"Benvenuta a Vancouver"
Appena uscita dall'aeroporto, lo spettacolo che mi trovo davanti è uno tra quelli più fantastici al mondo.
Palazzi altissimi, vicino a case colorate, e tutto ciò accompagnato da giardini.
Una città moderna.
Immersa nel verde.
Ecologica.
Mi sono un po' informata su Vancouver e ho scoperto che è la Green city del 2016.
Insomma pensare a una città enorme senza scritte sui muri, edifici diroccati, centri antichi; è molto strano.
Essendo abituata ad una città come Milano, vedo Vancouver come un miraggio dal futuro.
Grant apre le braccia come abbracciare l'aria. Inspira a pieni polmoni.
"Benvenuta a Vancouver. Benvenuta a 'casa'"
Il mio sguardo si perde tra i grattacieli, i passanti sorridenti, il verde dei giardini, il sole alto in cielo.
Casa.
È una bella casa.
Grant "Dobbiamo andare, se vuoi ti porto questo pomeriggio a fare un giro. Ma ora dobbiamo andare a scaricare i bagagli"
Io"....sì...."
Saliamo su un taxi, ci impieghiamo circa 20 minuti ad arrivare dove alloggeremo.
È una piccola città di 1000 abitanti circa.
Si chiama Soldny.
Il taxi si ferma vicino a una serie di villette di mattoni.
Tipicamente inglesi.
Ogni villetta ha il proprio giardino.
Con dei tulipani.
E dei sassi.
...
Io odio i sassi.
Vabbè, lasciamo a parte i miei problemi mentali... (dona anche tu 2 o 5€ al 4404 per questa ragazza afflitta da problemi mentali gravi. Il mondo ti è grato per questa offerta)
Grant mi aiuta a scaricare i bagagli.
Mentre stiamo per portarli dentro casa, dalla villetta di fianco spunta un ragazzo con i capelli castani, gli occhi verde - azzurri e lo sguardo penetrante. Saluta Grant un cenno.
Poi si avvicina.
E lo riconosco.
Colton Haynes.
Sento che sto per urlare così mi tappo la bocca, lasciando cadere la mia valigia di 15 kg sul mio piede (😁👍).
Meno male che non capiscono l'italiano, e io non urlare imprecazioni in inglese. Perché in quel caso entrambi mi avrebbero guardato malissimo.
Non che se uno urla qualcosa, anche se incapibile, dopo che una valigia di 15 kg gli sia caduta su un piede, un persona possa pensare che stia dicendo una poesia di Leopardi. Avranno intuito che non sto urlando niente di buono. Ma per mia fortuna non sanno cosa.
Grant "Stai bene?"
Io "Il mio piede..."
Grant "Sì, ma stai bene?"
Io "Il mio povero piede"
Grant tira su la valigia.
Le mie Vans nere sono ancora intatte, un po schiacciate, ma intatte. Colton mi osserva incuriosito. È ora delle presentazioni
Io "Ehm... figure di merda a parte... Io sono Arianna. Interpreterò Jackie Allen"
Colton "Ce l'hai la stoffa della velocista"
Io lo guardo con aria perplessa.
Grant "Jackie Allen è una velocista, Fireice"
Io lo guardo, Fireice, Fuoco di Ghiaccio,penso che si traduca così.
È un nome bellissimo.
Chissà di che colore ho il costume, e il fulmine?
Colton sorride "Grant, hai visto che frega che è diventata la Holland? Quasi quasi ritiro il mio Coming out"
Grant ride "Io non posso dirti niente al riguardo, fai quello che ti senti"
Stanno parlando di quando il mese scorso Colton aveva dichiarato di essere gay, Willa Holland invece è l'interprete di Thea Queen in Arrow. Ovvero ex fidanzata di Roy Harper,il personaggio interpretato da Colton.
Colton si allontana.
Grant porta la valigia dentro.
La mia stanza è semplice, color bianco con un grosso armadio nero. Il letto è ad 2 piazze.
Di fianco alla mia stanza ce n'è un'altra identica.
Dopo aver messo a posto i miei vestiti.
Vado in cucina.
Apro un pacchetto di fonzies.
Prendo una biro e un post it.
Scrivo una frase in italiano da appicicare sul frigo.Portare a casa snack americani per L. e B.
Sento un rumore provenire da dietro una porta chiusa. In quella stanza deve esserci un bagno, l'unica cosa che manca.
La porta si apre.
Impaurita, lancio la biro verso la porta e chiunque ci sia dentro.
Però sento la biro cadere senza colpire nulla.
"Non hai mica una brutta mira"
A parlare è stata una ragazza di circa 25, con i capelli a caschetto castani chiari, gli occhi verde chiaro. Ha dei pantaloni strappati in vari punti, una felpa larga.
Chiude la porta.
Si avvicina
Lei "Ciao sono..."
Io "Io so chi sei... tu sei Willa, Willa Holland"
Lei mi sorride.
Ho appena attentato alla vita di Willa Holland.
Sono una persona orribile.SPAZIO AUTRICE
Sto sempre più amando dare una piega umoristica alla storia. Ogni tanto amo commentarla pure. A voi piace questo stile comico? A me un sacco. Insomma avete capito Colton, gay in questa storia non ci vuole stare; non che io sia contro i gay, ma essendo una Wilton (Willa+Colton) e essendo la mia storia, ho preso questa decisione. Spero che a voi non dispacia.
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My real dream
Teen FictionSogna ciò che non puoi vivere. Vivi ciò che non puoi sognare.