Mi svegliai in una stanza. Ero sdraiata in un letto. Accanto a me c'era una sedia a dondolo, il suo movimento non era ancora terminato, il che mi fece pensare che chiunque si fosse seduto, se ne era andato da poco.
Avevo un forte mal di testa, quasi non riuscivo a guardare i raggi di sole che battevano sulla finestra vicino a me. Decisi, per una volta, di non avventurarmi da nessuna parte: preferivo stare lì. Poi mi sorse un dubbio: lì dove?
Ripensai a cosa mi era successo e tutto mi ritornò in mente: la grotta, Abby, il vortice di acqua. Dove ero finita?
Mi alzai di soprassalto, cercando di fare meno rumore possibile, evitando di attirare l'attenzione di una qualsiasi persona che sarebbe potuta entrare nella stanza da un momento all'altro, quando sbucarono dalla porta due signore anziane, con in mano una pezza di stoffa umida. Non appena mi videro spalancarono la bocca.
-Beh? – cominciai io –Che c'è da guardare? Ditemi come tornare a casa! – gridai.
Cautamente si avvicinarono a me, come per verificare se io fossi vera, se non fossi fatta di plastica.
-Allora volete dirmi come tornare a casa, sì o no? – le incitai. Una delle due era più mingherlina e aveva due grandi occhi marroni che, alla sola vista, esprimevano molta dolcezza. Mi dispiacque parlarle in quel modo.
-Scusate- dissi io – magari nemmeno mi capite, forse nemmeno sapete chi sono, forse - la donna più robusta mi interruppe.
- Invece sappiamo chi sei, Meredith. – la sua voce era molto potente. – Finalmente, finalmente eccoti qua. –
- Ma qua dove? – chiesi, guardandomi intorno. Mi accorsi solo dopo che mi trovavo in una stanza che assomigliava molto a quella di un ospedale: attorno a me c'erano solo letti, fortunatamente vuoti.
- Nel posto che ti aspetta da sempre. Tu sei la prescelta. – continuò lei.
Stavolta quella a bocca aperta ero io.
-Ti trovi a Feltrix, uno dei quattro regni di Rubingoria. Io mi chiamo Javona, lei è il mio medio facente, Skuya. – lei parlava, come se per me tutto ciò fosse normale. Amavo i libri, le avventure, le leggende e i regni inesistenti, ma era diverso farne parte per davvero.
- Feltrix? Rubingoria? Medio facente? – chiesi io, stralunata da tutti quei vocaboli mai sentiti nominare. – cosa sono? –
- Rubingoria è uno dei sette paesi del Mondo Magico. Gli altri paesi sono sconosciuti a noi Rubingoriani, perché nel 'Codice dei Re', che fu scritto dal primo re di Rubingoria molti secoli fa, è detto esplicitamente che nessun cittadino deve attraversare i confini. Molti anni fa, però, un condottiero varcò i limiti del nostro paese perché voleva farci credere che ciò che era detto nel 'Codice dei Re' era un concetto stupido: non è ancora tornato. - rabbrividii, ma cercai di non farlo notare.
-Feltrix – continuò - è una piccola regione all'interno di Rubingoria: ha un grande lago, chiamato Lago dei Sogni, dove trascorriamo le estati a nuotare. Ognuno qua ha un suo medio, parlante o facente. Tanti anni fa sempre il primo re di Rubingoria sposò una ragazza muta, molto bella, di nome Cèline. La nostra regina non riusciva a comunicare attraverso la parola, ma era molto abile a farsi capire attraverso i gesti. Dopo la sua morte, per suo rispetto, decidemmo di dividere la popolazione in facenti e parlanti. Ogni bambino quando nasce, a seconda dell'aspetto fisico, a seconda del carattere e a seconda della famiglia viene dichiarato o l'uno o l'altro, e per tutta la vita dovrà essere così. Skuya è il mio medio facente, io sono il suo medio parlante. Abbiamo la stessa età e siamo cresciute insieme, siamo come sorelle. Entrambe siamo sposate e abbiamo figli, dobbiamo stare insieme solo quando stiamo fuori, per questo abbiamo gli stessi segni sulla mano, un rigonfiamento come il tuo, Meredith. – mi guardai la mano, poi guardai le loro. Avevano un rigonfiamento molto simile al mio, solo che lo avevano di un colore simile al blu.
-Sappi – continuò lei – che ogni Rubingoriano ha questo simbolo sulla mano. – mi toccai il 'simbolo', come lo chiamava lei, sentendolo come non avevo mai fatto prima.
- E come dice la leggenda, anche coloro che salveranno il nostro regno avranno il simbolo di Rubingoria sulle loro mani. Uno dei due è qua già da un mese, l'altro sei tu, Meredith. – i suoi occhi verdi mi guardavano, e lei sorridendo sperava che dicessi qualcosa come 'Vi salverò la vita'. Non lo feci.
-E anche se fossi io, una delle vostre prescelte- dissi – da cosa dovrei salvarvi? –
-Devi aiutarci a trovare il medio parlante del Re Goak. – disse lei. Le mani di Skuya presero le sue, dimostrando la sua paura in un modo eccellente, pur non aprendo bocca. – Re Forduck, il medio parlante, è stato rapito da Trevor, nemico assoluto di Rubingoria. Noi non possiamo attraversare il confine, come ti ho già detto. Devi aiutarci a salvarlo! – Javona gridò sia per lei che per il suo medio. - Se entro una settimana Forduck non sarà qui, noi non potremo svolgere Il discorso annuale di ringraziamento, e se questo non accadrà il nostro popolo sarà destinato a finire. – Le due donne piangevano, abbracciandosi. I grandi occhi di Skuya mi fecero sentire in colpa per non essere arrivata prima, così promisi alle due donne che ci avrei pensato e loro mi dissero che mi avrebbero portato a conoscere Austin, il secondo prescelto.
... ...
Buonasera a tutti! Questo capitolo è riservato alla conoscenza del nuovo mondo di Meredith: Rubengoria. Per dubbi, incomprensioni o consigli io sono qua! Aspetto commenti!
Buona lettura.
Lisa
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Lost Soul
Fantasy-Finalmente sei arrivata- mi disse, guardandomi negli occhi. -Arrivata dove?- chiesi io. -Nel posto che ti aspetta da sempre, Meredith.- Meredith Dowson non è una ragazza ordinaria: fin da piccola ha uno strano rigonfiamento sulla mano che nessun me...