Due

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-Due birre medie-

I miei capelli sono un caos e la mia faccia è appiccicaticcia. Il mio turno è quasi finito e lo sono anche le mie energie.

-La smetti di muovere il culo in quel modo Maddy?-

Il modo in cui le braccia di Sammy si tendono quando riempie i bicchieri di birra.
Le sue vene che si intravedono sotto la pelle chiara.
Creano un'armonia stupenda, quasi sprecata su un ragazzo con l'intelligenza di un bradipo sotto tortura.

- Smettila e lavora Wilkinson!-

Detto questo mi dirigo verso il tavolo e porgo le due birre ai signori seduti.
Quando torno al banco comincio a sistemare i bigliettini e a lavare i bicchieri fino a quando la porta si apre e la voce di Sammy che impreca mi fa incuriosire.

-Che c'è Sammy? Hai paura di quello?-

Lo prendo in giro, ma lui sembra non farci caso.
È concentrato sul ragazzo davanti a noi.
Alto e ben disposto.
Incute timore è vero.
I suoi capelli scuri sono ben pettinati e i suoi occhi si guardano attorno.
È il tipico ragazzo a cui tutte vanno dietro; quello che se la tira e a cui tutto è dovuto.
Disprezzo i ragazzi così per il semplice fatto che credono di essere i migliori e spesso non sono nemmeno intelligenti.

-Non ho paura...-
Fa infine Sammy

- Ma potrei non rispondere delle mie azioni se quello mi provoca.-

Il modo in cui tiene stretti i denti mentre lo dice e per come serra i pugni mi fa capire che non andrà a finire bene

- Wilkinson, stammi a sentire, per nessun motivo al mondo...-

Una voce roca e profonda ci fa voltare e fa irrigidire ancore di più Sammy.
Anche se non lo vedo so che sta picchiando il piede contro il pavimento.
Sta tentando di calmarsi ma non ci riesce.
Perché?

-Wilkinson! Ora fai il cameriere?-

Il tono derisorio del ragazzo non mi piace per niente e non sono l'unica a pensarla così.

- Come mai da queste parti Jackson? Hai finito le troie?-

-A dire il vero no. Ma sono venuto a cercarne altre.-

Mi guarda. Lo guardo.
E ora Sammy lo ammazza.

-La tua amica... Posso portarla via con me?-

Sposto lo sguardo su Sammy che è tutto fuorché tranquillo.

-Hey Sam... Non dargli retta, vuole farti incazzare.-

Provo a calmarlo, ma è come se il mondo non esistesse più. È incazzato e devo mandare via questo coglione se voglio evitare casini.

-Saggia la tua amica... Cosa ci farei con quel culo diamine.-

Va tutto a rilento.
I suoi occhi che ispezionano il mio corpo.
La sua lingua che bagna le labbra come fosse un gesto meccanico.
E poi Sammy che con un salto supera il bancone e si avvicina a quell'idiota già defunto.

-Non provare nemmeno a guardarla cazzo!-

-Sennò che fai Sammy?-

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