– DOROBÖ – I Briganti
Osservava un gruppo di avventori che schiamazzavano nella sala , disturbando la serva con continue vessazioni .
Stava pensando al Kori di nome Okayama che avrebbe visitato , l'indomani si sarebbe messo in marcia il mattino presto appena sorgeva l'alba , anche se avrebbe fatto molto freddo , pensava che camminando veloce si sarebbe riscaldato .
Finito di mangiare il samurai prese la katana se la mise sul petto e si coricò sui cuscini , dando una brutta occhiata ai chiassosi clienti , i quali smisero di ridere e cominciarono a parlottare tra loro:
"" che dite capo brigante lo rapiniamo quel samurai che ci guarda male! , e da solo , noi siamo in sei e molto forti ""
Il capo dei briganti lo osservò di sottecchi , ma lui osservava di più l'altra coppia di clienti ; un padre con la figlia , potevano essere una preda più facile per loro , e la bambina l'avrebbero venduta in una casa da tè particolare , o come schiava per qualche ricca signora della capitale.
"" tranquilli soci , riposiamo anche noi e domani leviamo le tende al più presto , prima di loro , indicando Keizo e la bambina , li aspettiamo al passo del rapace "" spiegò il capo
L'izakaya si era fatta silenziosa , il fuoco sempre acceso alimentava di calore la sala , i tavoli erano stati puliti e riordinati dalla serva , ora anche lei riposava in cucina insieme alla cuoca .
Solo i due clienti , padre e figlia si alzarono per andare a dormire in una stanza privata.
Al sorgere dell'alba Kanze si destò , guardò nella sala ormai vuota e chiamò la serva che accorse subito
"" portami qualcosa da mangiare , una tazza di tè bollente e farinata di riso , arigatou ""
"" hai ! Si , samurai san , vi porto subito da mangiare . "" rispose la serva
"" chotto matte , aspettate un minuto "" la fermò Kanze
"" dove sono gli altri ? , quel gruppo che stavano in quell'angolo ! "" lo indicò con il dito , la serva segui il dito con lo sguardo e rispose "" sono andati via molto presto samurai san , avevano brutte facce , mi facevano molta paura "" ...ridacchiò un po' "" hihihi , li avete spaventati bene anche voi, con quella occhiataccia ieri notte , domo arigato gozaimasu samurai san ""
"" si si va bene "" , replicò un po' spazientito Kanze "" ora portatemi da mangiare svelta!! "" le ordinò
La serva s'inchinò e corse in cucina , ne usci dopo un po' con il vassoio , che posò sul tavolino del samurai , gli versò il tè nella tazza e inchinandosi si allontanò per preparare i tavoli per i clienti.
Finito di fare la colazione,si alzò e dopo aver pagato il dovuto al locandiere per il vitto e la notte si diresse verso l'uscita , lì l'attendeva la serva , che gli consegnò i suoi tabi lavati e puliti , lui restituì quelli dati in prestito , se l'infilò e mise i suoi sandali di paglia. e riprese il viaggio verso Okayama , seguendo il sentiero polveroso.
Al passo del rapace i briganti erano in agguato , nascosti dietro le rocce videro arrivare al galoppo il signore con la bambina dietro , non poterono fare niente, perché il capo brigante non diede l'ordine di attaccarli , lui aveva in mente di colpire il samurai , reo di averlo dileggiato con lo sguardo davanti ai suoi uomini , nella locanda , ora doveva pagare l'onta subita.
Kanze camminava svelto , osservando il paesaggio circostante , l'aria era fredda , ma la giornata era bella con un bel sole . Arrivato al passo del rapace le strade si dividevano , una per Yonago , una per Himeji e la capitale Kobe , e l'altra per il Daimyo Uchi , s'incamminò verso la strada per Himeji, la prossima fermata sarebbe stata il Kori di Okayama.
Il capo brigante lo vide e un sorriso gli illuminò il volto "" finalmente "" pensò "" eccolo è arrivato forza accerchiamolo "" disse ai suoi soci .
