglioso. Le sue mani mi accarezzando delicatamente i capelli e sul mio volto si disegna un'espressione di felicità. " allora stai bene?"mi chiede guardandomi negli occhi. "Io-non so cosa è successo". "Sei svenuta perchè hai bevuto,e adesso ti porto a casa" mi risponde mettendo in moto e partendo. "Perché tu?" gli chiedo con il cuore che trema. "Perché io cosa?" mi chiede con voce alterata. "Perchè mi stai accompagnando, mi salvi e stai facendo questo per me?" gli chiedo speranzosa. "Perché ho avuto semplicemente pietà di te" mi dice e avvertito un dolore al petto e allo stomaco. Ecco siamo sempre a questo punto ,lui che arriva al momento giusto nel posto giusto,però non dalla persona giusta,io che mi illudo come una cretina e poi lui che mi ricorda che mi salva solo perché prova pena nei miei confronti. "Ah" dico scoppiando a piangere. "Perché cavolo piangi? Ho avvertito te e la tua amica sin da subito che io non voglio avere nessuna relazione con nessuna cazzo di ragazza, io voglio solo divertirmi,è chiaro?" dice alzando la voce. "Non vorrei che tu ti fossi illusa, sai ho visto molte ragazze piangere per me,nonostante fossero state avvisate di starmi lontano lontano"; "e non vorrei che tu fossi una di quelle" mi dice a bassa voce,quasi se stesse parlando con se stesso e il mio cuore fa un salto. Non so se dovrei piangere ancora oppure essere felice per ciò che mi ha detto ,cioe che non vuole che io faccia la fine delle altre ragazze che sono rimaste scottate da lui. È come se volesse proteggermi, ma poi da chi,da se stesso?
Angolo "scrittrice"
Ciao a tutti,mi farebbe tanto piacere se mi scriveste cosa pensate della "mia storia", anche se sono ancora all'inizio. Sarei molto felice inoltre se mi deste qualche consiglio,accetto anche le critiche. Ah,per ultimo buona lettura :*
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•Impossible? Forever alone?•
RomanceThom e Juliane sono due ragazzi opposti. Lui puttaniere,sicuro di se,ricco di autostima, popolare,che ama le conquiste e indossa la maschera dello stronzo;lei dolce,sola,innamorata dei libri,alla ricerca di un ragazzo che possa amarla per quella che...