I sei briganti uscirono allo scoperto e accerchiarono il samurai , lo scrutarono in volto cercandogli la paura.
Kanze quando camminava era sempre guardingo perciò alla vista dei briganti non si scompose più di tanto.
"" che volete ! , non ho denari , né oro , lasciatemi passare o sarà peggio per voi "" disse a muso duro
I briganti risero "" ahahhaha !!! ma tu sei solo!! noi siamo in sei "" replicò uno di loro , "" vediamo cosa sai fare samurai!! ""
Kanze accettò la sfida , scalciò in aria i sandali di paglia , rimboccatosi il kimono e l'hakama:
"" bene se è quello che voi volete , venite pure a prendermi ""
La katana di Kanze era puntata verso il primo dei briganti , stava immobile , i suoi occhi erano due pietre bianche lucenti nel viso in ombra .
All'inizio fu una battaglia di nervi ,Kanze puntava un brigante , poi l'altro e l'altro ancora , loro all'unisono avanzarono verso di lui. Allo stesso istante un grido lacerò l'aria "" Kiaiiiiiiiii"" la sua katana fendette l'aria per tenere lontano i sei briganti.
Un venticello che spirava tra le rocce sembrava soffiargli attraverso la testa , schiarendogli le idee e la vista , anche se la fronte era ormai imperlata di sudore.
Un fruscio alla sua sinistra avvertì Kanze di un movimento del brigante che partì all'attacco cercando di colpirlo al capo con un fendente dall'alto verso il basso. Con un movimento di kaiten , spostamento del corpo Kanze riuscì a parare il colpo e contrattaccare il brigante colpendolo in kesa giri al torace con un taglio diagonale.
Si girò velocemente per evitare l'affondo con la lancia di un altro brigante , con un colpo gli recise i polsi e lo finì con un taglio alla gola.
I briganti rimasti, guardarono il loro capo , lui esprimeva l'odio verso il samurai e con delle occhiatacce obbligò altri a colpire.
Due lo attaccarono simultaneamente , dopo un veloce scambio di colpi e parate , Kanze riuscì a entrare nella guardia di uno uccidendolo all'istante con un affondo allo stomaco. All'altro brigante , andò peggio , Kanze lo colpi alla gamba avanzata tranciandola di netto e finendolo con un kesa giri .
Rimanevano il capo brigante e un complice , li affrontò , ma loro dopo essersi guardati , scapparono verso il monte , dileguandosi tra i cespugli , Kanze li rincorse per alcuni metri urlando di affrontarlo e dandogli dei "" conigli "" li vide sparire, così ritornò sulla strada dove aveva lasciato i sandali , pulì la katana nei vestiti logori di un brigante e poi si rimise in marcia , doveva cercare un torrente dove potersi lavare dalla polvere e ripulirsi dal sangue.
Mentre riprendeva il cammino pensò "" se la sono cercata ""
Era una notte quieta quella che avvolgeva kanze , mentre percorreva la strada per Okayama. Dopo una giornata di morte, ora la pace regnava nel silenzio della notte. Scese la nebbia a ricoprire il terreno , una coltre sottile , che catturava la poca luce della pallida luna invernale. Kanze camminava in mezzo a quella coltre, fendendo con lunghi passi quel velo ondulato.
Attraversava frutteti , ancora pieni di frutta , ne raccolse una , la pulì e la riscaldò con l'alito e poi le diede un morso , era fredda...ma dolce , un morso alla volta , la mangiò tutta.
Pensava che doveva trovare una locanda al più presto altrimenti rischiava di morire congelato, anche di un buon bagno caldo ne aveva bisogno. Accelerò il passo .
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Suisen piccolo fiore
Historical FictionGiappone, sedicesimo anno (1603) Kanze_matsushita un samurai diventato ronin vaga per il Giappone alla ricerca di una bimba figlia dal suo signore ucciso da un Clan rivale. Solo la moglie del padrone grazie a lui si era potuta salvare e gli aveva...